Equità Previdenziale e Lavoratori autonomi: parola d'ordine "Incrociare le lotte"

Se sia stato un momento storico sarà da verificare, certamente il 27 febbraio 2015 (#27febbraio) è stata una data che difficilmente non potrà essere ricordat...

02/03/2015
Se sia stato un momento storico sarà da verificare, certamente il 27 febbraio 2015 (#27febbraio) è stata una data che difficilmente non potrà essere ricordata. Per la prima volta nella storia del nostro Paese, infatti, si è avviato un percorso d'integrazione e solidarietà tra le lotte di diverse associazioni di lavoratori autonomi, verso un fronte comune denominato Rete delle Associazioni e dei Movimenti dei lavoratori autonomi.

Quello che è accaduto a Roma a Piazza Cavour potrebbe rappresentare davvero la svolta per architetti, ingegneri, geometri, avvocati, giornalisti, archivisti, freelance, parafarmacisti, commercianti, professionisti atipici, parasubordinati e persino studenti che per la prima volta hanno compreso l'importanza di incrociare le lotte (da qui l'hashtag #incociamolelotte) affinché possa essere amplificata la voce di tutti i lavoratori autonomi contro un sistema fiscale e previdenziale iniquo.

Benché la specificità di ogni singola professione, e spesso anche la contrapposizione tra alcune di esse (vedi architetti, ingegneri e geometri), non abbia mai consentito un dialogo basato su principi comuni, prendendo spunto dalla manifestazione organizzata da Cosimo D. Matteucci di M.G.A. - Mobilitazione Generale Avvocati, si sono riunite 16 associazioni e comitati di lavoratori autonomi che, uscendo per la prima volta dai social network dove si sono creati, hanno unito le loro proteste a quelle degli avvocati, facendo cartello contro i sistemi previdenziali che, dalla riforma Fornero, hanno generato iniquità interprofessionale.



Per quanto mi riguarda, la giornata è comincia alle 6.35 con il volo Palermo - Roma, dove mi sono trovato con un gruppo di Ingegneri e Architetti del Comitato delle Professioni Tecniche. Il tragitto dall'aeroporto a Piazza Cavour mi è servito per conoscere meglio i miei compagni di viaggio. Ricordo con piacere le chiacchierate con Michele Privitera, Filadelfo Tornabene, Sfefania Redondi, Valeria Neri, Andrea Auletta e tanti altri ancora che con spirito fattivo mi hanno raccontato esperienze, problemi ma soprattutto alcune interessanti proposte. Non solo lamentele insomma!

Arrivati a Piazza Cavour, la mattina è proseguita con una serie d'interventi dei rappresentati delle diverse associazioni professionali di fronte una sede della Corte di Cassazione che per l'occasione è stata opportunamente concimata, generando l'ilarità dei partecipanti alla manifestazione per niente intimoriti dal forte odore e sempre più determinati a portare avanti i loro diritti. Tra i tanti interventi, ne ricordo qualcuno: "Cosa devo fare per pagare la Cassa, mi devo prostituire? oppure "Io sono qui perché non voglio arrendermi" e ancora "I freelance di libero non hanno nulla, sono i nuovi schiavi". Per maggiori dettagli sulla mattina clicca qui



In rappresentanza della categoria dei geometri e dei tecnici in generale ha parlato Michele Barbagallo di Geomobilitati (il cui intervento lo trovate nel nostro canale Facebook) che, dopo aver organizzato il giorno prima la Manifestazione Nazionale contro l'iniquità del sistema previdenziale dei geometri e per la difesa della categoria, ha partecipato alla manifestazione degli avvocati, dimostrando quella sensibilità interprofessionale che è mancata negli anni a tutte le categorie professionali.



Il pomeriggio è continuato all'Ordine degli Architetti P.P.C. in un aula semi nascosta dell'Acquario Romano che ha ospitato le 16 associazioni, mentre nella sala principale qualche centinaio di architetti partecipava all'interessante convegno gratuito "Porti del Mediterraneo antico e globale" che erogava 5 CFP gratuiti, ritenendo probabilmente più utile raggiungere il monte crediti annuale piuttosto che parlare dei problemi che tutte le professioni intellettuali hanno ma che spesso preferiscono non portare alla luce affinché la loro dignità non possa risentirne...

Di seguito la lista delle associazioni che hanno deciso di fare rete unendo le lotte su un fronte comune:
  • Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato
  • ADU, Associazione Difensori d'Ufficio
  • Arch.I.M. Archivisti in Movimento
  • ASSOARCHING - Associazione Regionale Liberi Professionisti Architetti e Ingegneri
  • Associazione 20 maggio
  • Associazione Stampa Romana
  • CLAP - Camere del Lavoro Autonomo e Precario
  • Comitato Professioni Tecniche
  • FNPI - Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane
  • Geomobilitati
  • Inarcassa Insostenibile
  • La Furia dei Cervelli
  • MGA - Mobilitazione Generale degli Avvocati
  • No Cassa Edile
  • Sciopero Sociale
  • STRADE - Sindacato Traduttori Editoriali

A fare da padrone di casa è stata l'ottima Paola Ricciardi, consigliere dell'Ordine degli Architetti di Roma e rappresentante di Iva sei partita, movimento informale di denuncia delle finte partite iva nei campi dell'architettura e dell'ingegneria che ha parlato del 9 aprile 2011 quando fu organizzata a Roma una grande manifestazione dei lavoratori. "C'eravamo anche noi insieme a decine di associazioni di liberi professionisti, freelance e precari. Un piccolo "9 aprile", che, per chi lo ricorda, fu la grande manifestazione dei precari organizzata a Roma nel 2011, quando Iva era appena nata. All'epoca le speranze di uno Statuto dei Lavoratori che risolvesse le nuove forme di sfruttamento del lavoro sorte all'ombra dei contratti precari e delle finte partite iva e contemplasse e valorizzasse il vero lavoro autonomo si infranse contro la Riforma del Lavoro del Ministro Fornero".

L'aspetto più importante del pomeriggio romano è stato il raggiungimento di un obiettivo comune: la firma di un documento con il quale le associazioni si sono impegnate a incrociare le lotte e supportare azioni comuni di protesta per un fisco e una previdenza più equi. "Dopo la manifestazione - ha scritto IVA sei partita nel resoconto di fine giornata - c'è stata una riunione delle associazioni partecipanti (una quindicina) che si è conclusa con la firma di un documento comune: tutte le associazioni presenti si impegnano a far rete per lanciare azioni comuni per un fisco e una previdenza più equi e la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori autonomi (finti e veri)".

Come già detto, non so ancora se questa giornata avrà gli effetti desiderati, la speranza è che possa essere servita ad infiammare la sensibilità delle diverse categorie professionali verso un obiettivo comune. Perché è bene ricordare che da soli siamo 4 gatti, ma tutti insieme siamo una folla!

A cura di Gianluca Oreto -
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