Dopo Mafia Capitale, il Prefetto di Catania ha commissariato il CARA di Mineo

Dopo la proposta dell'Anticorruzione, il C.A.R.A. di Mineo (CT) è stato commissariato. L'art. 32 del decreto-legge n. 90/2014 ha fatto giustizia ed il Pre...

25/06/2015
Dopo la proposta dell'Anticorruzione, il C.A.R.A. di Mineo (CT) è stato commissariato.

L'art. 32 del decreto-legge n. 90/2014 ha fatto giustizia ed il Prefetto di Catania Maria Guia Federico, a seguito della proposta inviata il 19 giugno 2015 dal Presidente dell'ANAC, Raffaele Cantone, il 23 giugno 2015 ha decretato di provvedere alla straordinaria e temporanea gestione del Consorzio di Cooperative Sociali "Casa della Solidarietà" e "La Cascina Global Service s.r.l.", con contestuale sospensione dell'esercizio dei poteri di disposizione e gestione dei titolari delle imprese stesse, limitatamente all'appalto relativo all'affidamento dei servizi e delle forniture per la "gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo (C.A.R.A.) sito nel comune di Mineo".

In precedenza il parere 25 febbraio 2015, n. 15, depositato il 3 marzo 2015 e predisposto dal Consiglio dell'Autorità Anticorruzione non era bastato per annullare una gara d'appalto da aggiudicarsi con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo a base d'asta di euro 97.893.000,00 (IVA inclusa), ai fini dell'affidamento per tre anni della gestione del centro di accoglienza C.A.R.A. per 3.000 immigrati nel Comune di Mineo (CT), anche se nello stesso era stato precisato "il Consiglio ritiene illegittima, nei limiti di cui in motivazione, per contrasto con gli artt. 2, comma 1-bis e 27, d.lgs. 163/2006 e con i principi di concorrenza, proporzionalità, trasparenza, imparzialità e economicità, la lex specialis della procedura di gara d'appalto indetta dal Consorzio "Calatino Terra di Accoglienza" con determinazione dirigenziale n. 58 del 24.04.2014 ai fini dell'affidamento per tre anni della gestione del centro di accoglienza CARA di Mineo".

Ma il parere dell'ANAC non era vincolante e Giovanni Ferrara, direttore generale del Consorzio Calatino Terra di Accoglienza, decise di non bandire una nuova gara e di assegnare nuovamente la gestione del C.A.R.A. di Mineo al consorzio di cooperative Casa della Solidarietà, capogruppo dell'associazione temporanea d'imprese che aveva vinto tra le polemiche la gara d'appalto.

Sono recentissime:
  • la richiesta di commissariamento del 19 giugno in cui Raffaele Cantone in 15 pagine propone al Prefetto di Catania di adottare la misura della straordinaria e temporanea gestione, prevista dall'art. 32, comma 1, lett. b), d.l. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, nei confronti del Consorzio di Cooperative Sociali "Casa della Solidarietà" (mandataria) e de La Cascina Global Service s.r.l. (mandante), entrambi con sede in Roma, in via F. Antolisei n. 25, con riferimento all'appalto relativo all'affidamento per tre anni dei servizi e delle forniture per la "gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo (C.A.R.A.) sito nel comune di Mineo";
  • il provvedimento del Prefetto di Catania datato 23 giugno con cui viene decretata la straordinaria e temporanea gestione del Consorzio di Cooperative Sociali "Casa della Solidarietà" e della "La Cascina Global Service s.r.l." limitatamente all'appalto relativo all'affidamento dei servizi e delle forniture per la "gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo (C.A.R.A.) sito nel comune di Mineo" unitamente alla nomina come amministratore della dott.ssa Maria Nicotra, Avvocato dello Stato in quiescenza.

Allego il parere di precontenzioso, la richiesta di commissariamento ed il provvedimento del Prefetto, e lascio come sempre a voi l'ultima parola.

A cura di Gianluca Oreto
   
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