Coronavirus Covid-19: Firmata la nuova Ordinanza con tre Regioni che entrano in area arancione e due in area rossa
Con la nuova Ordinanza entrano nell'area arancione Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche ed entrano nell'area rossa Campania, Toscana
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri l’Ordinanza 13 Novembre 2020 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” che produce effetti dal 15 novembre 2020 e per un periodo di 15 giorni e, quindi cessa il suo effetto il 29 novembre 2020.
Ovviamente, la nuova Ordinanza 13 novembre 2020 fa riferimento a quanto previsto nel dPCM 3 novembre 2020 e fa seguito alle precedenti Ordinanze 4 Novembre 2020 e 10 novembre 2020.
L'Ordinanza 13 novembre 2020 che individua le Regioni che in base all’analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell’epidemia e agli scenari di rischio certificati nel report dell’Istituto superiore di sanità, passano dall'area gialla a quella arancione e rossa (rischio alto, scenario 3 l'area arancione; rischio alto, scenario 4 l'area rossa).
Nello specifico in base alla nuova Ordinanza:
- entrano nell'area arancione le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche
- entrano nell'area rossa Campania e Toscana.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente:
- area gialla: Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto
- area arancione: Puglia, Sicilia (Ordinanza 4/11/2020); Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria (Ordinanza 10/11/2020); Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche (Ordinanza 13/11/2020)
- area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, (Ordinanza 4/11/2020); Provincia Autonoma di Bolzano (Ordinanza 10/11/2020); Campania, Toscana (Ordinanza 13/11/2020)
Emergenza Coronavirus: le misure per l'area Gialla
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
- Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
- Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
Emergenza Coronavirus: le misure per l'area Arancione
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
- Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
Emergenza Coronavirus: le misure per l'area Rossa
- È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
- Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale.
- Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.
- Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.
Ricordiamo che la circolazione nel proprio comune di residenza è consentita con esclusione dalle 22 alle ore 5:00 del giorno successivo mentre nelle regioni definite rosse o arancioni nel caso in cui occorre recarsi per motivi indifferibili in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione occore utilizzare il Modello autodichiarazione editabile predisposto dal Ministero dell’Interno (leggi articolo).
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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