Competenze professionali Geometri: OK alla progettazione di strutture in zona sismica 2, 3 e 4
I Geometri possono occuparsi della progettazione di piccole costruzioni accessorie e "modeste" costruzioni civili in cemento armato nelle zone sismiche 4, 3 ...
I Geometri possono occuparsi della progettazione di piccole
costruzioni accessorie e "modeste" costruzioni civili in cemento
armato nelle zone sismiche 4, 3 e parzialmente 2.
Lo ha affermato inequivocabilmente il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri Maurizio Savoncelli durante la diretta live con i giornalisti, convocata per commentare il Parere del Consiglio di Stato n. 2539 del 4 settembre 2015 che riportato in auge la diatriba atavica che riguarda le competenze professionali in ambito strutturale della categoria (leggi articolo).
La diretta è servita per avere una risposta del numero uno dei Geometri su alcuni concetti riguardanti il parere del Consiglio di Stato e molto più in generale sul futuro della categoria che rappresenta. Diverse sono state le domande che ho formulato al Presidente Savoncelli che ha risposto abilmente, a volte glissando su alcuni concetti fondamentali che riguardano in particolare il futuro degli attuali geometri e il rapporto con le altre principali categorie tecniche (Architetti e Ingegneri) per la risoluzione delle controversie sulle competenze professionali.
Una delle risposte più interessanti che Savoncelli mi ha fornito riguarda la possibilità per i geometri di occuparsi della progettazione di modeste strutture in zona sismica. Ricordiamo che i giudici del Consiglio di Stato, nell'ultimo parere, hanno affermato che " pur non potendosi accettare nella sua assolutezza la tesi, per la quale nelle zone sismiche l'edificazione con l'uso del cemento armato esclude di per sé che la costruzione civile possa ritenersi "modesta", ché, altrimenti, si verrebbe a determinare un'irrazionale eccezione per le costruzioni rurali e per uso di industrie agricole - deve ritenersi che il grado di pericolo sismico della zona, in cui insiste la costruzione, non può non trovare considerazione nella valutazione di un progetto relativo alle piccole costruzioni accessorie e alle "modeste" costruzioni civili, nel senso appunto che ben possono le Amministrazioni competenti esigere che la "modestia" di una costruzione, che faccia uso di cemento armato, sia valutata con particolare rigore, al fine di considerare con prevalente attenzione la progettazione, esecuzione e direzione dei lavori delle opere statiche, che dovrà essere demandata alla responsabilità di un professionista titolare di specifiche competenze tecniche all'effettuazione dei calcoli necessari ed alla valutazione delle spinte, controspinte e sollecitazioni, cui può essere sottoposta la costruzione. Sicché la progettazione statica, in questi casi, avrà prevalenza sulla progettazione architettonica e, se si vuole, il professionista capofila non potrà che essere l'ingegnere o l'architetto".
Il Presidente dei Geometri ha fornito una personale e precisa interpretazione del parere affermando senza mezzi termini che ai geometri è permessa la progettazione di piccole costruzioni accessorie e "modeste" costruzioni civili in cemento armato nelle zone sismiche 4, 3 e parzialmente nella 2. Savoncelli, togliendo ogni dubbio sulle zone sismiche 3 e 4, ha rilevato che l'ampiezza della zona 2 (0,15g < PGA < 0,25g) darebbe la possibilità al geometra di operare fino ad un coefficiente pari a 0,2g. Su questa sua affermazione sarà interessante conoscere il pensiero del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano.
In generale il Presidente Savoncelli ha rimarcato molto l'attenzione sul concetto di cooperazione tra categorie professionali ammettendo che architetti, ingegneri e geometri dovrebbero pensare più a lavorare insieme piuttosto che farsi la guerra. Ha, però, affermato che non sarà compito della Rete delle Professioni Tecniche risolvere il problema delle competenze, perché composta da soggetti che non hanno interesse verso l'argomento (si mettano tutti il cuore in pace!)
Per quanto concerne il progetto di riforma del percorso di studi, all'esame del ministro dell'Istruzione Giannini, Savoncelli ha "sorvolato" parecchio sul alcune domande riguardanti in particolare le garanzie sul futuro professionale degli attuali iscritti, l'utilità di una laurea che si andrebbe a sovrapporre a quelle specialistiche di architetti e ingegneri, con la conseguenza che (soprattutto alla luce della maggiore pressione contributiva della CIPAG rispetto INARCASSA) molti geometri potrebbero preferire l'iscrizione alla facoltà di Ingegneria o Architettura piuttosto che continuare un percorso di studi di altri 3 anni.
Per quanto riguarda la maggiore pressione previdenziale della Cassa Geometri, Savoncelli ha auspicato che in futuro CIPAG e INARCASSA possano unirsi verso un unico ente che possa maggiormente tutelare i propri iscritti.
In riferimento alla laurea di 3 anni, il Presidente Savoncelli ha spiegato che sarà previsto un percorso didattico il cui obiettivo principale sarà quello di "radicare" la figura del Geometra all'interno del territorio, prevedendo nel contempo un maggiore approfondimento delle materie di natura "sismica" e, quindi, analisi, scienza e tecnica delle costruzioni.
In definitiva, i punti salienti che ho colto durante il live hanno riguardato:
Lascio come sempre a voi ogni commento.
Lo ha affermato inequivocabilmente il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri Maurizio Savoncelli durante la diretta live con i giornalisti, convocata per commentare il Parere del Consiglio di Stato n. 2539 del 4 settembre 2015 che riportato in auge la diatriba atavica che riguarda le competenze professionali in ambito strutturale della categoria (leggi articolo).
La diretta è servita per avere una risposta del numero uno dei Geometri su alcuni concetti riguardanti il parere del Consiglio di Stato e molto più in generale sul futuro della categoria che rappresenta. Diverse sono state le domande che ho formulato al Presidente Savoncelli che ha risposto abilmente, a volte glissando su alcuni concetti fondamentali che riguardano in particolare il futuro degli attuali geometri e il rapporto con le altre principali categorie tecniche (Architetti e Ingegneri) per la risoluzione delle controversie sulle competenze professionali.
Una delle risposte più interessanti che Savoncelli mi ha fornito riguarda la possibilità per i geometri di occuparsi della progettazione di modeste strutture in zona sismica. Ricordiamo che i giudici del Consiglio di Stato, nell'ultimo parere, hanno affermato che " pur non potendosi accettare nella sua assolutezza la tesi, per la quale nelle zone sismiche l'edificazione con l'uso del cemento armato esclude di per sé che la costruzione civile possa ritenersi "modesta", ché, altrimenti, si verrebbe a determinare un'irrazionale eccezione per le costruzioni rurali e per uso di industrie agricole - deve ritenersi che il grado di pericolo sismico della zona, in cui insiste la costruzione, non può non trovare considerazione nella valutazione di un progetto relativo alle piccole costruzioni accessorie e alle "modeste" costruzioni civili, nel senso appunto che ben possono le Amministrazioni competenti esigere che la "modestia" di una costruzione, che faccia uso di cemento armato, sia valutata con particolare rigore, al fine di considerare con prevalente attenzione la progettazione, esecuzione e direzione dei lavori delle opere statiche, che dovrà essere demandata alla responsabilità di un professionista titolare di specifiche competenze tecniche all'effettuazione dei calcoli necessari ed alla valutazione delle spinte, controspinte e sollecitazioni, cui può essere sottoposta la costruzione. Sicché la progettazione statica, in questi casi, avrà prevalenza sulla progettazione architettonica e, se si vuole, il professionista capofila non potrà che essere l'ingegnere o l'architetto".
Il Presidente dei Geometri ha fornito una personale e precisa interpretazione del parere affermando senza mezzi termini che ai geometri è permessa la progettazione di piccole costruzioni accessorie e "modeste" costruzioni civili in cemento armato nelle zone sismiche 4, 3 e parzialmente nella 2. Savoncelli, togliendo ogni dubbio sulle zone sismiche 3 e 4, ha rilevato che l'ampiezza della zona 2 (0,15g < PGA < 0,25g) darebbe la possibilità al geometra di operare fino ad un coefficiente pari a 0,2g. Su questa sua affermazione sarà interessante conoscere il pensiero del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano.
In generale il Presidente Savoncelli ha rimarcato molto l'attenzione sul concetto di cooperazione tra categorie professionali ammettendo che architetti, ingegneri e geometri dovrebbero pensare più a lavorare insieme piuttosto che farsi la guerra. Ha, però, affermato che non sarà compito della Rete delle Professioni Tecniche risolvere il problema delle competenze, perché composta da soggetti che non hanno interesse verso l'argomento (si mettano tutti il cuore in pace!)
Per quanto concerne il progetto di riforma del percorso di studi, all'esame del ministro dell'Istruzione Giannini, Savoncelli ha "sorvolato" parecchio sul alcune domande riguardanti in particolare le garanzie sul futuro professionale degli attuali iscritti, l'utilità di una laurea che si andrebbe a sovrapporre a quelle specialistiche di architetti e ingegneri, con la conseguenza che (soprattutto alla luce della maggiore pressione contributiva della CIPAG rispetto INARCASSA) molti geometri potrebbero preferire l'iscrizione alla facoltà di Ingegneria o Architettura piuttosto che continuare un percorso di studi di altri 3 anni.
Per quanto riguarda la maggiore pressione previdenziale della Cassa Geometri, Savoncelli ha auspicato che in futuro CIPAG e INARCASSA possano unirsi verso un unico ente che possa maggiormente tutelare i propri iscritti.
In riferimento alla laurea di 3 anni, il Presidente Savoncelli ha spiegato che sarà previsto un percorso didattico il cui obiettivo principale sarà quello di "radicare" la figura del Geometra all'interno del territorio, prevedendo nel contempo un maggiore approfondimento delle materie di natura "sismica" e, quindi, analisi, scienza e tecnica delle costruzioni.
In definitiva, i punti salienti che ho colto durante il live hanno riguardato:
- l'interpretazione del parere del Consiglio di Stato per quanto riguarda le zone sismiche e la puntuale affermazione che ai geometri è permessa la progettazione strutturale di piccole costruzioni accessorie e "modeste" costruzioni civili in cemento armato nelle zone sismiche 4, 3 e parzialmente nella 2 (fino ad un coefficiente di rischio sismico pari a 0,2g);
- l'auspicio di una unione delle casse professionali;
- l'inserimento nel percorso di studi del geometra laureato di analisi, scienza e tecnica delle costruzioni.
Lascio come sempre a voi ogni commento.
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