Edilizia scolastica: istituite le task force per rendere le scuole più sicure
Mentre in Italia si continua a parlare di buona scuola (#labuonascuola) e di anagrafe dell'edilizia scolastica, le scuole del nostro territorio affrontano em...
Mentre in Italia si continua a parlare di buona scuola
(#labuonascuola) e di anagrafe dell'edilizia scolastica, le
scuole del nostro territorio affrontano emergenze che danneggiano
il presente che vivono i nostri ragazzi e il futuro di un Paese in
cui chi governerà domani sarà abituato a vivere in mezzo a tetti
che crollano, edifici fatiscenti e promesse mai mantenute.
Nel frattempo, il 14 maggio scorso il Governo ha varato una Task Force e una struttura di missione per l'edilizia scolastica il cui scopo sarà quello di rendere più sicure e migliori le scuole che ospitano alunni ed alunne italiani (n.d.r. non era una priorità di parecchi mesi fa?). Ci dobbiamo accontentare, dunque, di nuove strutture che avranno il compito di capire ancora come agire in un Paese malato dove non si è ancora capito che non contano gli strumenti messi a disposizione, quanto le teste che dovranno utilizzarli.
"Il governo ha indicato la scuola come priorità e, in questo caso, l'edilizia scolastica perché ci sono situazioni di emergenza da sbloccare - ha detto il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - Non è possibile che ci siano progetti fermi da anni. Per questo affianchiamo alle scuole strutture di accompagnamento e presidio per contribuire a sbloccare l'attuazione dei progetti insieme alle istituzioni coinvolte".
"Il lavoro che si sta svolgendo è molto importante - ha affermato il Sottosegretario Claudio De Vincenti - e l'opera delle task force dimostra che il problema principale non sono le risorse, bensì la capacità di tradurle in opere concrete. Questa è la strada giusta da seguire".
Le Task Force saranno costituite da tecnici dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, delle amministrazioni regionali e da professionisti esterni, ovvero giovani selezionati sulla base delle competenze e motivazione (se ci saranno dei concorsi, dei bandi non è dato saperlo...la speranza è che la selezione avvenga in modo trasparente). L'obiettivo principale delle task force sarà quello di accelerare la realizzazione degli interventi già finanziati, affiancando gli enti attuatori e presidiando i progetti fino alla piena fruibilità delle opere da parte degli studenti e degli insegnanti.
Le task force sono già state sperimentate in Calabria, Campania e Sicilia. Secondo i dati messi a disposizione dal Governo, gli investimenti attivi di edilizia scolastica nelle tre regioni sono pari a 2,3 Miliardi di euro, di cui 567,6 milioni di euro in Calabria, 842,6 in Campania e 839 in Sicilia. I 2,3 Miliardi coprono 9.936 interventi e provengono da una pluralità di fonti di finanziamento.
Nel primo anno di lavoro i sopralluoghi effettuati dalle Task Force hanno interessato 397 interventi, per un investimento pari a 250,66 Milioni di euro.
Nei progetti che sono stati oggetto di sopralluogo le criticità riscontrate sono ascrivibili nel 62,5% dei casi a inadeguatezza tecnica o inerzia, in alcuni casi entrambe, da parte dei tanti soggetti coinvolti nel concretizzare le opere, a livello degli enti attuatori e degli enti regionali e statali responsabili per le varie autorizzazioni richieste e per il trasferimento delle risorse.
L'intervento delle Task Force nel 27% dei casi ha contribuito a risolvere le criticità e gli interventi hanno ripreso a marciare.
La volontà è quella di estendere queste task force ad altre Regioni (Basilicata, Puglia, Lazio e Lombardia).
Nel frattempo, il 14 maggio scorso il Governo ha varato una Task Force e una struttura di missione per l'edilizia scolastica il cui scopo sarà quello di rendere più sicure e migliori le scuole che ospitano alunni ed alunne italiani (n.d.r. non era una priorità di parecchi mesi fa?). Ci dobbiamo accontentare, dunque, di nuove strutture che avranno il compito di capire ancora come agire in un Paese malato dove non si è ancora capito che non contano gli strumenti messi a disposizione, quanto le teste che dovranno utilizzarli.
"Il governo ha indicato la scuola come priorità e, in questo caso, l'edilizia scolastica perché ci sono situazioni di emergenza da sbloccare - ha detto il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - Non è possibile che ci siano progetti fermi da anni. Per questo affianchiamo alle scuole strutture di accompagnamento e presidio per contribuire a sbloccare l'attuazione dei progetti insieme alle istituzioni coinvolte".
"Il lavoro che si sta svolgendo è molto importante - ha affermato il Sottosegretario Claudio De Vincenti - e l'opera delle task force dimostra che il problema principale non sono le risorse, bensì la capacità di tradurle in opere concrete. Questa è la strada giusta da seguire".
Le Task Force saranno costituite da tecnici dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, delle amministrazioni regionali e da professionisti esterni, ovvero giovani selezionati sulla base delle competenze e motivazione (se ci saranno dei concorsi, dei bandi non è dato saperlo...la speranza è che la selezione avvenga in modo trasparente). L'obiettivo principale delle task force sarà quello di accelerare la realizzazione degli interventi già finanziati, affiancando gli enti attuatori e presidiando i progetti fino alla piena fruibilità delle opere da parte degli studenti e degli insegnanti.
Le task force sono già state sperimentate in Calabria, Campania e Sicilia. Secondo i dati messi a disposizione dal Governo, gli investimenti attivi di edilizia scolastica nelle tre regioni sono pari a 2,3 Miliardi di euro, di cui 567,6 milioni di euro in Calabria, 842,6 in Campania e 839 in Sicilia. I 2,3 Miliardi coprono 9.936 interventi e provengono da una pluralità di fonti di finanziamento.
Nel primo anno di lavoro i sopralluoghi effettuati dalle Task Force hanno interessato 397 interventi, per un investimento pari a 250,66 Milioni di euro.
Nei progetti che sono stati oggetto di sopralluogo le criticità riscontrate sono ascrivibili nel 62,5% dei casi a inadeguatezza tecnica o inerzia, in alcuni casi entrambe, da parte dei tanti soggetti coinvolti nel concretizzare le opere, a livello degli enti attuatori e degli enti regionali e statali responsabili per le varie autorizzazioni richieste e per il trasferimento delle risorse.
L'intervento delle Task Force nel 27% dei casi ha contribuito a risolvere le criticità e gli interventi hanno ripreso a marciare.
La volontà è quella di estendere queste task force ad altre Regioni (Basilicata, Puglia, Lazio e Lombardia).
A cura di Gianluca Oreto | - | Segui @lucaoreto | - |
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