Geometri: nuovo percorso di Laurea per esercitare la professione
Se ne parlava già da diverso tempo, adesso è realtà. È stata presentata lo scorso 28 settembre 2016 la proposto di legge per la riforma del percorso di acces...
Se ne parlava già da diverso tempo, adesso è realtà. È stata presentata lo scorso 28 settembre 2016 la proposto di legge per la riforma del percorso di accesso alla professione di geometra.
La proposta di legge prevede l'istituzione di un nuovo percorso di laurea da frequentare obbligatoriamente per conseguire il titolo triennale che abilita direttamente al mondo del lavoro. Al percorso didattico sarà possibile accedere dopo il diploma di scuola media superiore rilasciato dagli Istituti Tecnici, settore Tecnologico, indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (CAT).
Allo stato attuale, l'accesso alla professione di geometra avviene dopo il superamento dall'Esame di Stato, che permette il conseguimento dell'abilitazione professionale, e può essere sostenuto dopo aver svolto un tirocinio di 18 mesi (prima del 2012 era di 24 mesi) presso un geometra professionista, un ingegnere civile, un architetto, iscritti da un quinquennio nei rispettivi elenchi professionali, oppure dopo aver svolto attività tecnica subordinata, per almeno 5 anni, presso uno studio tecnico professionale. In entrambi i casi è necessario possedere lo specifico diploma di scuola media superiore.
Dopo la pubblicazione de DPR n. 328/2001 la professione del Geometra è cambiata con la nascita del Geometra Laureato ovvero il professionista che accede all'abilitazione dopo aver conseguito la laurea triennale in una delle classi previste (L7 - Ingegneria Civile e Ambientale, L17 - Scienze dell’Architettura, L21 - Scienze della Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale, L23 - Scienze e Tecniche dell’Edilizia) e anche senza avere lo specifico diploma secondario. Questo passaggio spiega perché la stessa denominazione del Consiglio Nazionale Geometri divenne Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL).
In base a questo, il CNGeGL ha ritenuto necessario riformare la normativa italiana della formazione e dell'accesso alla professione del geometra, affinché sia unicamente di tipo dedicato alla professione di geometra, articolata lungo un percorso didattico più ampio e approfondito dell'attuale e affinché il geometra possa svolgere la propria professione in modo qualificato.
Come si articola la riforma
L'aspetto principale della riforma è l'introduzione dell'obbligo, per chi desidera esercitare la professione di geometra, di una specifica laurea triennale professionalizzante e abilitante all'esercizio della professione. Una caratteristica quest'ultima, quella relativa all'abilitazione professionale, che si pone come un ottimo banco di prova a livello nazionale, grazie all'avvio territoriale dei progetti pilota di laurea per il geometra, svolti in collaborazione con le università, gli istituti tecnici (CAT, ITS) e i Collegi Provinciali dei Geometri interessati.
La principale caratteristica di una laurea professionalizzante per geometri sarà quella di garantire, anche con docenze extra universitarie temporanee affidate a esperti e professionisti, l'apporto di conoscenza/abilità/competenze per superare la genericità della formazione degli ordinamenti delle classi di laurea attualmente previste dal DPR 328/2001.
La proposta di legge, che ha fatto proprio l'equilibrio delle componenti culturali e tecniche (costruzioni, estimo, topografia) non entra nei dettagli sul curriculum del corso di laurea, ma pone le basi perché i presupposti formativi siano disciplinati dall'apposito decreto ministeriale che ne fisserà l'ordinamento didattico a livello nazionale, contemplando correttamente gli spazi di autonomia di pertinenza degli atenei, senza che questi possano alterare l'obiettivo finale.
Un secondo e centrale aspetto della riforma proposta è che l'esame di laurea sia abilitante all'esercizio della professione. Il corso di laurea contiene, infatti, un tirocinio professionale semestrale, sostitutivo di quello previsto. Ne deriva che, una volta avviato il nuovo percorso, l'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di geometra, sia gradualmente soppresso con conseguente e progressivo abbattimento dei costi per lo Stato unita a una notevole semplificazione procedurale. E' utile ricordare che in Germania le università professionalizzanti (Fachhoschulen) sono diffusissime in tutto il territorio nazionale.
Per il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli si tratta di “Un passaggio decisivo per la categoria, che fissa un obiettivo primario: la nascita di un percorso di laurea triennale professionalizzante ed abilitante che contraddistingue il Geometra nel panorama nazionale delle risorse tecniche professionali a disposizione del mondo economico e della società civile. Nei diversi tavoli di confronto, ai quali abbiamo finora partecipato, è stata sostenuta con decisione l'importanza di un'evoluzione del suo percorso di accesso alla professione, in considerazione del ruolo svolto dai nostri iscritti nelle diverse occasioni, come nell'emergenza, nella ricostruzione, nella crescita economica sostenibile. Grazie alla sua vocazione polivalente e multidisciplinare, Il Geometra ha rivelato sempre nuove capacità di porsi in modo qualificato nel contesto nazionale e internazionale del mercato del lavoro. Infine, non abbiamo trascurato il cammino della normativa europea: il futuro ci impone una formazione universitaria specifica per svolgere la libera professione in ambito transnazionale: è un preciso adempimento richiesto dalla Comunità Europea per il 2020”.
Soddisfatto anche il Presidente della Cassa di Previdenza dei Geometri (CIPAG), Fausto Amadasi, che ha dichiarato: "La proposta presentata oggi è la conclusione di un cammino che ci ha visto impegnati dall'orientamento scolastico negli istituti di primo livello sino alla carica abilitante e che ci consentirà di consegnare al nuovo geometra uno strumento indispensabile per entrare immediatamente nel mondo del lavoro professionale, in linea con la normativa europea che renderà obbligatorio il percorso universitario entro il 2020".
Sulla proposta di legge, l'On.le Simona Flavia Malpezzi (PD), Commissione Cultura, ha precisato: "Ci piace considerarla una sfida. E' una proposta che può riaprire il mondo delle lauree professionalizzanti e dare un contributo a quella che è la professione del geometra. Un supporto che non va solo ai professionisti che ci sono già oggi ma anche agli studenti, garantendo un percorso chiaro e certo , con una laurea che finalmente è anche abilitante e, pertanto, molto vicina al lavoro che poi loro saranno chiamati a svolgere. E' una soluzione che porta chiarezza e semplicità nel sistema ed è un modello che potrebbe anche essere applicato per tutti gli altri tipi di ordini"
Sulla proposta è intervenuta anche l'On. Manuela Ghizzoni, Responsabile Università del PD, che ha aggiunto "La proposta rappresenta la volontà di costruire dei percorsi didattici per i geometri che possano rafforzare le competenze, sia a livello teorico e sia a livello pratico. La proposta non entra nel merito degli insegnamenti che dovrebbero caratterizzare la laurea perché non abbiamo intenzione di “ingessare” ora con una legge i contenuti culturali formativi che dovranno invece nel tempo modificarsi rispetto alle esigenze della professione. La proposta prevede di affidare a un decreto ministeriale successivo i contenuti specifici in termini di esami da sostenere. Lauree di questo tipo rappresentano una sfida per le università in termini di offerta formativa per i giovani che desiderano associare una solida formazione teorica all'esercizio della professione. Riteniamo in questo modo di poter contrastare il problema dell'abbandono degli studi universitari da parte dei diplomati degli istituti tecnici e professionali che si trovano ad affrontare percorsi non modulati rispetto alla loro formazione scolastica tradendo le loro aspirazioni reali".
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
IL NOTIZIOMETRO