Contratti di locazione: in Gazzetta i nuovi criteri di stipula
Nuovi criteri per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, transitori e per studenti universitari. È stato pubblicato sull...
Nuovi criteri per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, transitori e per studenti universitari. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 15/03/2017, n. 62 il Decreto Ministero delle Infrastrutture 16 gennaio 2017 recante "Criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonché dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti universitari, ai sensi dell'articolo 5, commi 1, 2 e 3 della stessa legge".
Il nuovo decreto è composto da 7 articoli e 5 allegati:
- Art. 1 - Criteri per la determinazione dei canoni dei contratti di locazione nella contrattazione territoriale
- Art. 2 - Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione di natura transitoria e durata degli stessi
- Art. 3 - Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione per studenti universitari e durata degli stessi
- Art. 4 - Tabella degli oneri accessori
- Art. 5 - Agevolazioni fiscali
- Art. 6 - Commissioni di negoziazione paritetica e conciliazione stragiudiziale
- Art. 7 - Decorrenza dell'obbligatorietà dei tipi di contratto
- Allegato A - Locazione abitativa (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3)
- Allegato B - Locazione abitativa di natura transitoria (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)
- Allegato C - Locazione abitativa per studenti universitari (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 3)
- Allegato D - Tabella oneri accessori ripartizione fra locatore e conduttore
- Allegato E - Procedure di negoziazione e conciliazione stragiudiziale nonché modalità di funzionamento della commissione
"Si tratta - ha commentato Confedilizia - di una novità di particolare rilievo che, tuttavia, non potrà determinare effetti positivi sugli affitti a canone calmierato fino a quando non saranno varate due misure indispensabili per il comparto: stabilizzazione della speciale aliquota del 10 per cento della cedolare secca, attualmente prevista solo fino al 31 dicembre 2017, con estensione a tutta Italia della sua applicazione; introduzione di un limite alla tassazione patrimoniale Imu-Tasi – quadruplicatasi rispetto all’Ici – sugli immobili locati attraverso i contratti a canone calmierato, ad esempio attraverso la fissazione di un’aliquota massima del 4 per mille".
A cura di Redazione Lavoripubblici.it
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