Consolidamento acquedotto mediante l’impiego di micropali precaricati in acciaio
Può succedere che le strutture interessate da dissesti di varia natura ed in particolare da cedimenti delle fondazioni, siano particolarmente importanti e st...
Può succedere che le strutture interessate da dissesti di varia natura ed in particolare da cedimenti delle fondazioni, siano particolarmente importanti e strategiche per la comunità. Basti pensare ad esempio alle Scuole piuttosto che agli impianti di depurazione, alle strade o agli acquedotti pubblici. In questi casi gli interventi di messa in sicurezza, stabilizzazione e consolidamento delle fondazioni oltre che definitivi e sicuri debbono necessariamente essere rapidi e possibilmente poco invasivi in modo da poter ridare rapidamente piena funzionalità all’oggetto del consolidamento.
In questa case history parliamo del recupero e della stabilizzazione della cabina di manovra di un acquedotto interessata da crepe e fessurazioni dovute a cedimento del terreno di fondazione nel Comune di Longarone (BL).
Tipologia intervento
Micropali
Precaricati SYSTAB in acciaio, pressoinfissi mediante
martinetti idraulici a contrasto con la struttura da
stabilizzare.
Luogo intervento
Longarone (BELLUNO).
IL DISSESTO
La struttura oggetto del dissesto è la cabina di manovra
dell’acquedotto di Longarone (BL), un fabbricato interamente
costruito in cemento armato, sito a mezza costa su un versante
particolarmente ripido poco a nord del centro abitato. Il manufatto
nel corso degli anni ha manifestato progressivi cedimenti
differenziali, iniziati poco dopo la costruzione. I cedimenti erano
molto evidenti nella porzione a valle, impostata su materiale di
riporto e con la scarpata, immediatamente limitrofa al fabbricato,
in lenta ma progressiva erosione. La struttura con fondazioni in
c.a., a platea ha manifestato un movimento di rotazione
monolitico, che, se non arrestato, avrebbe presto
compromesso la sicurezza e l’utilizzo dell’impianto stesso.
La Società che gestisce l’acquedotto ha da subito ricercato un intervento risolutivo di consolidamento e stabilizzazione, che non necessitasse di opere complesse e non comportasse l’uso di macchine operatrici ingombranti; infatti l’accessibilità del cantiere è estremamente limitata e le vie di accesso impervie. Inoltre la presenza della scarpata vicinissima al fabbricato e la delicatezza dell’opera da consolidare, hanno portato Committenza e Progettisti a scegliere un sistema che limitasse al massimo gli scavi (visto anche il pochissimo spazio per gestire il materiale di risulta) e non comportasse dannose vibrazioni oltre alla possibilità di operare con macchine e attrezzature trasportabili manualmente o al massimo con l’impiego di un piccolo fuoristrada. La scelta è stata quella di utilizzare i micropali a contrasto precaricati di SYSTAB, una tecnologia che sfrutta i martinetti idraulici per infiggere a pressione pali modulari in acciaio ad alta resistenza di diametro 76 mm (o superiori all’occorrenza).
Nel caso specifico si trattava di intervenire sul fronte a valle trasferendo il peso della struttura al substrato roccioso, superano quindi i primi strati di detrito e materiale riportato molto scarsamente addensato.
Previo carotaggio della platea di fondazione, sono stati quindi messi in opera 10 micropali precaricati di lunghezza media 8 metri collegati alla struttura mediante piastre in acciaio.
Il sistema sopra descritto consente di ottenere il massimo da questa tecnologia ed in particolare di:
- limitare le opere di scavo e installare i pali senza produrre materiale di risulta né vibrazioni;
- controllare la pressione di installazione in continuo e collaudare la portata raggiunta da ogni micropalo installato;
- precaricare ogni micropalo con un pressioni superiori a quelle di esercizio, imponendo i cedimenti primari ed evitando assestamenti prolungati nel tempo;
- garantire un collegamento efficacie palo-struttura al termine delle opere;
- eseguire le prove di carico secondo normativa vigente in modo rapido e preciso.
Il cantiere in oggetto è stato eseguito e completato in soli 6 giorni, compresi scavi, carotaggi della fondazione ed i successivi rinterri e ripristini.
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Lavoro eseguito da:
Committente: Pubblico
Data: settembre 2016
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