Energie rinnovabili: la bozza del decreto
Prende forma la bozza di decreto che stabilirà le modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti, alimentati da fonti rinnovabi...
Prende forma la bozza di decreto che stabilirà le modalità di
incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti,
alimentati da fonti rinnovabili diverse da quella solare
fotovoltaica, nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto
di intervento di potenziamento o di rifacimento. La bozza è stata
realizzata per rilanciare lo sviluppo delle rinnovabili con un
approccio più virtuoso basato sia sull'efficienza dei costi e sulla
massimizzazione del ritorno economico e ambientale, che sulla
riduzione delle tariffe incentivanti che tenga conto del budget
annuo stabilito.
Il costo indicativo cumulato di tutte le tipologie di incentivo degli impianti a fonte rinnovabile, con esclusione di quelli fotovoltaici, non può superare i 5,5 miliardi di euro annui. A tal fine l'Autorità per l'energia elettrica e il gas aggiorna e pubblica mensilmente il costo indicativo cumulato degli incentivi alle fonti rinnovabili sulla base degli elementi forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il meccanismo di incentivazione prevede l'iscrizione dell'impianto in un apposito registro che tenga che tenga conto degli obiettivi di potenza annua incentivabili. Gli impianti che possono accedere agli incentivi sono:
a) gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza è non superiore alla potenza di soglia;
b) gli altri impianti ibridi, la cui potenza complessiva è non superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;
c) gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dal Comitato interministeriale di cui all'articolo 2 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81;
d) gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti di contingenti e con le modalità stabiliti all'articolo 15;
e) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l'intervento e quello della potenza prima dell'intervento sia non superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.
I valori della potenza di soglia sono fissati in 5000 kW per tutte le tipologie di fonte rinnovabile, come riportato in allegato 1 del decreto.
Per l'accesso ai meccanismi di incentivazione gli impianti devono richiedere al GSE l'iscrizione al registro informatico relativo alla fonte di appartenenza. La prima apertura dei registri, riferiti ai contingenti di potenza disponibile per il 2013, è indetta entro il 30 giugno 2012. Per i periodi successivi, l'apertura dei registri è indetta entro il 31 marzo di ogni anno in riferimento al primo semestre ed entro il 30 settembre in riferimento al secondo semestre.
I soggetti che richiedono l'accesso ai meccanismi di incentivazione devono corrispondere al GSE un contributo per le spese di istruttoria pari a 150 euro più una quota variabile sulla base della potenza dell'impianto, come di seguito indicata:
a) 80 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 20 kW e non superiore a 200 kW;
b) 495 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 200 kW e non superiore a 1 MW;
c) 1320 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 1 MW e non superiore a 6 MW;
d) 2200 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 6 MW.
Il costo indicativo cumulato di tutte le tipologie di incentivo degli impianti a fonte rinnovabile, con esclusione di quelli fotovoltaici, non può superare i 5,5 miliardi di euro annui. A tal fine l'Autorità per l'energia elettrica e il gas aggiorna e pubblica mensilmente il costo indicativo cumulato degli incentivi alle fonti rinnovabili sulla base degli elementi forniti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il meccanismo di incentivazione prevede l'iscrizione dell'impianto in un apposito registro che tenga che tenga conto degli obiettivi di potenza annua incentivabili. Gli impianti che possono accedere agli incentivi sono:
a) gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza è non superiore alla potenza di soglia;
b) gli altri impianti ibridi, la cui potenza complessiva è non superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;
c) gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dal Comitato interministeriale di cui all'articolo 2 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81;
d) gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti di contingenti e con le modalità stabiliti all'articolo 15;
e) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l'intervento e quello della potenza prima dell'intervento sia non superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.
I valori della potenza di soglia sono fissati in 5000 kW per tutte le tipologie di fonte rinnovabile, come riportato in allegato 1 del decreto.
Per l'accesso ai meccanismi di incentivazione gli impianti devono richiedere al GSE l'iscrizione al registro informatico relativo alla fonte di appartenenza. La prima apertura dei registri, riferiti ai contingenti di potenza disponibile per il 2013, è indetta entro il 30 giugno 2012. Per i periodi successivi, l'apertura dei registri è indetta entro il 31 marzo di ogni anno in riferimento al primo semestre ed entro il 30 settembre in riferimento al secondo semestre.
I soggetti che richiedono l'accesso ai meccanismi di incentivazione devono corrispondere al GSE un contributo per le spese di istruttoria pari a 150 euro più una quota variabile sulla base della potenza dell'impianto, come di seguito indicata:
a) 80 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 20 kW e non superiore a 200 kW;
b) 495 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 200 kW e non superiore a 1 MW;
c) 1320 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 1 MW e non superiore a 6 MW;
d) 2200 € per gli impianti di potenza nominale media annua superiore a 6 MW.
A cura di Ilenia
Cicirello
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