Eventi sismici e Ricostruzione: è allarme infiltrazioni mafiose
Allarme infiltrazioni mafiose per la ricostruzione dei territori emiliani colpiti dal sisma. A comunicarlo è stata la Federazione degli Ordini degli Architet...
Allarme infiltrazioni mafiose per la ricostruzione dei territori
emiliani colpiti dal sisma. A comunicarlo è stata la Federazione
degli Ordini degli Architetti dell'Emilia Romagna e il Consiglio
Nazionale degli Architetti che in una nota ufficiale hanno
evidenziato la necessità di vigilare in modo inflessibile nei
confronti di comportamenti di professionisti contrari al codice
deontologico.
Come da noi evidenziato (leggi news), l'emanazione del Decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012", dovuta al clima di forte urgenza che da tempo contraddistingue l'operato del Governo, contiene certamente degli intenti e degli obiettivi condivisibili ma che potrebbero avere effetti imprevedibili dal punto di vista amministrativo, sociale e produttivo.
"Proprio per queste motivazioni e preoccupazioni - ha affermato la nota del CNAPPC - la Federazione sta attivando, su tutto il territorio colpito dal sisma, la realizzazione di tavoli di confronto aperti alle associazioni di categoria, alle rappresentanze dei comuni, a quelle dei consumatori, nonché ad Ordini e Collegi Professionali, per la stesura di un protocollo etico, unitariamente concordato e condiviso, per sostenere ulteriormente le azioni nella fase di emergenza e per definire le regole della ricostruzione dei territori colpiti e della loro identità".
La Federazione ha, inoltre, evidenziato come già dal primo evento sismico dello scorso 20 maggio e pur in assenza di specifici protocolli operativi, ha reso disponibile all'Agenzia Regionale della Protezione Civile l'elenco e le disponibilità di prima partenza dei 138 professionisti volontari abilitati alla ''Gestione tecnica dell'emergenza sismica - rilievo del danno e valutazione di agibilità''. L'elenco era composto in maggioranza da architetti dell'Emilia Romagna grazie alla specifica attività formativa promossa dalla stessa Federazione nel 2011, in attuazione del Protocollo d'Intesa siglato con la Regione nell'ambito dell'accordo quadro nazionale sottoscritto tra il Consiglio Nazionale degli Architetti ed il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, oltre che ai Centri di Coordinamento Provinciali.
Contemporaneamente, gli Ordini locali, soprattutto delle Province colpite dal sisma, si sono attivati per garantire un efficiente livello di comunicazione e per trasmettere, attraverso i propri canali, esigenze ed informazioni al fine di agevolare gli interventi di soccorso e di aiuto ai cittadini. Al fine poi di sostenere l'attività di supporto tecnico alle Amministrazioni e per effettuare i sopralluoghi al patrimonio edilizio danneggiato, sono state comunicate alle Autorità preposte ulteriori disponibilità (sulla base di elenchi aggiornati ed in continuo incremento) di professionisti volontari provenienti dall'intero territorio nazionale. Ad oggi, pur in un quadro di difficile operatività, risultano impiegati negli interventi di istituto previsti dalla fase di emergenza i soli professionisti abilitati mentre non è ancora stato possibile attivare alcuna altra risorsa messa a disposizione".
Come da noi evidenziato (leggi news), l'emanazione del Decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012", dovuta al clima di forte urgenza che da tempo contraddistingue l'operato del Governo, contiene certamente degli intenti e degli obiettivi condivisibili ma che potrebbero avere effetti imprevedibili dal punto di vista amministrativo, sociale e produttivo.
"Proprio per queste motivazioni e preoccupazioni - ha affermato la nota del CNAPPC - la Federazione sta attivando, su tutto il territorio colpito dal sisma, la realizzazione di tavoli di confronto aperti alle associazioni di categoria, alle rappresentanze dei comuni, a quelle dei consumatori, nonché ad Ordini e Collegi Professionali, per la stesura di un protocollo etico, unitariamente concordato e condiviso, per sostenere ulteriormente le azioni nella fase di emergenza e per definire le regole della ricostruzione dei territori colpiti e della loro identità".
La Federazione ha, inoltre, evidenziato come già dal primo evento sismico dello scorso 20 maggio e pur in assenza di specifici protocolli operativi, ha reso disponibile all'Agenzia Regionale della Protezione Civile l'elenco e le disponibilità di prima partenza dei 138 professionisti volontari abilitati alla ''Gestione tecnica dell'emergenza sismica - rilievo del danno e valutazione di agibilità''. L'elenco era composto in maggioranza da architetti dell'Emilia Romagna grazie alla specifica attività formativa promossa dalla stessa Federazione nel 2011, in attuazione del Protocollo d'Intesa siglato con la Regione nell'ambito dell'accordo quadro nazionale sottoscritto tra il Consiglio Nazionale degli Architetti ed il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, oltre che ai Centri di Coordinamento Provinciali.
Contemporaneamente, gli Ordini locali, soprattutto delle Province colpite dal sisma, si sono attivati per garantire un efficiente livello di comunicazione e per trasmettere, attraverso i propri canali, esigenze ed informazioni al fine di agevolare gli interventi di soccorso e di aiuto ai cittadini. Al fine poi di sostenere l'attività di supporto tecnico alle Amministrazioni e per effettuare i sopralluoghi al patrimonio edilizio danneggiato, sono state comunicate alle Autorità preposte ulteriori disponibilità (sulla base di elenchi aggiornati ed in continuo incremento) di professionisti volontari provenienti dall'intero territorio nazionale. Ad oggi, pur in un quadro di difficile operatività, risultano impiegati negli interventi di istituto previsti dalla fase di emergenza i soli professionisti abilitati mentre non è ancora stato possibile attivare alcuna altra risorsa messa a disposizione".
A cura di Ilenia
Cicirello
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