Gazzetta ufficiale: Decreto-legge sull’IMU
Sulla Gazzetta ufficiale n. 281 del 30 novembre scorso è stato pubblicato il dcereto-legge 30 novembre 2013, n. 133 recante “Disposizioni urgenti concernenti...
Sulla Gazzetta ufficiale n. 281 del 30 novembre scorso è stato
pubblicato il dcereto-legge 30 novembre 2013, n. 133 recante
“Disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili
pubblici e la Banca d'Italia”.
Ma con la pubblicazione del decreto-legge in argomento è caos Imu, perché c'è il rischio di nuove tasse e la possibilità che l’Imu torni in un comune su tre.
Con il decreto-legge, viene abolita la seconda rata dell'IMU 2013 sull'abitazione principale ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. Per quanto riguarda l'IMU agricola per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali relativamente ai terreni è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata.
Ma con la lettura dell’articolo 1, comma 5 del decreto-legge è possibile affermare che il rimborso ai comuni per il mancato introito della seconda rata Imu non sarà integrale e l’eventuale maggior gettito atteso per effetto delle decisioni assunte dalle Amministrazioni comunali dovrà essere versato dai contribuenti, nella misura del 40 per cento, entro il prossimo 16 gennaio.
In pratica torna l’IMU in un comune su tre.
“E’ a rischio la copertura della prima rata dell’Imu e per le imprese e i cittadini è probabile un ulteriore aumento del carico fiscale”. A denunciarlo è la Cgia si Mestre: “Se entro oggi l’Erario non avrà incassato 925 milioni di euro di maggiori entrate Iva versate dalle imprese a seguito dell’impegno della Pubblica amministrazione di pagare 7,2 miliardi di euro di debiti scaduti e altri 600 milioni dalla sanatoria rivolta ai concessionari dei giochi, il decreto che ha cancellato la prima rata dell’Imu sull’abitazione principale farà scattare la cosiddetta clausola di salvaguardia” che prevede aumenti degli acconti Ires e Irap per 2013 e 2014 e delle accise dal 2015.
Ma con la pubblicazione del decreto-legge in argomento è caos Imu, perché c'è il rischio di nuove tasse e la possibilità che l’Imu torni in un comune su tre.
Con il decreto-legge, viene abolita la seconda rata dell'IMU 2013 sull'abitazione principale ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. Per quanto riguarda l'IMU agricola per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali relativamente ai terreni è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata.
Ma con la lettura dell’articolo 1, comma 5 del decreto-legge è possibile affermare che il rimborso ai comuni per il mancato introito della seconda rata Imu non sarà integrale e l’eventuale maggior gettito atteso per effetto delle decisioni assunte dalle Amministrazioni comunali dovrà essere versato dai contribuenti, nella misura del 40 per cento, entro il prossimo 16 gennaio.
In pratica torna l’IMU in un comune su tre.
“E’ a rischio la copertura della prima rata dell’Imu e per le imprese e i cittadini è probabile un ulteriore aumento del carico fiscale”. A denunciarlo è la Cgia si Mestre: “Se entro oggi l’Erario non avrà incassato 925 milioni di euro di maggiori entrate Iva versate dalle imprese a seguito dell’impegno della Pubblica amministrazione di pagare 7,2 miliardi di euro di debiti scaduti e altri 600 milioni dalla sanatoria rivolta ai concessionari dei giochi, il decreto che ha cancellato la prima rata dell’Imu sull’abitazione principale farà scattare la cosiddetta clausola di salvaguardia” che prevede aumenti degli acconti Ires e Irap per 2013 e 2014 e delle accise dal 2015.
A cura di Gabriele
Bivona
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