Ciclovie: La Camera approva la legge per lo sviluppo della mobilità in bicicletta
Martedì 14 novembre la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la legge recante “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realiz...
Martedì 14 novembre la Camera dei Deputati ha approvato
all’unanimità la legge recante “Disposizioni per lo sviluppo della
mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di
percorribilità ciclistica” che promuove l’uso della bicicletta come
mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane che per
quelle ricreative e turistiche, al fine di migliorare
l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità
urbana.
La legge prevede:
- la qualificazione della Rete ciclabile nazionale
denominata Bicitalia come rete infrastrutturale di livello
nazionale integrata nel sistema della rete ciclabile
transeuropeac"Eurovelo";
- la definizione delle azioni necessarie a sostenere lo sviluppo
della mobilità ciclistica in ambito urbano, con particolare
riferimento alla sicurezza dei ciclisti e all'interscambio
modale tra la mobilità ciclistica, il trasporto ferroviario e il
trasporto pubblico locale;
- l'individuazione delle ciclovie di interesse
nazionale che costituiscono la Rete ciclabile nazionale,
definita nel successivo articolo 4 e gli indirizzi per la
definizione e l'attuazione dei progetti di competenza regionale per
la sua realizzazione;
- l'individuazione degli interventi prioritari per assicurare le
connessioni della Rete ciclabile nazionale con le altre modalità di
trasporto, anche attraverso la realizzazione di aree
destinate all'accoglienza delle biciclette nei parcheggi,
stazioni ferroviarie e metropolitane, scali fluviali e lacustri,
porti e aeroporti, nonché attraverso la predisposizione dei mezzi
pubblici per il trasporto delle biciclette;
- la predisposizione, in prossimità di stazioni ferroviarie, di
autostazioni e di stazioni metropolitane, e, ove presenti, di
stazioni di mezzi di trasporto marittimi, fluviali e lacustri, la
realizzazione di velostazioni, ovvero di adeguati
centri per il deposito custodito di biciclette, l'assistenza
tecnica e l'eventuale annesso servizio di noleggio.
“Oggi si celebra soprattutto un fatto culturale: lo Stato
assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica,
insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema
autostradale o il sistema ferroviario, con questa legge la
ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa
prioritaria nei centri urbani e per lo sviluppo del turismo nel
nostro Paese”.
Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, a Montecitorio dai banchi di governo durante il voto della legge sulla ciclabilità, prima dell’approvazione all’unanimità della legge.
“Questo cambiamento culturale, oggi viene sancito in maniera molto solenne, molto seria, e spero che il mio Ministero sarà in grado, nei prossimi mesi, di andare rapidamente alla definizione del Piano della mobilità ciclistica, su cui peraltro stiamo lavorando da anni, quindi spero di poter smentire il pessimismo che alcuni colleghi hanno messo in campo”. “Abbiamo provato a mettere in campo, come Governo, - ha continuato Delrio - per la prima volta una rete di ciclovie turistiche di oltre 6000 km con un finanziamento di oltre 424 milioni”. Risorse che sono impegnabili, ha detto il Ministro, seconda della maturazione dei progetti e il cui pieno finanziamento può essere completato. E “il Ministero ha tutte le facoltà di indirizzare i suoi dirigenti a lavorare sulla ciclabilità, anche se non c'è un ufficio specifico, è quello che abbiamo già fatto”.
“Abbiamo chiuso i protocolli di Intesa con le principali Regioni, avremo ciclovie turistiche bellissime dalla ciclovia dell'Acquedotto Pugliese alla ciclovia del Garda, alla Venezia-Torino, in gran parte progettazioni nate dal basso, dal protagonismo delle associazioni di ciclisti, degli enti locali con cui abbiamo lavorato”. Delrio ha sottolineato la rilevanza economica della ciclabilità e quella per la salute e l’aria: “Se si riesce a stimolare l'uso della bicicletta nei primi 5 km, si possono ottenere riduzione del traffico cittadino del 40%: cose che non nessuna tecnologia può fare”.
“Con i cammini, le ferrovie dismesse, le ferrovie turistiche, le ciclovie turistiche e Sistema ciclabile nazionale, lo stimolo ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, c’è un quadro complessivo che viene presentato qui per dare una cornice legislativa a iniziative che erano già in campo e che rivendichiamo con forza come scelte di presente per il nostro Paese, di economia nuova e di possibilità nuove per i nostri cittadini di godere sempre di più le nostre città”.
“Laddove le città fanno la scelta della ciclabilità - e chi è sindaco dimostri con i fatti di credere alla ciclabilità - anche la mobilità per le persone a ridotta mobilità è più facile, perché la città diventa più amica dei cittadini, diventa più luogo di relazione e diventa più luogo vivibile”.
“Quindi oggi è un grande risultato quello che è il Parlamento ottiene - ha concluso Delrio - perché porterà notevoli benefici a tutta la nostra comunità e parlerà di un Paese che attraverso i programmi di mobilità turistica, di ferrovie dismesse, di cammini e ciclabilità si incammina su una strada differente”.
Il provvedimento è già passato all’esame del Senato. In allegato il testo del disegno di legge approvato dalla Camera ed il Dossier del Centro studi della Camera dei Deputati.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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