Città della Scienza: progettazione a due giovani architetti di Napoli e Venezia
Dopo oltre 2 anni dal rogo che l'ha distrutto, Napoli ha finalmente dei vincitori al concorso di idee per la progettazione del nuovo Science Center della Cit...
Dopo oltre 2 anni dal rogo che l'ha distrutto, Napoli ha finalmente
dei vincitori al concorso di idee per la progettazione del nuovo
Science Center della Città della Scienza di Napoli.
Ma la notizia più bella è che il Concorso internazionale ha avuto come vincitori due architetti trentenni: Valerio Ciotola di Napoli e Andrea Guazzieri di Venezia. "La nostra idea parte dalla reinterpretazione di quello che c'era, cercando il modo per rispondere a concorso e ambiente!". Questo il commento dei due giovani architetti descrivendo l'idea progettuale. "Abbiamo pensato - hanno aggiunto - a un edificio lontano dalla costa che parte da tutto quello che si poteva conservare".
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell'opera, Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, ha anticipato che "il progetto definitivo arriverà entro la fine di quest'anno, poi ci sarà la conferenza dei servizi".
Alla presentazione del progetto erano presenti il neogovernatore Vincenzo De Luca, da poco riabilitato dopo la sospensione dalla carica di Presidente della Giunta regionale della regione Campania, il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ma a cui non ha partecipato l'assessore comunale Carmine Piscopo in polemica sia per la scelta del Presidente del Consiglio di nominare per Bagnoli un commissario straordinario che per il contrasto del progetto con le norme del piano regolatore generale e per l' esproprio delle competenze urbanistiche.
"C'é un decreto che ha disegnato una nuova governance per Bagnoli con un commissario, io ho dei dubbi ma vedremo, l'importante é decidere e partire". Questo il commento del governatore De Luca a cui è seguito quello del Ministro Delrio che ha tagliato corto affermando che su questo problema ci sarà un incontro tra De Luca e il Premier Mattero Renzi.
Il commento della Fondazione Inarcassa
"Questo concorso ha ottenuto risultati ben oltre le aspettative poste. Tutti i progetti ricevuti sono stati di qualità superiore e rispondenti a quanto richiesto dalla committenza, nonché molto apprezzati dalla commissione giudicatrice. In particolar modo, sono felice che a vincere sia stato un progetto i cui artefici sono due giovani architetti. Era questo che auspicavamo quando abbiamo deciso di strutturare il bando: dimostrare che la qualità non è direttamente proporzionale agli anni di esperienza del professionista. Anche la freschezza delle idee deve contare".
Lo ha affermato il Presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea Tomasi, descrivendo i risultati del concorso.
"Dopo l'incendio avvenuto a marzo 2013, in cui venne distrutto il Science Center, la Fondazione Inarcassa - prosegue Tomasi - ha voluto dare il proprio contributo solidale, occupandosi della redazione del bando e del finanziamento dei premi. Si è trattato di un concorso innovativo che ha permesso a tutti gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti, anche i più acerbi, di accedere alla prima fase, in quanto non sono stati richiesti requisiti quali il fatturato o le opere realizzate".
Fondazione Inarcassa ha rimarcato la grande partecipazione al Concorso con proposte arrivate da Italia, Francia, Germania e Giappone. Sono stati, infatti, 98 i progetti proposti, di cui solo 15 hanno partecipato alla fase conclusiva del concorso (concluso a maggio 2015) che ha premiato il migliore utilizzando come criteri di valutazione: sviluppo urbanistico paesaggistico, layout funzionale, composizione architettonica nonché sostenibilità ambientale, fattibilità e durabilità.
Ma la notizia più bella è che il Concorso internazionale ha avuto come vincitori due architetti trentenni: Valerio Ciotola di Napoli e Andrea Guazzieri di Venezia. "La nostra idea parte dalla reinterpretazione di quello che c'era, cercando il modo per rispondere a concorso e ambiente!". Questo il commento dei due giovani architetti descrivendo l'idea progettuale. "Abbiamo pensato - hanno aggiunto - a un edificio lontano dalla costa che parte da tutto quello che si poteva conservare".
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell'opera, Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, ha anticipato che "il progetto definitivo arriverà entro la fine di quest'anno, poi ci sarà la conferenza dei servizi".
Alla presentazione del progetto erano presenti il neogovernatore Vincenzo De Luca, da poco riabilitato dopo la sospensione dalla carica di Presidente della Giunta regionale della regione Campania, il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ma a cui non ha partecipato l'assessore comunale Carmine Piscopo in polemica sia per la scelta del Presidente del Consiglio di nominare per Bagnoli un commissario straordinario che per il contrasto del progetto con le norme del piano regolatore generale e per l' esproprio delle competenze urbanistiche.
"C'é un decreto che ha disegnato una nuova governance per Bagnoli con un commissario, io ho dei dubbi ma vedremo, l'importante é decidere e partire". Questo il commento del governatore De Luca a cui è seguito quello del Ministro Delrio che ha tagliato corto affermando che su questo problema ci sarà un incontro tra De Luca e il Premier Mattero Renzi.
Il commento della Fondazione Inarcassa
"Questo concorso ha ottenuto risultati ben oltre le aspettative poste. Tutti i progetti ricevuti sono stati di qualità superiore e rispondenti a quanto richiesto dalla committenza, nonché molto apprezzati dalla commissione giudicatrice. In particolar modo, sono felice che a vincere sia stato un progetto i cui artefici sono due giovani architetti. Era questo che auspicavamo quando abbiamo deciso di strutturare il bando: dimostrare che la qualità non è direttamente proporzionale agli anni di esperienza del professionista. Anche la freschezza delle idee deve contare".
Lo ha affermato il Presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea Tomasi, descrivendo i risultati del concorso.
"Dopo l'incendio avvenuto a marzo 2013, in cui venne distrutto il Science Center, la Fondazione Inarcassa - prosegue Tomasi - ha voluto dare il proprio contributo solidale, occupandosi della redazione del bando e del finanziamento dei premi. Si è trattato di un concorso innovativo che ha permesso a tutti gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti, anche i più acerbi, di accedere alla prima fase, in quanto non sono stati richiesti requisiti quali il fatturato o le opere realizzate".
Fondazione Inarcassa ha rimarcato la grande partecipazione al Concorso con proposte arrivate da Italia, Francia, Germania e Giappone. Sono stati, infatti, 98 i progetti proposti, di cui solo 15 hanno partecipato alla fase conclusiva del concorso (concluso a maggio 2015) che ha premiato il migliore utilizzando come criteri di valutazione: sviluppo urbanistico paesaggistico, layout funzionale, composizione architettonica nonché sostenibilità ambientale, fattibilità e durabilità.
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