Emilia Romagna, al via il Programma di investimenti straordinari in sanità per oltre 87 milioni di euro
Oltre 87 milioni di euro per la sanità dell’Emilia-Romagna. Per ammodernare e ristrutturare gli ospedali, realizzare nuove Case della Salute, acquistare appa...
Oltre 87 milioni di euro per la sanità dell’Emilia-Romagna. Per ammodernare e ristrutturare gli ospedali, realizzare nuove Case della Salute, acquistare apparecchiature diagnostiche, adeguare le strutture alle norme sulla sicurezza. Per arricchire la rete ospedaliera della regione e dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori.
La metà delle risorse sono destinate alla realizzazione del Mire (il padiglione dedicato a maternità e infanzia dell’Ospedale di Reggio Emilia), al Polo materno-infantile del Sant’Orsola di Bologna e alla ristrutturazione dei blocchi operatori negli ospedali della Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini). L’Emilia-Romagna, assieme al Veneto, è la sola Regione ad aver già avuto accesso a questo riparto nazionale
Il Programma nel dettaglio
Il Programma di investimenti straordinari in sanità è definito “Addendum” perché si aggiunge e completa l’Accordo sottoscritto nel 2013 tra Regione Emilia-Romagna e Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A disposizione ci sono 80 milioni 638 mila euro, di cui 75 milioni 641 mila derivano da fondi statali, 3 milioni 981 mila da fondi regionali e 1 milione e 16 mila da fondi delle Aziende sanitarie.
Le risorse andranno a finanziare 25 interventi, già in fase di progettazione, in tutte le Aziende sanitarie della regione.
A questi fondi si aggiungono altri 7 milioni e 50 mila euro (di cui 6 milioni 698 mila dallo Stato e 352 mila euro dalla Regione) per realizzare in quattro strutture ospedaliere (Policlinico di Modena, ospedali di Vignola e Pavullo e ospedale Maggiore di Parma) interventi di adeguamento alle norme antincendio.
In totale ammontano quindi a 87 milioni e 688 mila euro i nuovi investimenti in sanità e sono 28 gli interventi finanziati.
Tra gli interventi più significativi, la realizzazione di tre Case della Salute a Fornovo val di Taro (Parma, 800 mila euro), Casalgrande e Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia, rispettivamente 1,1 e 1,3 milioni). Nell’Ospedale di Bentivoglio (Bologna) sarà costruito un edificio per il Pronto soccorso (3,4 milioni) e nell’Ospedale di Parma un nuovo Day-Hospital onco-ematologico (5 milioni).
Interventi strutturali e sugli impianti riguardano l’ospedale di Mirandola (Modena, 2 milioni). Per l’ospedale di Ferrara verrà acquistata una ulteriore risonanza magnetica (1,6 milioni). Complessivamente per il rinnovamento delle tecnologie biomediche il finanziamento è di 17 milioni di euro e riguarda, oltre a Ferrara, anche l’ospedale di Piacenza, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, l’Azienda Usl di Bologna, gli ospedali della Romagna, l’Azienda Usl e il Policlinico di Modena.
"Sono cantieri diffusi su tutto il territorio, che danno anche ossigeno all’edilizia, oltre a garantire strutture ospedaliere più belle, in qualche caso addirittura nuove”, ha affermato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel presentare alla stampa il Programma degli investimenti approvato dalla Giunta. “Ci è stato assegnato quello che avevamo chiesto: si tratta di fondi che possono essere investiti velocemente e che si aggiungono al pacchetto di 65 milioni di finanziamenti approvato in novembre. Lo avevamo detto e lo ribadiamo: sulla sanità vogliamo continuare ad investire”.
L’Emilia-Romagna, assieme al Veneto, è la sola Regione ad aver già avuto accesso a questo riparto nazionale. Lo ha sottolineato l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi: “Siamo soddisfatti, è un segno di efficienza e un riconoscimento al lavoro svolto. Si tratta di un finanziamento di grande rilievo, che mi auguro possa essere ulteriormente incrementato nei prossimi anni, e che consente alle Aziende di trovare fuori dal proprio bilancio fonti di finanziamento certe per migliorare strutture e servizi. Siamo stati veloci nell’ottenere le risorse - ha concluso l’assessore - adesso le Aziende devono essere rapide nella progettazione definitiva e negli appalti: dobbiamo accelerare il più possibile per ultimare questi lavori entro la fine della legislatura”.
A cura di Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna
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