Contabilizzazione e Termoregolazione: anche la Lombardia proroga l'obbligo al 30 giugno 2017
Con la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 (cosiddetto Milleproroghe) è stata definitivamente confermata la proroga al 30 giugno 2...
Con la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 (cosiddetto Milleproroghe) è stata definitivamente confermata la proroga al 30 giugno 2017 (originariamente prevista al 31 dicembre 2016) per l'obbligo di contabilizzazione del calore nei condomini.
Con le modifiche introdotte dall’articolo 6, comma 10 del Decreto Legge n. 244/2016 convertito è stato infatti modificato il testo dell’articolo 9, comma 5 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102. Il nuovo testo del citato comma 5 è, ora, il seguente: “Per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei consumi di ciascuna unità immobiliare e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi delle medesime: a) qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda ad un edificio o a un condominio siano effettuati tramite allacciamento ad una rete di teleriscaldamento o di teleraffrescamento, o tramite una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, è obbligatoria, entro il 30 giugno 2017 , l’installazione, a cura degli esercenti l’attività di misura, di un contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto di fornitura dell’edificio o del condominio; b) nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, è obbligatoria l’installazione entro il 30 giugno 2017 , a cura del proprietario, di sotto-contatori per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. L’efficienza in termini di costi può essere valutata con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. Eventuali casi di impossibilità tecnica alla installazione dei suddetti sistemi di contabilizzazione o di inefficienza in termini di costi e sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali, devono essere riportati in apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato”.
Con 47 voti a favore, 8 contrari e 1 astenuto, anche la Regione Toscana ha adeguato la propria normativa a quella nazionale spostando al 30 giugno 2017 il termine per l'installazione dei sistemi per la termoregolazione e la contabilizzazione autonoma del calore.
Riportiamo di seguito uno stralcio tratto da Lombardia Quotidiano, quotidiano ufficiale della Regione Lombardia.
L'obbligo di installare valvole termoregolatrici e contabilizzatori di calore su ogni calorifero di ogni singola unità immobiliare in edifici con impianti centralizzati prende origine da una direttiva dell'Unione europea risalente al 2012. L’obiettivo, oltre che per rendere più efficienti gli impianti di riscaldamento, è quello di poter individuare e calcolare i consumi di energia termica di ogni appartamento per contenere la spesa energetica delle abitazioni al fine di diminuire del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020, incrementando nella stessa percentuale le fonti rinnovabili di energia elettrica.
La contabilizzazione e la termoregolazione negli impianti di riscaldamento centralizzato a colonne montanti, avvengono attraverso l’installazione su tutti i caloriferi del condominio di ripartitori elettronici che misurano la quantità di calore effettivamente consumata in ogni locale dell’appartamento e valvole termostatiche che consentono di regolare la temperatura per ogni singolo ambiente. Queste ultime, inoltre, svolgono anche un ruolo di equilibrio termico delle diverse zone dell’edificio: quando i piani più caldi raggiungono la temperatura impostata dall’utente (ad esempio 20°C), le valvole chiudono automaticamente i radiatori consentendo un maggiore afflusso di acqua calda ai piani più freddi.
Di cosa si tratta
Per ogni condominio ci sarà l’obbligo di
installare dispositivi da collegare ad apposite centraline di
rilevamento, che registrano e contabilizzano il consumi dei singoli
palazzi. Nei singoli appartamenti sarà necessario
dotarsi di apparecchi di contabilizzazione per monitorare il
consumo energetico per il riscaldamento invernale, il
raffrescamento estivo e l’acqua calda degli scaldabagno.
L’insieme di questi due sistemi offre all’utente la possibilità di
pagare solo il calore effettivamente consumato e di gestire
autonomamente l’impianto di riscaldamento.
Chi dovesse essere distaccato dall'impianto centralizzato dovrà
comunque pagare le spese involontarie secondo la tabella
millesimale del riscaldamento.
Solo in caso di certificato che attesta l’impossibilità tecnica di
intervenire sarà possibile derogare alle norme.
Cosa cambia
La suddivisione delle spese del riscaldamento centralizzato
(consumi, manutenzione ordinaria e straordinaria) non
avverrà più, dunque, con le tradizionali tabelle
millesimali di proprietà ma dipenderà dall'effettivo
consumo. Le spese del riscaldamento saranno suddivise in
consumi volontari (misurati dai contabilizzatori)
e involontari, che sono quelli provenienti dalle
perdite della rete di distribuzione e dalle spese
di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Costi
Stando alle stime fornite dagli studi di categoria, il
costo per adeguare ogni termosifone, in ogni singolo
appartamento è nell’ordine di 80-100
euro, includendo il ripartitore e la valvola termostatica.
L’adeguamento, per quanto riguarda invece il
condominio si aggira tra le 100/120 euro
per acquistare e installare valvole termostatiche e
contabilizzatore, a cui va aggiunto il costo per adeguare le pompe
di circolazione dell’impianto condominiale da portata fissa a
variabile.
Vantaggi
1) Maggiore risparmio in chiave di
efficienza energetica: in quanto la caldaia centralizzata
offre una maggiore efficienza, con risparmi fino al 30%, rispetto
agli impianti autonomi oltre al fatto che i costi di installazione
e manutenzione sono condivisi tra tutti i condomini.
2) Gestione autonoma del riscaldamento: ogni
condomino può scegliere come usare il calore per riscaldare la sua
casa, negozio o ufficio.
3)Riduzione dei consumi e dei costi in bolletta:
in quanto la termoregolazione e contabilizzazione consente di
ridurre i consumi dal 12 al 30% e un risparmio in bolletta di circa
50 a 100 euro a bimestre.
4)Detrazione fiscale: per gli interventi di sola
installazione di termoregolazione e contabilizzazione del calore,
le spese sono detraibili al 50%, se effettuati a seguito di una
ristrutturazione edilizia, al 65% Econbonus se l’intervento di
efficientamento energetico riguarda la sostituzione della vecchia
caldaia con una con più alta efficienza.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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