Dall'Uncsaal l'impatto dell'abolizione del 55% sul comparto dei serramenti

Uncsaal, continuando nell'azione di sensibilizzazione del Governo e del Parlamento riguardo alla conferma delle detrazioni del 55% oltre la scadenza del 31 d...

13/10/2010
Uncsaal, continuando nell'azione di sensibilizzazione del Governo e del Parlamento riguardo alla conferma delle detrazioni del 55% oltre la scadenza del 31 dicembre 2010, ha inviato ai membri delle Commissioni V Bilancio, VI Finanze e Tesoro, XIII Territorio Ambiente e Beni Ambientali del Senato e ai membri delle Commissioni V Bilancio Tesoro e Programmazione, VI Finanze, VIII Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, l'analisi sull'impatto dell'abolizione del 55% sul comparto italiano dei serramenti, elaborata dall'Ufficio Studi Economici Uncsaal in collaborazione con l'Università della Svizzera Italiana.

Questo documento è già stata consegnato all'On. Luigi Casero, Sottosegretario del Ministero dell'Economia e Finanze in occasione del suo intervento all'Assemblea Generale Uncsaal svoltasi lo scorso 2 ottobre a Milano.
All'Assemblea Uncsaal il Sottosegretario Casero ha confermato l'orientamento del governo per la riconferma del 55% subordinata ad una ricognizione degli impatti di spesa.

Nella lettera alle Commissioni Parlamentari, Uncsaal ha sottolineato come le imprese italiane della filiera dei serramenti stiano vivendo questi mesi che ci separano dal 31 dicembre con grande apprensione evidenziando come senza il 55% l'intero comparto italiano dei serramenti si ridimensionerà di circa un miliardo di euro (350.000.000 solo riguardo il settore metallico) comportando la chiusura di centinaia di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro.

E' stato infine ribadito come il 55% sia solo apparentemente una voce di spesa ma come lo sgravio del 55% sugli interventi per l'efficienza energetica non solo faccia risparmiare energia ed emissioni, ma convenga anche economicamente: infatti in 4 anni il ritorno per il sistema paese di questa misura è stato di quasi 4 miliardi di euro superiore alla cifra spesa, o meglio non incamerata, dallo Stato.

Fonte: UNCSAAL
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