Energia: senza regole condivise, niente mercato libero
"Anche l'Antitrust è d'accordo che il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell'energia dovrà avvenire nel pieno rispetto delle regole, consentendo...
"Anche l'Antitrust è d'accordo che il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell'energia dovrà avvenire nel pieno rispetto delle regole, consentendo ai diversi attori di ottenere i meritati benefici sia in termini di riduzione del prezzo dell'energia che di servizi aggiuntivi come pure di un corretto posizionamento di mercato delle aziende coinvolte".
Queste le parole del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa in riferimento al prossimo passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell'energia.
"L'Antitrust - ha continuato Crippa - sulla base delle dichiarazioni del segretario generale Filippo Arena, oltre a vigilare sull'applicazione delle norme ha in programma di pubblicare a breve un vademecum con una serie di suggerimenti rivolti ai consumatori interessati al mercato libero, per orientarli e proteggerli dalle pratiche commerciali scorrette".
"Lo spostamento al mese di luglio del 2020, previsto dall'emendamento approvato in Commissione Affari Istituzionali del Senato al decreto Milleproroghe - sottolinea Crippa - va in questa direzione. Bisogna fare in modo che i cittadini possano beneficiare di prezzi migliori, sicurezza e tranquillità e di una maggiore chiarezza e trasparenza quando vanno a stipulare un contratto di luce o gas. D'altra parte, è necessario garantire una corretta competizione fra le imprese evitando abusi di posizione dominante".
"Tutto questo - ha concluso il sottosegretario - non può essere raggiunto senza regole chiare e condivise fra i diversi soggetti coinvolti nella partita. Abbiamo bisogno di un po' più di tempo per evitare di avviare un cambiamento non democratico e che non tenga contro dei diversi bisogni dei soggetti interessati. Il mercato dell'energia è molto complesso e vogliamo evitare di generare instabilità che potrebbero diventare irrecuperabili. Per tale motivo c'è bisogno di un continuo confronto con ARERA, AGCM, operatori del settore e Consumatori e di una serie di strumenti normativi, regolamentari e di monitoraggio che aiutino ad evitare una riforma imperfetta".
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