I Geologi al Capo dello Stato: "Si riporti l'Italia ai livelli che merita"
"A Sergio Mattarella, dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana, porgo a nome di tutti i geologi i più sentiti auguri di buon lavoro, consapevoli del S...
"A Sergio Mattarella, dodicesimo Presidente della Repubblica
Italiana, porgo a nome di tutti i geologi i più sentiti auguri di
buon lavoro, consapevoli del Suo forte impegno politico nei
confronti del territorio e della mitigazione dei rischi naturali e
convinti che il rilancio dell'Italia passi attraverso un territorio
geologicamente sicuro, per il quale i geologi sono pronti a fare la
loro parte".
Queste le parole di Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, al neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Fermi, Sig. Presidente, quest'epoca di decadenza culturale - ha proseguito Graziano - che sta impoverendo il nostro Paese. Si opponga alla lenta agonia delle geoscienze, che il nostro Paese, sismico, vulcanico e attanagliato dai noti problemi di dissesto idrogeologico, non può permettersi. Incentivi la riapertura dei troppi Dipartimenti di Scienze della Terra che sono stati costretti a chiudere. Sig. Presidente, nel corso di questi ultimi 70 anni abbiamo speso ben 242 MLD di euro per le emergenze e solo pochi spiccioli per la prevenzione. L'Italia è arte, letteratura, musica, ma è anche innovazione e ricerca, scienza e paesaggio, quel bellissimo paesaggio che il mondo ci invidia e che è figlio della sua straordinaria diversità geologica. Abbiamo capacità e professionalità per mettere in sicurezza il nostro territorio, basta solo volerlo, attirando investimenti e ridando speranza ai giovani e orgoglio agli italiani. Riporti l'Italia, anche con il contributo della geologia, ai livelli che merita".
Queste le parole di Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, al neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Fermi, Sig. Presidente, quest'epoca di decadenza culturale - ha proseguito Graziano - che sta impoverendo il nostro Paese. Si opponga alla lenta agonia delle geoscienze, che il nostro Paese, sismico, vulcanico e attanagliato dai noti problemi di dissesto idrogeologico, non può permettersi. Incentivi la riapertura dei troppi Dipartimenti di Scienze della Terra che sono stati costretti a chiudere. Sig. Presidente, nel corso di questi ultimi 70 anni abbiamo speso ben 242 MLD di euro per le emergenze e solo pochi spiccioli per la prevenzione. L'Italia è arte, letteratura, musica, ma è anche innovazione e ricerca, scienza e paesaggio, quel bellissimo paesaggio che il mondo ci invidia e che è figlio della sua straordinaria diversità geologica. Abbiamo capacità e professionalità per mettere in sicurezza il nostro territorio, basta solo volerlo, attirando investimenti e ridando speranza ai giovani e orgoglio agli italiani. Riporti l'Italia, anche con il contributo della geologia, ai livelli che merita".
A cura di Ilenia
Cicirello
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