IL NUOVO REGOLAMENTO OGGI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Mentre continua il lavoro della Commissione Ambiente, territorio e Lavori Pubblici (VIII Commissione) della Camera dei Deputati sullo Schema di decreto legis...
Mentre continua il lavoro della Commissione Ambiente, territorio
e Lavori Pubblici (VIII Commissione) della Camera dei Deputati
sullo Schema di decreto legislativo concernente modifiche al
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (secondo
decreto correttivo), approda al Consiglio dei Ministri di oggi
13 Luglio il Decreto Presidenziale contenente I,
“Regolamento di attuazione ed esecuzione del codice dei
contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture, a norma
dell’articolo 5 del DLG n. 163 del 2006”.
Si tratta, in verità di un esame preliminare che chiarisce, però, la volontà del governo di varare il provvedimento entro il prossimo autunno.
Il nuovo regolamento, composto da 363 articoli e parecchi allegati, sostituirà numerosi regolamenti della precedente legge n. 109/1994 e precisamente il D.P.R. n. 554/1999 recante il Regolamento di attuazione della legge n. 109/1994, il DPR n. 34/2000 recante il Regolamento per la qualificazione delle imprese, il D.M.LL.PP. n. 145/2000, recante il Capitolato generale d’appalto dei Lavori Pubblici, il D.P.C.M. n. 117/1999, recante il Regolamento sui parametri per l’offerta economicamente più vantaggiosa, il D.P.R. n. 101/2002, recante le procedure telematiche per l’acquisto di beni e servizi, il D.M. Infrastrutture e Trasporti 27 maggio 2005 sulla qualificazione dei contraenti generali.
Ricordiamo che prima dell’esame preliminare del Consiglio dei Ministri di oggi, il nuovo Regolamento, predisposto dall’Ufficio Legislativo del Ministero delle Infrastrutture, è stato trasmesso in data 3 aprile 2007 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, nell’adunanza del 22 giugno scorso avente per oggetto “Bozza di regolamento ex art. 5 del D.Lgs. n. 163 del 2006” ha predisposto un corposo documento di 100 pagine in cui, dopo le premesse e le considerazioni, ha formulato una serie di proposte e di emendamenti su alcuni articoli del Regolamento stesso.
E’ difficile in questa sede riassumere le novità introdotte dal nuovo regolamento, ma vale la pena evidenziare che uno degli aspetti più interessanti è quello relativo alle competenze Stato-Regioni con la precisazione che gran parte delle norme contenute nel nuovo regolamento saranno applicabili alle regioni stesse; saranno di esclusiva competenza statale le materie relative a qualificazione, selezione dei concorrenti, procedure di affidamento con esclusione dei profili di organizzazione amministrativa, criteri di aggiudicazione, subappalto, poteri di vigilanza sui contratti, attività di progettazione, piani di sicurezza, stipula ed esecuzione dei contratti compresi direzione dei lavori, contabilità e collaudo, ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilità amministrativa e contenzioso.
Ma altre importanti novità riguardano:
Dopo l’esame preliminare da parte del Consiglio dei Ministri di oggi, lo schema di Regolamento, così come previsto al comma 3 dell’articolo 5 del Codice dei Contratti (D.Lgs.n. 163/2006), passerà al Consiglio di Stato che si dovrà esprimere entro 45 giorni successivamente sarà adottato con Decreto del Presidente della Repubblica.
Ricordiamo, anche, che, così come disposto dall’articolo 253, comma 2 del Codice ma anche all’articolo 365, comma 1 del Regolamento, l’entrata in vigore dello stesso è prevista 180 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e ciò al fine di dare la possibilità ai soggetti interessati di studiare un documento di oltre 300 pagine.
Mentre alla presente news è allegato l’indice del nuovo regolamento, nei prossimi giorni entreremo più nel dettaglio di alcuni argomenti e pubblicheremo il testo completo dello schema del Regolamento stesso.
Si tratta, in verità di un esame preliminare che chiarisce, però, la volontà del governo di varare il provvedimento entro il prossimo autunno.
Il nuovo regolamento, composto da 363 articoli e parecchi allegati, sostituirà numerosi regolamenti della precedente legge n. 109/1994 e precisamente il D.P.R. n. 554/1999 recante il Regolamento di attuazione della legge n. 109/1994, il DPR n. 34/2000 recante il Regolamento per la qualificazione delle imprese, il D.M.LL.PP. n. 145/2000, recante il Capitolato generale d’appalto dei Lavori Pubblici, il D.P.C.M. n. 117/1999, recante il Regolamento sui parametri per l’offerta economicamente più vantaggiosa, il D.P.R. n. 101/2002, recante le procedure telematiche per l’acquisto di beni e servizi, il D.M. Infrastrutture e Trasporti 27 maggio 2005 sulla qualificazione dei contraenti generali.
Ricordiamo che prima dell’esame preliminare del Consiglio dei Ministri di oggi, il nuovo Regolamento, predisposto dall’Ufficio Legislativo del Ministero delle Infrastrutture, è stato trasmesso in data 3 aprile 2007 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, nell’adunanza del 22 giugno scorso avente per oggetto “Bozza di regolamento ex art. 5 del D.Lgs. n. 163 del 2006” ha predisposto un corposo documento di 100 pagine in cui, dopo le premesse e le considerazioni, ha formulato una serie di proposte e di emendamenti su alcuni articoli del Regolamento stesso.
E’ difficile in questa sede riassumere le novità introdotte dal nuovo regolamento, ma vale la pena evidenziare che uno degli aspetti più interessanti è quello relativo alle competenze Stato-Regioni con la precisazione che gran parte delle norme contenute nel nuovo regolamento saranno applicabili alle regioni stesse; saranno di esclusiva competenza statale le materie relative a qualificazione, selezione dei concorrenti, procedure di affidamento con esclusione dei profili di organizzazione amministrativa, criteri di aggiudicazione, subappalto, poteri di vigilanza sui contratti, attività di progettazione, piani di sicurezza, stipula ed esecuzione dei contratti compresi direzione dei lavori, contabilità e collaudo, ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilità amministrativa e contenzioso.
Ma altre importanti novità riguardano:
- la gradualità delle sanzioni che possono essere irrogate alle Soa, per le quali in atto è prevista soltanto la revoca mentre con il nuovo regolamento sono possibili multe sino a 51mila euro;
- nella qualificazione delle imprese, un più lungo elenco delle categorie specializzate con l’inserimento delle nuove OG11, OS8, OS12, OS18, OS28, OS34 e due nuove classifiche intermedie la III-bis che va da 1,032 a 1,5 milioni e la IV.bis da 2,5 a 3,5 milioni.
- una particolare attenzione alla validazione dei progetti che potrà essere svolta oltre che da organismi interni alla stazione appaltante, anche da progettisti che non versino in situazioni di incompatibilità;
- la razionalizzazione della disciplina sugli incarichi di progettazione per i diversi livelli di affidamento
Dopo l’esame preliminare da parte del Consiglio dei Ministri di oggi, lo schema di Regolamento, così come previsto al comma 3 dell’articolo 5 del Codice dei Contratti (D.Lgs.n. 163/2006), passerà al Consiglio di Stato che si dovrà esprimere entro 45 giorni successivamente sarà adottato con Decreto del Presidente della Repubblica.
Ricordiamo, anche, che, così come disposto dall’articolo 253, comma 2 del Codice ma anche all’articolo 365, comma 1 del Regolamento, l’entrata in vigore dello stesso è prevista 180 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e ciò al fine di dare la possibilità ai soggetti interessati di studiare un documento di oltre 300 pagine.
Mentre alla presente news è allegato l’indice del nuovo regolamento, nei prossimi giorni entreremo più nel dettaglio di alcuni argomenti e pubblicheremo il testo completo dello schema del Regolamento stesso.
A cura di Paolo
Oreto
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