Campania: dissesto idrogeologico, firmato protocollo Regione - Ordini Ingegneri e Geologi per presidio territorio. Cosenza: Pronti 14 milioni di euro
L'assessore alla Protezione civile e alla Difesa del suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza, ha firmato oggi, a palazzo Santa Lucia, il protocollo d'in...
L'assessore alla Protezione civile e alla Difesa del suolo della
Regione Campania Edoardo Cosenza, ha firmato oggi, a palazzo Santa
Lucia, il protocollo d'intesa con l'Ordine regionale dei Geologi e
la Federazione regionale dell'Ordine degli Ingegneri con cui viene
dato concreto avvio ai presidi territoriali, cioè alla creazione di
gruppi di volontari esperti e formati per la prevenzione del
rischio idrogeologico ed idraulico.
“Grazie all'impiego di 14 milioni di euro necessari a dotare i Centri operativi misti che operano sul territorio delle infrastrutture necessarie e grazie alla collaborazione degli ingegneri e dei geologi – sottolinea Cosenza - sarà possibile attivare il servizio sull'intero territorio regionale.
“Nel primo trimestre 2014 avremo i primi gruppi di sentinelle nell'area Area franosa intorno al Vesuvio, da Sarno a Gragnano, ed anche sulla costiera sorrentina ed amalfitana che rappresenta la più pericolosa per la presenza di materiale piroclastico responsabile di frane tipo quella di Sarno. Successivamente si attiverà il controllo capillare di tutte le 8 zone di allerta (aree geografiche omogenee per caratteristiche geomorfologiche ed ambientali) in cui è suddivisa la regione.”
A firmare l'intesa, insieme all'assessore Cosenza, i presidenti dei due Ordini regionali, Francesco Peduto (Geologi) e Francesco Cardone (Ingegneri), alla presenza del presidente nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano.
“Siamo orgogliosi – ha detto il presidente Cardone - di poter mettere la nostra professionalità al servizio del territorio e dei cittadini.
Mentre non è possibile prevedere i terremoti, è invece possibile prevedere frane e allagamenti ed è doveroso assicurare la maggior tutela possibile in questo campo. Va dato atto all'Assessore Cosenza e alla Regione Campania di aver avuto una grande sensibilità politica che consentirà di realizzare tali presidi territoriali.”
“Finalmente – ha aggiunto Peduto - la protezione civile potrà efficacemente operare per una effettiva prevenzione: la Campania è la prima regione d'Italia ad attivare un tale servizio a larga scala.”
Come funzionano i nuovi presidi territoriali
Il modello si articola in tre step:
1. la formazione dei geologi e degli ingegneri che parteciperanno all'iniziativa ad opera della Scuola regionale di protezione civile, che potrà avvenire grazie al protocollo d'intesa sottoscritto questa mattina con i rispettivi Ordini professionali; 2. la costituzione di questi gruppi di tecnici esperti e formati dalla Scuola regionale in Associazioni di volontariato; 3. la loro immissione nella rete di Protezione civile.
Logistica:
Le azioni dei presidi territoriali saranno svolte all'interno dei Centri operativi Misti di protezione civile, che agiscono, nella catena di comando della Protezione civile, al livello sovracomunale, pluricomprensoriale. Sul territorio regionale esistono 86 COM, ognuno dei quali sarà dotato delle attrezzature e degli strumenti necessari a garantire tale attività.
Complessivamente si prevede l'impiego di mille volontari specializzati (già costituiti nelle Associazioni), che svolgeranno la loro attività in coppia.
“Grazie all'impiego di 14 milioni di euro necessari a dotare i Centri operativi misti che operano sul territorio delle infrastrutture necessarie e grazie alla collaborazione degli ingegneri e dei geologi – sottolinea Cosenza - sarà possibile attivare il servizio sull'intero territorio regionale.
“Nel primo trimestre 2014 avremo i primi gruppi di sentinelle nell'area Area franosa intorno al Vesuvio, da Sarno a Gragnano, ed anche sulla costiera sorrentina ed amalfitana che rappresenta la più pericolosa per la presenza di materiale piroclastico responsabile di frane tipo quella di Sarno. Successivamente si attiverà il controllo capillare di tutte le 8 zone di allerta (aree geografiche omogenee per caratteristiche geomorfologiche ed ambientali) in cui è suddivisa la regione.”
A firmare l'intesa, insieme all'assessore Cosenza, i presidenti dei due Ordini regionali, Francesco Peduto (Geologi) e Francesco Cardone (Ingegneri), alla presenza del presidente nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano.
“Siamo orgogliosi – ha detto il presidente Cardone - di poter mettere la nostra professionalità al servizio del territorio e dei cittadini.
Mentre non è possibile prevedere i terremoti, è invece possibile prevedere frane e allagamenti ed è doveroso assicurare la maggior tutela possibile in questo campo. Va dato atto all'Assessore Cosenza e alla Regione Campania di aver avuto una grande sensibilità politica che consentirà di realizzare tali presidi territoriali.”
“Finalmente – ha aggiunto Peduto - la protezione civile potrà efficacemente operare per una effettiva prevenzione: la Campania è la prima regione d'Italia ad attivare un tale servizio a larga scala.”
Come funzionano i nuovi presidi territoriali
Il modello si articola in tre step:
1. la formazione dei geologi e degli ingegneri che parteciperanno all'iniziativa ad opera della Scuola regionale di protezione civile, che potrà avvenire grazie al protocollo d'intesa sottoscritto questa mattina con i rispettivi Ordini professionali; 2. la costituzione di questi gruppi di tecnici esperti e formati dalla Scuola regionale in Associazioni di volontariato; 3. la loro immissione nella rete di Protezione civile.
Logistica:
Le azioni dei presidi territoriali saranno svolte all'interno dei Centri operativi Misti di protezione civile, che agiscono, nella catena di comando della Protezione civile, al livello sovracomunale, pluricomprensoriale. Sul territorio regionale esistono 86 COM, ognuno dei quali sarà dotato delle attrezzature e degli strumenti necessari a garantire tale attività.
Complessivamente si prevede l'impiego di mille volontari specializzati (già costituiti nelle Associazioni), che svolgeranno la loro attività in coppia.
fonte www.regione.campania.it
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