Codice dei contratti: Oggi compie i suoi primi tre anni
Mentre il Governo giallo-verde in carica da quasi 1 anno, dopo vari proclami che si sono susseguiti dal mese dal mese di giugno, non trova la quadra e non è ...
Mentre il Governo giallo-verde in carica da quasi 1 anno, dopo vari proclami che si sono susseguiti dal mese dal mese di giugno, non trova la quadra e non è risucito a tutt’oggi a sbloccare quelle modifiche inserite nel decreto-legge cosiddetto #sbloccantieri, oggi il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016) compie 3 anni.
Certo che interesserà a pochi, considerato che in Italia siamo più interessati a sapere che il Ministro Matteo Salvini guarda di sera il “Grande fratello”, non posso fare a meno di sottolineare che a distanza di quasi un mese dall’approvazione soltanto formale fatta dal Governo il 20 marzo, sino ad oggi il decreto-legge #sbloccacantieri non ha visto la luce facendo venire il mal di pancia alla Presidenza della Repubblica e non soltanto.
Tra l’altro si parla di modifiche al Codice dei contratti pubblici anche nel Documento di economia e finanza 2019 (DEF2019) per il quale è stato avviato al Senato l’esame in 5a Commissione (Bilancio) e audizioni preliminari in Commissioni congiunte 5a Senato (Bilancio) e V Camera (Bilancio); nel DEF 2019 si afferma che “Per ridare slancio agli appalti pubblici e superare le incertezze interpretative che sono emerse, si è ritenuto necessario apportare delle modifiche al Codice dei Contratti Pubblici attraverso il Decreto Sblocca Cantieri e la delega al Governo per la semplificazione del Codice stesso. La delega mira a ridurre i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, promuovere una maggiore trasparenza dell’amministrazione, coordinando allo stesso tempo le disposizioni legislative vigenti. Il Decreto Sblocca Cantieri si prefigge l’obiettivo della semplificazione e il conseguente sblocco e/o accelerazione delle procedure di gara, l’apertura del mercato degli appalti pubblici alle PMI e una maggiore flessibilità procedurale volta alla promozione della concorrenza”, come se il decreo-legge cosiddetto #sbloccacantieri fosse già in vigore!!
In verità il Codice dei contratti pubblici di cui al dlgs. n. 50/2016 è sembrato sfigato sin dalla pubblicazione quando a distanza di circa tre mesi fu necessaria la pubblicazione di un “Avviso di rettifica” monstre con circa 170 modifiche che modificano circa 100 articoli su 220 (leggi articolo).
Alla scadena dell’anno e, quindi, nel mese di aprile 2017 fu, poi, pubblicato un decreto correttivo e precisamente il decreto egislativo 19 aprile 2017, n. 56 (leggi articolo) con cui furono apportate al testo 441 modifiche a circa 130 articoli del Codice.
A questi due provvedimenti di modifica, devono essere aggiunte, poi, le modifiche introdotte dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019", dal decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante "Proroga e definizione di termini” convertito dalle legge 27 febbraio 2017, n. 19, dal decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, dal decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito nella legge 11 febbraio 2019, n. 12 e per ultimo dal decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14.
Tra i tanti primati raggiunti dal Codice in questi primi tre anni di vita se ne aggiunge un altro: quello di venire modificato pesantemente da un decreto-legge approvato da quasi un mese ma che, a tutt’oggi non ha visto la luce (leggi articolo). Si tratta di un record mai raggiunto da nessun decreto-legge nella vita della Repubblica.
Ma forse il record si interromperà perché nel corso del Consiglio dei ministri n. 55 che si terrà oggi a Reggio Calabria (a proposito dal sito del Governo www.governo.it è sparito il Consiglio dei Ministri n. 54 e si passa dal n. 53 al n. 55; forse il numero 54 non piaceva) il decreto-legge #sbloccacantieri, rispettando l’impegno assunto lunedì dal Premier Giuseppe Conte con il Presidente della Repubblica, potrebbe essere nuovamente approvato e dopo la bollinatura della Ragioneria e la firma del Capo dello Stato potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Intanto fino a ieri sera il testo definitivo non era pronto e dovevano essere sciolti, ancora, ad alcuni nodi relativi ai commissari straordinari per le opere da sbloccare anche se Lega e Cinque stelle hanno trovato l’intesa sul numero delle opere da sottoporre a commissariamento e sui poteri dei commissari!
Buon compleanno Codice!
A cura di arch. Paolo Oreto
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