Codice dei contratti, a che punto è il lavoro dell'ANAC?
Nonostante la riforma degli appalti pubblici in Italia stenti a decollare a causa di una struttura iperstatica che dopo due anni non si è ancora definita, no...
Nonostante la riforma degli appalti pubblici in Italia stenti a decollare a causa di una struttura iperstatica che dopo due anni non si è ancora definita, non si può dire che le colpe siano da ricercare nel lavoro dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Chi scrive non è un "fan" dell'Anticorruzione intesa come Authority deputata alla vigilanza del mondo degli appalti pubblici in Italia perché, pur riconoscendo che soprattutto i grandi appalti non siano stati esenti da indagini che hanno interessato politici e imprenditori, è sbagliato (soprattutto dal punto di vista "comunicativo") lasciar passare il messaggio che il settore sia necessariamente associato a fenomeni di natura corruttiva. Sarebbe stato meglio lasciare il compito alla vecchia AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici), soprattutto in un contesto in cui l'ANAC era nata esclusivamente per vigilare sul settore pubblico salvo trovarsi nel 2014 ad assumere anche le funzioni della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (art. 19 del d.l. 90 del 2014), ma con risorse evidentemente limitate per far fronte ai diversi compiti progressivamente attribuiti nel settore degli appalti pubblici e dell’anticorruzione.
Ciò premesso, con il D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) l'ANAC si è ritrovata ad assumere un ruolo chiave nel settore degli appalti pubblici con competenze molto eterogenee e complesse, soprattutto in ambito regolatorio. Il nuovo codice dei contratti ha, infatti, previsto per il completamento della riforma 64 provvedimenti attuativi di cui all'ANAC sono stati assegnate 10 Linee guida e la proposta per 3 decreti del MIT. Allo stato, l’ANAC ha già redatto e approvato 6 delle 10 linee guida previste; per tre linee guida l’iter di approvazione è in corso.
Ecco di seguito la situazione:
delle linee guida approvate
n. | Oggetto |
Articolo Codice
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Data approvazione
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Data aggiornamento
post-correttivo
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1 | Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria |
213.2
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14.09.2016
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21.02.2018
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2 | Offerta economicamente più vantaggiosa |
213.2
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21.09.2016
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02.05.2018
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3 | Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni |
31.5
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26.10.2016
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11.10.2017
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4 | Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici |
36.7
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26.10.2016
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01.03.2018
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5 | Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici |
78.1
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16.11.2016
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10.01.2018
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6 | Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice |
80.13
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16.11.2016
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11.10.2017
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7 | Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016 |
192.1
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15.02.2017
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20.09.2017
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8 | Ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili |
213.2
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13.09.2017
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9 | Monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico privato |
177.3
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28.03.2018
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delle proposte di decreti ministeriali attuativi
Oggetto | Articolo Codice | Ultimo atto | Data |
Linee guida recanti “Il Direttore dei lavori: modalità di svolgimento delle funzioni di direzione e controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto” e “Il Direttore dell’esecuzione: modalità di svolgimento delle funzioni di coordinamento, direzione e controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto” | 111.1 | Proposta definitiva | 27.02.2018 |
Proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti finalizzata all'adozione del decreto di cui all'art. 83, comma 2, del d.lgs. 50/2016 | 83.2 | Proposta | 08.03.2018 |
Linee guida art. 84, comma 12, del codice dei contratti pubblici. Possibili sistemi alternativi per la qualificazione degli operatori economici | 84.12 | Comunicato del Presidente | 09.05.2018 |
e delle ulteriori Linee guida previste
Oggetto | Articolo Codice | Ultimo atto | Data |
Indicazioni per la verifica del rispetto del limite di cui all’art. 177, comma 1, del codice, da parte dei soggetti pubblici o privati titolari di concessioni di lavori, servizi pubblici o forniture già in essere alla data di entrata in vigore del codice non affidate con la formula della finanza di progetto ovvero con procedure di gara ad evidenza pubblica secondo il diritto dell’Unione europea | 177.1 | Invio proposta al Consiglio di Stato (parere interlocutorio n. 3821/2018) | 14.03.2018 |
Linea guida prevista dall’art.110, comma 5, lett. b del Codice dei contratti pubblici, in merito ai requisiti aggiuntivi delle imprese fallite o ammesse al concordato | 110.5 | Avvio Consultazione on-line | 27.02.2018 |
Linee Guida recanti «Istituzione del rating di impresa e delle relative premialità» | 83.10 | Avvio Consultazione on-line | 11.05.2018 |
Per quanto concerne le linee guida di cui all’art. 38, comma 6, relative alle modalità di attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, l'ANAC è in attesa del dPCM previsto dal co.2 del medesimo art.38.
Oltre ai suddetti atti, l’Autorità ha adottato 5 linee guida non direttamente attuative del Codice, ma approvate dopo la sua entrata in vigore (offerta economicamente più vantaggiosa, incarichi di progettazione, tracciabilità dei flussi finanziari, affidamento dei beni infungibili, appalti per la vigilanza privata), mentre 2 sono in corso di adozione (servizi legali e clausole sociali).
Questo oltre ad un innumerevole numero di comunicati del Presidente, delibere, determinazioni, pareri sulla normativa e pareri di precontenzioso. Siamo, dunque, certi che il problema sia ANAC o solo un l'eccessivo carico di lavoro che il Codice le ha affidato?
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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