Coronavirus Covid-19: 2 Circolari con indicazioni per l'assistenza a domicilio e per l'accesso dei visitatori nelle strutture sociosanitarie
Con la seconda Circolare il Ministero della Salute fornisce indicazioni riguardo la ripresa in sicurezza di visite presso gli anziani in strutture residenziali
Arrivano due Circolari del Ministero della salute emtrambe datate 30 novembre 2020 e, nello specifico:
- la circolare avente ad oggetto la “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”
- la circolare avente ad oggetto le “Disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice e indicazioni per i nuovi ingressi nell’evenienza di assistiti positivi nella struttura”.
Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2
Con la prima Circolare il ministero fornisce indicazioni operative per la corretta gestione a domicilio del caso fin dalla diagnosi, con il duplice scopo di mettere in sicurezza il paziente e di non affollare in maniera non giustificata gli ospedali e soprattutto le strutture di pronto soccorso.
I Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) giocano, in stretta collaborazione con il personale delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e con eventuali unità di assistenza presenti sul territorio, un ruolo cruciale nell’ambito della gestione assistenziale dei malati COVID-19.
Accesso dei visitatori a strutture residenziali sociosanitarie e Hospice
Con la seconda Circolare il Ministero della Salute fornisce chiarimenti e indicazioni riguardo la ripresa in sicurezza di visite e contatti presso gli anziani in strutture residenziali.
Le strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali e gli hospice ospitano persone anziane o disabili che costituiscono una fascia di popolazione particolarmente fragile e a maggior rischio di evoluzione grave se colpita da COVID-19. Per questo motivo si sono rese necessarie misure particolarmente stringenti di prevenzione e controllo delle infezioni per tutelare la salute degli assistiti in queste strutture.
L’attuazione di misure restrittive, tra cui il distanziamento fisico e le restrizioni ai contatti sociali, imposte dalle norme volte al contenimento della diffusione del contagio, ha d'altra parte determinato una riduzione dell’interazione tra gli individui e un impoverimento delle relazioni socioaffettive che, in una popolazione fragile e in larga misura cognitivamente instabile, possono favorire l’ulteriore decadimento psicoemotivo determinando poi un aumentato rischio di peggioramento di patologie di tipo organico. Inoltre, anche i familiari hanno dovuto affrontare la distanza dal proprio caro e la conseguente difficoltà ad offrire sostegno e supporto affettivo in un momento difficile come quello attuale.
In tale contesto il ministero fornisce ulteriori indicazioni, in coerenza con quanto previsto dal rapporto dell’ISS “Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali”, versione del 24 agosto 2020, per garantire uniformità di applicazione delle disposizioni e per assicurare il pieno accesso in sicurezza di parenti e visitatori presso le strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice.
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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