Canoni di locazione e compensazione dei crediti d'imposta: nuova risposta dell'Agenzia delle Entrate
Che modello F24 va utilizzato per i crediti di imposta spettanti sui canoni di locazione che sono stati ceduti previsti dal nuovo decreto legge del 2020?
Che modello F24 va utilizzato per i crediti di imposta spettanti sui canoni di locazione che sono stati ceduti previsti dal nuovo decreto legge del 2020? Quelli per enti pubblici o ordinari? La questione è stata chiarita dall'Agenzia delle Entrate (risposta n. 425 del 30 settembre 2020).
A cosa serve il modello F24 Enti Pubblici
Il modulo F24 Enti Pubblici consente il recupero in "compensazione delle somme rimborsate ai percipienti a seguito di assistenza fiscale, nonché delle eccedenze di versamento di ritenute e imposte sostitutive". Progressivamente, spiega l'Agenzia, il modello F24 enti pubblici, consentirà di utilizzare in compensazione gli altri crediti d'imposta maturati dagli enti pubblici". Viene utilizzato per eseguire il pagamento delle ritenute alla fonte, dell'Irap, dei tributi erariali e comunali, dei contributi previdenziali e dei premi Inail da parte degli enti pubblici, titolari di conti presso le tesorerie provinciali, ivi compresi quelli che hanno affidato il servizio di liquidazione delle retribuzioni del proprio personale al "Service Personale Tesoro"; enti pubblici individuati dalla tabella B allegata alla legge 29 ottobre 1984, numero 720, titolari di conti presso la tesoreria centrale.
L'utilizzo in compensazione dei crediti d'imposta spettanti sui canoni di locazione
Il decreto legge numero 18 del 2020 prevede, per l'anno 2020, vista l'emergenza sanitaria da coronavirus, che "ai soggetti esercenti attività d'impresa è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del 60 per cento dell'ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1". Credito di imposta che è previsto anche per la locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell'attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell'attività di lavoro autonomo". Chi beneficia del credito di imposta può cederlo, anche in maniera parziale, al locatore o concedente, "a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare, gli istituti di credito e altri intermediari finanziari".
I nuovi codici tributo
Sono stati emanati i nuovi codici tributo, da utilizzare sul modello F24 per consentire ai cessionari di utilizzare in compensazione i crediti di imposta ricevuti. Si tratta del codice "6930" denominato "Botteghe e negozi" e "6931" denominato "Canoni di locazione immobili non abitativi e affitto di azienda.
Come compensare i crediti di imposta per l'emergenza sanitaria
I crediti di imposta istituiti con il nuovo decreto, sono stati istituti per essere utilizzati per lo più da soggetti privati e possono essere compensati da cessionari solo mediante modello F24 ordinario, non essendo consentito l'utilizzo del modello F24 enti pubblici. "In tutti i casi in cui le disposizioni di legge consentono la compensazione, gli stessi Enti possono continuare ad utilizzare il modello F24, ma esclusivamente per effettuare la compensazione tra i crediti vantati e le ritenute da versare. L'utilizzo del modello F24 è, dunque, limitato ai soli importi da compensare. Se a seguito della compensazione restano ancora ritenute da versare, queste, come già precisato, vanno versate in Tesoreria".In altre parole nel modello F24 ordinario vanno inseriti i crediti da compensare e i debiti da pagare fino a concorrenza dell'importo dei crediti, "affinché - dice l'Agenzia - il saldo del modello di pagamento risulti pari a zero. Il pagamento dei debiti che residuano devono essere effettuati tramite modello F24 Enti pubblici".
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
Documenti Allegati
Risposta Agenzia delle Entrate 8 settembre 2020, n. 319IL NOTIZIOMETRO