Consiglio dei Ministri: Stop alla seconda rata dell’IMU

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto legge che ha come oggetto l’abolizione della seconda rata dell’IMU, l’alienazione di immobili pubblici...

28/11/2013
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto legge che ha come oggetto l’abolizione della seconda rata dell’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia.
Viene abolita la seconda rata dell'IMU 2013 sull'abitazione principale ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. Per quanto riguarda l'IMU agricola per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali relativamente ai terreni è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata.
Il sottosegretario alla presidenza Filippo Patroni Griffi ha spiegato che “Il decreto elimina la seconda rata dell'Imu sulla prima casa, per i fabbricati rurali e i terreni agricoli per la parte coltivata” ed ha, anche, aggiunto che “La scadenza per il pagamento degli acconti fiscali slitta al 10 dicembre”.

Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, non nasconde la sua perplessità sulla soluzione adottata dal governo per l’IMU e rilancia sull'abolizione della tassa anche per i capannoni precisando che “è chiaro che ci aspettavamo un trattamento paritario: i terreni agricoli sono mezzi di produzione come i capannoni”. Ha, anche, aggiunto “Non possiamo condividere un diverso trattamento» anche perché «è solo dalle imprese manifatturiere che può arrivare la vera ripresa”.

Per lo Stato un mancato gettito previsto di circa 2.150 mln che viene compensato tramite acconti e aumenti d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo.
In dettaglio, la copertura del provvedimento è così composta:
  • per 1,5 mld circa con aumento al 130% dell'acconto IRES e IRAP dovuto per l'anno d'imposta 2013 dalle società del settore finanziario e assicurativo. Per questi stessi soggetti l'aliquota IRES viene elevata per il solo anno d'imposta 2013 al 36%;
  • per 650 mln circa con anticipo a carico degli intermediari finanziari sulle ritenute relative al risparmio amministrato (conto titoli).

Sono inoltre state varate norme che facilitano il processo di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, in particolare è stata estesa anche alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di cedere beni immobili a Cassa Depositi e Prestiti.

A cura di Gabriele Bivona

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