Calabria: cronaca di un disastro annunciato

A pochi giorni dalla chiusura dell'Expo, i massimi esponenti della politica italiana e del palinsesto televisivo dibattono sulla reale portata di questo maxi...

06/11/2015
A pochi giorni dalla chiusura dell'Expo, i massimi esponenti della politica italiana e del palinsesto televisivo dibattono sulla reale portata di questo maxi-evento che ha interessato il nostro Paese portandolo sul più grande dei palcoscenici mondiali, che da alcuni viene definito come un successo senza precedenti e da altri come un grandissimo flop.

Mentre una parte dell'Italia fa la conta dei visitatori e del numero di condivisioni delle foto dell'albero della vita, un'altra parte fa i conti dei danni che l'ennesimo disastro idrogeologico ha causato in Calabria nei giorni scorsi e in una situazione in itinere riesce davvero difficile capire il motivo per cui ancora oggi dobbiamo ritornare a parlare degli stessi problemi che affliggono il Paese da decenni.

"Il momento è delicato perché il terreno sta cedendo ora, è in corso un grande monitoraggio dei tecnici". Queste le parole del prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. "La situazione - ha continuato il prefetto - è in evoluzione di ora in ora".

"Quanto è accaduto in queste ore in Calabria e, soprattutto nella Locride, si palesa come un vero e proprio disastro". Lo ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio dopo aver effettuato un primo sopralluogo nelle zone della regione più colpite dal maltempo. "Anche in questa come in altre occasioni - ha aggiunto il governatore della Calabria - si evidenzia, purtroppo, uno stato del territorio che è stato abbandonato a se stesso per un lungo periodo di tempo. Ciò che balza immediatamente agli occhi è la mancata cura delle aste fluviali, una fragilità assoluta ed anche una inadeguata attenzione dei grandi enti di Stato. La SS.106, ferrovia Jonica che crollano, che collassano mettono in evidenza un’assoluta inadeguatezza e disattenzione da parte di questi enti che dovevano essere e sono preposti ad investire e rafforzare le grandi infrastrutture di comunicazione anche sul piano strutturale".

"Per quanto ci riguarda - ha sottolineato il Presidente Oliverio - abbiamo trovato un territorio che è un colabrodo, segnato gravemente da un gravissimo dissesto idrogeologico. Questa estate tutti abbiamo visto ciò che è accaduto a Rossano. Adesso abbiamo sotto gli occhi il territorio della Locride devastato. Sin dal nostro insediamento abbiamo capito che non potevamo starcene con le mani in mano e ci siamo subito messi a lavorare per mettere a punto un grande progetto di sistemazione idrogeologica, di pulitura, di regimazione delle acque nelle fiumare e nei torrenti di tutta la Calabria, perché i ritardi accumulati nel corso di decenni hanno determinato una condizione di maggiore vulnerabilità e di esposizione al rischio del nostro territorio. Naturalmente, dopo aver fatto una ricognizione complessiva dei danni, chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza al governo e, soprattutto, chiederemo che sia sostenuto il nostro progetto di difesa e di sistemazione idrogeologica che stiamo mettendo a punto. Abbiamo bisogno di un grande progetto. La Calabria non può pensare ad una prospettiva di crescita e di sviluppo se non parte dal suo territorio, che è un territorio fragile, fortemente esposto a rischi. Noi dobbiamo mettere mano alla situazione strutturale di tutto il territorio e mitigare i rischi".

Il Governatore ha riconosciuto la sensibilità del Governo e del Ministro Graziano Delrio con il quale ha sorvolato la zona più colpita dal maltempo. La speranza è che a questa segua un adeguato sostegno.

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     
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