Debiti pubblica amministrazione: la Camera approva la risoluzione
Ieri la Camera dei deputati ha svolto la discussione della Relazione al Parlamento del Governo concernente l'aggiornamento del quadro economico e di finanza ...
Ieri la Camera dei deputati ha svolto la discussione della
Relazione al Parlamento del Governo concernente l'aggiornamento del
quadro economico e di finanza pubblica e il pagamento dei debiti
della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese al
termine della quale ha approvato per alzata di mano la risoluzione
Giancarlo Giorgetti ed altri che, tra l’altro, impegna il Governo:
In riferimento all'approvazione della risoluzione, il Governo ha convocato già per stasera alle ore 19,00 a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri per l'esame, tra l’altro, del decreto-legge in materia di pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
"Salutiamo con soddisfazione che si sia accelerato lo sblocco dei pagamenti per le imprese". Lo afferma il presidente dell'Anci Graziano Delrio apprezzando inoltre "la convergenza del Parlamento".
Il leader dei sindaci esprime soddisfazione per la convocazione del consiglio dei ministri, oggi, per il via libera al decreto per lo sblocco dei pagamenti alle imprese creditrici della pubblica amministrazione.
Il presidente dell'Anci aspetta però di vedere nero su bianco le misure che saranno approvate domani: "Vorrei capire se viene rispettata la scansione temporale che Grilli aveva previsto, ossia lo sblocco di 8 mld circa di pagamenti relativi ai Comuni - sottolinea - Voglio prima vedere il testo definitivo, per ora salutiamo con piacere il lavoro del Parlamento".
L'ultima versione dello schema di decreto conferma la volontà del Governo di pagare 20 miliardi di crediti pregressi nel 2013 e altri 20 miliardi nel 2014 reperendo risorse "mediante emissioni di titoli di Stato" mentre i pagamenti dei debiti contratti dagli enti locali, "sono esclusi dai vincoli del patto di stabilità interno per un importo complessivo di 5.000 milioni di euro".
Nell’articolo 1 del decreto viene previsto che comuni e province comunichino mediante web, entro il 30 aprile, "gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere i pagamenti" ed entro il 15 maggio, poi, saranno "individuati, per ciascun ente locale, su base proporzionale, gli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilità interno".
- a verificare che siano realizzate le condizioni affinché l'Italia, dopo aver ridotto il disavanzo al 3 per cento del PIL nel 2012, possa ottenere, nel corso del 2013, una valutazione positiva nell'ambito della procedura europea sui deficit eccessivi;
- ad adottare un provvedimento d'urgenza per accelerare il pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni con un impatto sull'indebita mento netto previsto in circa 0,5 punti percentuali di PIL, ferma restando la necessità che il medesimo indebitamento netto per l'anno in corso non superi il 2,9 per cento del PIL.
In riferimento all'approvazione della risoluzione, il Governo ha convocato già per stasera alle ore 19,00 a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri per l'esame, tra l’altro, del decreto-legge in materia di pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
"Salutiamo con soddisfazione che si sia accelerato lo sblocco dei pagamenti per le imprese". Lo afferma il presidente dell'Anci Graziano Delrio apprezzando inoltre "la convergenza del Parlamento".
Il leader dei sindaci esprime soddisfazione per la convocazione del consiglio dei ministri, oggi, per il via libera al decreto per lo sblocco dei pagamenti alle imprese creditrici della pubblica amministrazione.
Il presidente dell'Anci aspetta però di vedere nero su bianco le misure che saranno approvate domani: "Vorrei capire se viene rispettata la scansione temporale che Grilli aveva previsto, ossia lo sblocco di 8 mld circa di pagamenti relativi ai Comuni - sottolinea - Voglio prima vedere il testo definitivo, per ora salutiamo con piacere il lavoro del Parlamento".
L'ultima versione dello schema di decreto conferma la volontà del Governo di pagare 20 miliardi di crediti pregressi nel 2013 e altri 20 miliardi nel 2014 reperendo risorse "mediante emissioni di titoli di Stato" mentre i pagamenti dei debiti contratti dagli enti locali, "sono esclusi dai vincoli del patto di stabilità interno per un importo complessivo di 5.000 milioni di euro".
Nell’articolo 1 del decreto viene previsto che comuni e province comunichino mediante web, entro il 30 aprile, "gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere i pagamenti" ed entro il 15 maggio, poi, saranno "individuati, per ciascun ente locale, su base proporzionale, gli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilità interno".
A cura di Gabriele
Bivona
© Riproduzione riservata
Tag:
Documenti Allegati
RisoluzioneIL NOTIZIOMETRO