Consiglio dei Ministri: Il testo del DDL sulle semplificazioni
Il Consiglio dei Ministri di ieri 16 ottobre ha approvato un disegno di legge recante le nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle im...
Il Consiglio dei Ministri di ieri 16 ottobre ha approvato un
disegno di legge recante le nuove misure sulla
semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese proposte
dal Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, di
concerto con il Ministro dello sviluppo economico.
Le semplificazioni intervengono sul lavoro e la previdenza, sulle infrastrutture, i beni culturali e l'edilizia, sulla privacy, sull'ambiente e sull'agricoltura.
Visto che si tratta di un disegno di legge e non di un decreto-legge, lo stesso non usufruisce della procedura più rapida in Parlamento ma sarebbe interessante capire perché, dopo una serie innumerevole di decreti legge che hanno affrontato tutte le più importanti riforme italiane (il pareggio di bilancio, le pensioni, lo sviluppo 1 e 2, le liberalizzazioni e le prime semplificazioni) proprio ora - su un provvedimento di sburocratizzazione dei vincoli che pesano sull'impresa - il Governo si sia ricordato della necessità di limitare la decretazione d'urgenza.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ha sottolineato che è "un importantissimo proseguimento dell'opera fatta in passato e prevede una semplificazione sia per i cittadini che per le imprese" ed ha precisato di confidare che il disegno di legge possa avere un rapido percorso parlamentare.
Per il ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi il provvedimento "crea le condizioni ordinamentali di contesto perchè possa meglio esplicarsi l'attività economica delle imprese e perchè possa essere un po' più semplice in alcuni passaggi burocratici la vita dei cittadini".
Più sicurezza e meno carte
Vengono semplificati, d'intesa con il Ministero del Lavoro, esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata.
Si rende più facile da parte delle imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali Nello stesso tempo si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
L'adozione di modelli e procedure semplificati consentirà di incidere in modo consistente su costi per i cittadini stimati in 3,7 miliardi i cui risparmi potranno essere quantificati in sede attuativa. Riducendo gli adempimenti formali si liberano risorse per la tutela effettiva della sicurezza.
Edilizia e Tutela del Paesaggio
In particolare sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento. La norma elimina il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: il provvedimento dovrà essere sempre espresso in base ai principi stabiliti dalla legge n. 241 del 1990. Inoltre per quanto riguarda l'autorizzazione paesaggistica, al fine di assicurare la certezza dei tempi di conclusione del procedimento, si prevede l'obbligo dell'amministrazione competente, una volta decorso il termine, ridotto a 45 giorni per l'espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
In materia di tutela ambientale si prevede un complesso di norme predisposte dal Ministero dell'Ambiente per semplificare una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l'accelerazione, fermi restando i livelli di tutela.
Strategia energetica nazionale
Il Ministro dello sviluppo economico ha illustrato al Consiglio la nuova Strategia Energetica Nazionale. Il Governo si propone di avviare un ampio dibattito pubblico e di confrontarsi apertamente su queste scelte con tutte le parti interessate. A tale proposito, è stata predisposta una consultazione on-line sul sito web del Ministero attiva da oggi. L'obiettivo è di giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell'interesse generale del Paese, per poi approvare il testo nel Consiglio dei Ministri.
Modifiche al Codice dei contratti ed al D.Lgs. n. 81/2006
Il testo del disegno di legge contiene importanti modifiche al Codice dei contratti<7b> di cui al D.Lgs. n. 163/2006.
In particolare, con gli articoli 3, 4, 7, 14, 15 e 32 del provvedimento, vengono introdotte alcune modifiche agli articoli 4, 6, 18, 34, 37, 113, 118, 131 e 237del Codice dei contratti.
Per quanto concerne il D.Lgs. n. 81/2006 sulla sicurezza, con gli articoli 1, 2, 3, 4. 5, 6 e 7 del disegno di legge, vengono introdotte alcune modifiche agli articoli 3, 6, 26, 29,40, 67, 71, 88, 90, 104, 225, 240, 250 e 277.
Le semplificazioni intervengono sul lavoro e la previdenza, sulle infrastrutture, i beni culturali e l'edilizia, sulla privacy, sull'ambiente e sull'agricoltura.
Visto che si tratta di un disegno di legge e non di un decreto-legge, lo stesso non usufruisce della procedura più rapida in Parlamento ma sarebbe interessante capire perché, dopo una serie innumerevole di decreti legge che hanno affrontato tutte le più importanti riforme italiane (il pareggio di bilancio, le pensioni, lo sviluppo 1 e 2, le liberalizzazioni e le prime semplificazioni) proprio ora - su un provvedimento di sburocratizzazione dei vincoli che pesano sull'impresa - il Governo si sia ricordato della necessità di limitare la decretazione d'urgenza.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ha sottolineato che è "un importantissimo proseguimento dell'opera fatta in passato e prevede una semplificazione sia per i cittadini che per le imprese" ed ha precisato di confidare che il disegno di legge possa avere un rapido percorso parlamentare.
Per il ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi il provvedimento "crea le condizioni ordinamentali di contesto perchè possa meglio esplicarsi l'attività economica delle imprese e perchè possa essere un po' più semplice in alcuni passaggi burocratici la vita dei cittadini".
Più sicurezza e meno carte
Vengono semplificati, d'intesa con il Ministero del Lavoro, esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata.
Si rende più facile da parte delle imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali Nello stesso tempo si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
L'adozione di modelli e procedure semplificati consentirà di incidere in modo consistente su costi per i cittadini stimati in 3,7 miliardi i cui risparmi potranno essere quantificati in sede attuativa. Riducendo gli adempimenti formali si liberano risorse per la tutela effettiva della sicurezza.
Edilizia e Tutela del Paesaggio
In particolare sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento. La norma elimina il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: il provvedimento dovrà essere sempre espresso in base ai principi stabiliti dalla legge n. 241 del 1990. Inoltre per quanto riguarda l'autorizzazione paesaggistica, al fine di assicurare la certezza dei tempi di conclusione del procedimento, si prevede l'obbligo dell'amministrazione competente, una volta decorso il termine, ridotto a 45 giorni per l'espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
In materia di tutela ambientale si prevede un complesso di norme predisposte dal Ministero dell'Ambiente per semplificare una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l'accelerazione, fermi restando i livelli di tutela.
Strategia energetica nazionale
Il Ministro dello sviluppo economico ha illustrato al Consiglio la nuova Strategia Energetica Nazionale. Il Governo si propone di avviare un ampio dibattito pubblico e di confrontarsi apertamente su queste scelte con tutte le parti interessate. A tale proposito, è stata predisposta una consultazione on-line sul sito web del Ministero attiva da oggi. L'obiettivo è di giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell'interesse generale del Paese, per poi approvare il testo nel Consiglio dei Ministri.
Modifiche al Codice dei contratti ed al D.Lgs. n. 81/2006
Il testo del disegno di legge contiene importanti modifiche al Codice dei contratti<7b> di cui al D.Lgs. n. 163/2006.
In particolare, con gli articoli 3, 4, 7, 14, 15 e 32 del provvedimento, vengono introdotte alcune modifiche agli articoli 4, 6, 18, 34, 37, 113, 118, 131 e 237del Codice dei contratti.
Per quanto concerne il D.Lgs. n. 81/2006 sulla sicurezza, con gli articoli 1, 2, 3, 4. 5, 6 e 7 del disegno di legge, vengono introdotte alcune modifiche agli articoli 3, 6, 26, 29,40, 67, 71, 88, 90, 104, 225, 240, 250 e 277.
A cura di Gabriele
Bivona
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