Emergenza Covid-19: da ANAC precisazioni alle stazioni appaltanti sulle procedure di gara
Le precisazioni dell'ANAC in merito allo svolgimento delle procedure di gara in concomitanza con l’emergenza Covid-19
A seguito dell'emanazione della delibera n. 312 del 9 aprile 2020 e dell'atto di segnalazione n. 4 del 9 aprile 2020, e in riferimento alle erronee interpretazioni di alcune stazioni appaltanti, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito alcune precisazioni in merito allo svolgimento delle procedure di gara in concomitanza con l’emergenza Covid-19.
Il decreto #CuraItalia e la delibera ANAC
Ricordiamo che l'art. 103 del Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, c.d. #CuraItalia, ha disposto la sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza. In riferimento a questa, la delibera n. 312/2020 dell'ANAC ha fornito alcune indicazioni in merito alla possibilità di garantire, durante l’emergenza Covid-19, l’adozione di comportamenti omogenei ed uniformi da parte delle stazioni appaltanti nello svolgimento delle procedure di gara e nella relativa fase di esecuzione.
In particolare, la delibera ANAC ha fornito indicazioni:
- per le procedure di gara per le quali non si è ancora addivenuti alla pubblicazione del bando di gara, dell’avviso o dell’invito a presentare offerte;
- per le procedure di selezione in corso di svolgimento e per la fase di esecuzione dei contratti.
L'Atto di segnalazione ANAC
Contestualmente alla delibera n. 312, l’ANAC ha inviato al Governo ed al Parlamento l’atto di segnalazione n. 4 del 9 aprile 2020 con cui viene segnalato che è necessario prevedere misure specifiche per lo svolgimento delle procedure di gara, l’affidamento di appalti pubblici e la loro esecuzione in vista della ripresa delle attività produttive (la cosiddetta “fase 2”).
Nuove precisazioni dall'ANAC
In riferimento ad erronee interpretazioni, da parte di alcune stazioni appaltanti, l’ANAC ha precisato di non avere mai chiesto la sospensione di dette procedure ma solo di suggerire “l’opportunità di differire l’avvio delle procedure di gara già programmate” e di avviare soltanto quelle “ritenute urgenti e indifferibili”, assicurando tuttavia “la massima pubblicità e trasparenza delle determinazioni adottate”.
Proprio per questo, l'atto di segnalazione ha sollecitato Governo e Parlamento a individuare misure ad hoc in vista della fase 2, in modo da scongiurare che l’applicazione delle disposizioni adottate in via generale per i procedimenti amministrativi possa comportare rilevanti problemi applicativi al settore.
In definitiva, l'ANAC ha smentito le interpretazioni relative ad una presunta richiesta di rinvio delle procedure di gara da parte dell’Autorità.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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