Consiglio Nazionale Architetti: Proclamati dal Ministero i nuovi eletti

Il Ministero della Giustizia con nota dell'11 febbraio scorso indirizzata al Presidente del Consiglio nazionale degli architetti Pianificatori, Paesaggisti e...

25/02/2011
Il Ministero della Giustizia con nota dell'11 febbraio scorso indirizzata al Presidente del Consiglio nazionale degli architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha trasmesso la copia del verbale di proclamazione degli eletti al nuovo Consiglio nazionale 2010-2015.
Nel verbale, allegato alla nota, viene precisato che la proclamazione degli eletti al Consiglio nazionale porta la data dell'11 febbraio e che, in riferimento a quanto previsto dall'articolo 5 del D.P.R. 8 luglio 2005, n. 169, il nuovo Consiglio nazionale resterà in carica 5 anni.

I nuovo eletti per la sezione A sono:
  • Cacciaguerra Giorgio dell'Ordine di Udine con 364 voti
  • Caprio Pasquale dell'Ordine di Salerno con 319 voti
  • Capuani Matteo dell'Ordine di Frosinone con 380 voti
  • Cola Simone dell'Ordine di Sondrio con 364 voti
  • Favaron Ferruccio dell'Ordine di Lecco con 367 voti
  • Felicetti Pasquale dell'Ordine di Pescara con 382
  • Frasca Raffaello dell'Ordine di Palermo con 338 voti
  • Freyrie Leopoldo Emilio dell'Ordine di Milano con 358 voti
  • Frison Franco dell'Ordine di Belluno con 381 voti
  • Gallione Massimo dell'Ordine di Lecco con 365 voti
  • La Mendola Salvatore dell'Ordine di Agrigento con 372 voti
  • Marata Alessandro dell'Ordine di Bologna con 373 voti
  • Podestà Domenico dell'Ordine di Genova con 345 voti
  • Pisciotta Paolo dell'Ordine di Napoli con 318 voti

Mentre per la sezione B:
  • Borinato Lisa dell'Ordine di Vicenza con 343 voti

Le nuove elezione hanno visto la conferma di 7 componenti del precedente Consiglio e precisamente di Massimo Gallione e di Simone Cola rispettivamente Presidente e vicepresidente e di Matteo Capuani, Pasqale Felicetti, Leopoldo Emilio Freyrie, Paolo Pisciotta e Domenico Podestà.
Non si sono, invece, candidati i tre vicepresidenti Luigi Cotzia, Nevio Parmeggiani e Gianfranco Pizzolato, il segretario Luigi Mirizzi ed il tesoriere Giuseppe Zizzi.

A tutti gli eletti, il cui insediamento è previsto per le prossime settimane con una riunione convocata presso il Ministero della Giustizia, le più vive felicitazioni della redazione di www.lavoripubblici.it che ha voluto porre alcune domande al Presidente uscente Massimo Gallione.

D. La nuova elezione ha visto la conferma di 7 componenti del precedente Consiglio. Ritiene che il lavoro del nuovo esecutivo continuerà sulla stessa linea tracciata dal vecchio?
R. Di fronte ad una crisi economica che ha colpito profondamente la nostra professione è indubbio che nei prossimi mesi il Consiglio Nazionale degli Architetti continuerà ad indicare misure ed interventi necessari per fronteggiare questa situazione che vede - come ha recentemente rilevato una ricerca realizzata dal Consiglio Nazionale e dal Cresme - il 40% degli architetti italiani soffrire per la crisi in atto, un 35 % resistere, mentre solo un 25% registra una lieve crescita. Più volte abbiamo segnalato al Governo - e continueremo a farlo - che occorrono una riforma urbanistica per incentivare l'intervento privato nel comparto pubblico; maggiore concorrenza qualitativa nei lavori pubblici; maggiore semplificazione amministrativa nell'edilizia pubblica ed in quella privata.

D. La legislazione sugli appalti è stata recentemente completata con la pubblicazione del nuovo Regolamento, DPR 207/2010, che andrà a sostituire il vecchio DPR 554/1999. Qual'è la posizione del CNAPPC? Ritiene che il nuovo Regolamento aiuterà la ripresa dei lavori pubblici o, di contro, creerà nuovi problemi al settore?
R. Lo stop ai corrispettivi fissati in maniera arbitraria; la determinazione degli importi di gara che tengono conto delle tariffe; i paletti posti a contrastare il fenomeni degli sconti selvaggi; la considerazione dei concorsi quale modo per tutelare la qualità del progetto sono sicuramente alcuni degli elementi della nuova legislazione sugli appalti, che recepiscono gran parte delle nostre richieste, e dei quali siamo soddisfatti. C'è da rilevare, tuttavia, come resti ancora farraginosa e complicata la procedura di partecipazione alle gare, nonostante la riduzione dei requisiti richiesti per la selezione dei concorrenti. Significative sono anche la determinazione a trattare il tema degli incarichi in modo unitario e, soprattutto, l'apertura alla partecipazione alle gare per i giovani architetti. La ripresa del settore, però, è necessariamente legata al rilancio e alla promozione di interventi - con il sostegno dei privati - nel settore della riqualificazione urbana che rappresenterebbero una grande opportunità per l'economia del nostro Paese.

D. Al fine di limitare il problema dei ribassi, l'articolo 266, comma 1, lettera c1) del nuovo Regolamento prevede che nelle gare di progettazione di importo pari o superiore a 100.000 euro il ribasso percentuale deve essere unico in misura comunque non superiore alla percentuale che deve essere fissata nel bando in relazione alla tipologia dell'intervento. Qual è la sua posizione e quella del CNAPPC?
R. Se, in via teorica, il metodo può essere condivisibile, si deve, tuttavia, trovare una modalità in base alla quale possa essere definito il concetto di sconto massimo. Il rischio è, infatti, quello che l'aggiudicazione al ribasso, ritenuta dal Codice "non funzionale" per l'assegnazione degli incarichi di progettazione, torni , invece, ad essere elemento determinante. Ricordiamo che aggiudicare gare con ribassi del 60/70/80 per cento è stato un modo, fino ad oggi, per eliminare la stragrande maggioranza dei partecipanti che non sono in grado di reggere delle offerte così libere, perché è assolutamente impossibile pensare che si possa fare una progettazione con oltre il 50% del ribasso.

Al Presidente uscente Massimo Gallione ed a Giorgio Cacciaguerra, Pasquale Caprio, Matteo Capuani, Simone Cola, Ferruccio Favaron, Pasquale Felicetti, Raffaello Frasca, Leopoldo Emilio Freyrie, Franco Frison, Massimo Gallione, Salvatore La Mendola, Alessandro Marata, Domenico Podestà e Paolo Pisciotta, nell'attesa di conoscere i nomi di coloro che avranno la responsabilità di guidare il Consiglio nei prossimi anni, il mio personale augurio e quello della nostra redazione per un proficuo e sereno lavoro.

A cura di Paolo Oreto
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