Catasto: accordo con i Geometri Italiani per regolarizzare il patrimonio immobiliare italiano
Tutto più facile per l’accatastamento dei fabbricati rurali previsto dall’art. 13, comma 14-ter del DL n. 201/2011. È stata, infatti, siglata a Roma il 14 se...
Tutto più facile per l’accatastamento dei fabbricati rurali previsto dall’art. 13, comma 14-ter del DL n. 201/2011. È stata, infatti, siglata a Roma il 14 settembre 2017 una convenzione tra l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), la Fondazione patrimonio comune (Fpc), il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (Cngegl) e la Cassa italiana di previdenza dei geometri liberi professionisti (Cipag).
L’accordo, firmato dai presidenti Antonio Decaro (Anci), Alessandro Cattaneo (Fpc), Maurizio Savoncelli (Cngegl) e Diego Buono (Cipag) ha l'obiettivo di facilitare l’accatastamento dei fabbricati rurali, potrà essere sottoscritto tra i Comuni interessati e i 110 collegi provinciali dei geometri e consentirà una riduzione dei costi (annattimento compensi?) che peseranno meno sui bilanci comunali, e l’individuazione immediata dei geometri professionisti competenti, mediante degli elenchi messi a disposizione dei Comuni italiani dal Cngegl. I costi delle operazioni di accatastamento, infine, potranno essere anticipati da Cipag con un fondo rotativo e, in un secondo momento, restituiti dalle amministrazioni comunali.
La regolarizzazione degli immobili non accatastati, rispetto alla quale l’Anci ha già avviato da tempo un’azione di sollecitazione nei confronti di tutti i Comuni, è utile anche a evitare il rischio di dover pagare per intero le sanzioni previste in caso di inadempienza, che arrivano a superare gli 8 mila euro per ogni immobile. La regolarizzazione tempestiva invece consentirebbe di sostenere solo il pagamento di 172 euro per ogni nuovo accatastamento.
“Questo protocollo - ha affermato il presidente Anci Antonio Decaro - che consente di avvalersi delle competenze tecniche dei geometri e di snellire una procedura sollecitata da tempo, va nella direzione che più volte mi sono posto da amministratore e da presidente dell’Anci: una collaborazione con le professioni tecniche che possono collaborare al più ampio processo di riforma della pubblica amministrazione. Il problema degli immobili non accatastati va affrontato e risolto. Con la firma di oggi muoviamo un passo fondamentale in quella direzione”.
“L’accordo – continua il presidente della Fondazione patrimonio comune, Alessandro Cattaneo – ci consente anche di guardare oltre: sono convinto che questa modalità di collaborazione tra professionisti e Comuni potrà dare le risposte che da troppo tempo si aspettano nel nostro Paese. Come ad esempio sui molti condoni ancora appesi, basta vedere quanto è successo ad Ischia, o sul tema dei controlli della staticità degli edifici ed il fascicolo di fabbricato”.
Proprio per dare continuità alla collaborazione tra categoria e l’Associazione dei Comuni italiani, Cipag e Cngegl parteciperanno all’assemblea nazionale dell’Anci, dall’11 al 13 ottobre 2017, che si terrà a Vicenza. “La nostra partecipazione all’Assemblea nazionale dell’Anci – afferma Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl - è finalizzata a mettere a disposizione dei Comuni le migliori competenze della categoria, nel rispetto del principio di sussidiarietà tra pubblica amministrazione e professionisti, che è stato rafforzato dal recente Jobs act per i lavoratori autonomi”.
“Siamo convinti – conclude Diego Buono, presidente Cipag - che iniziative come questa, oltre a costituire un esempio di sinergia pubblico-privato, siano estremamente utili e abbiano una forte valenza di reciprocità: da un lato gli enti locali potranno beneficiare della professionalità e delle facilitazioni per mettere a norma il proprio patrimonio urbano; dall’altro la categoria dei geometri potrà confermare il proprio contributo al miglioramento della vita sociale mettendosi ancora di più al servizio delle comunità locali”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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