Decreto Sviluppo 2, Ok definitivo alle norme per la crescita

Arriva l'OK definitivo al disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante "Ulteriori misure urg...

14/12/2012
Arriva l'OK definitivo al disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" che con l'ultima approvazione della Camera diventa ufficialmente legge. Nella seduta n. 733 del 12 dicembre 2012 la Camera, con 261 favorevoli, 55 contrari e 131 astenuti, ha infatti approvato senza modifiche rispetto all'ultima versione approvata dal Senato l'articolo unico del disegno di legge n. 5626. Come previsto la votazione ha registrati l'astensione del Pdl e il voto contrario di Lega e Idv.

"Devo ringraziare il Parlamento per l'approvazione di un decreto importante. È stata una grande prova di responsabilità". Con queste parola il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha commentato l'approvazione alla Camera del Dl Sviluppo. "È un tassello molto importante - ha aggiunto Passera - frutto di un lavoro durato un anno grazie al quale l'Italia è un Paese più amico delle nuove imprese e dei giovani".

"L'impegno a creare le condizioni favorevoli alla crescita questo governo, insieme al Parlamento, l'ha rispettato". Ha continuato il Ministro Passera ricordando come "Ci siamo dati un'agenda, mese per mese, l'abbiamo rispettata quasi alla lettera e magari qualcosa riusciamo ancora a farla con i decreti attuativi". Non è mancata una stoccata ai passati Governi dei Politici: "Che ci fossero pochissime risorse lo sapevamo. Molti forse dovrebbero sentirsi responsabili di aver lasciato in taluni casi certe situazioni. Abbiamo affrontato tutti i nodi che sono alla base della mancanza di crescita: dall'energia alla burocrazia, dalle liberalizzazioni all'agenda digitale, dalle infrastrutture allo sblocco dei pagamenti. Non c'è una singola cosa che può bloccare la crescita - ha osservato ancora Passera - bisogna affrontare tutte le ragioni accumulate in anni e che hanno impedito la crescita. Sono cose profonde e difficili, non affrontate per tanto tempo e che non daranno risultati immediati. Molte saranno a beneficio dei prossimi anni, ma finalmente sono state sbloccate".

Il provvedimento approvato definitivamente dalla Camera consta di 70 articoli tra cui segnaliamo:
  • Agenda digitale - prevede l'istituzione di un pubblico elenco denominato Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti, da tenersi presso il ministero dello Sviluppo economico. Per tale motivo viene esteso alle imprese individuali l'obbligo, già previsto per le società, di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata. Ogni cittadino avrà la facoltà di indicare e di accreditare presso la P.A. un proprio indirizzo di posta elettronica certificata, un domicilio digitale. Viene prevista la trasmissione telematica di documenti tra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i privati, l'adozione da parte delle aziende di trasporto pubblico locale di sistemi di bigliettazione elettronica, l'accesso telematico e la riutilizzazione di dati e documenti delle pubbliche amministrazioni, la dematerializzazione amministrativa in ambito scolastico e universitario, l'adozione di libri scolastici digitali, il fascicolo sanitario elettronico.
  • Start up innovative - l'art. 25 rubricato "Start-up innovativa e incubatore certificato: finalità, definizione e pubblicità" introduce la definizione di start up innovativa e ne stabilisce i requisiti. In particolare, l'obiettivo è quello di contribuire contestualmente allo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale, alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all'innovazione, così come a promuovere maggiore mobilità sociale e ad attrarre in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall'estero. Per le Start-up innovative (la cui definizione è prevista dal comma 2 ed in realtà risulta abbastanza pesante dato che è stato calcolato che almeno un terzo delle start-up già esistenti attualmente non rientrano nelle nuova definizione) sono previste deroghe al diritto societario e una riduzione degli oneri per l'avvio.

Da segnalare lo stanziamento di 150 milioni di euro nel 2013 per la banda larga. Dal 2014, inoltre, i privati che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi anche professionali, sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati con carte di debito o con carte di pagamento, se il costo non è superiore a quello delle carte di credito.

Alleghiamo il testo approvato definitivamente.

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