INIZIA IL COUNT-DOWN
Inizia il count-down dall'1 luglio data in cui entrerà in vigore il Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile recante il "Codice dei contratti pubblici relati...
Inizia il count-down dall'1 luglio data in cui entrerà in vigore il
Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile recante il "Codice dei
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" pubblicato
sul Supplemento ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale n. 100 del
2 maggio scorso.
Il nuovo Codice entrerà in vigore senza nessuna proroga e senza le modifiche che il Ministro Antonio Di Pietro aveva preannunciato ma restano comunque di attualità i problemi legati all'appalto integrato, alla trattativa privata ed al metodo di aggiudicazione.
E' iniziata, quindi, da parte delle amministrazioni, la corsa alla pubblicazione dei bandi ed all'invio degli inviti a presentare offerte prima dell'1 luglio poiché le disposizioni del nuovo codice (ai sensi dell'articolo 253, comma 1 dello stesso, si applicano ai contratti i cui bandi o avvisi con cui si indice una gara siano pubblicati successivamente alla sua entrata in vigore, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, ai contratti in cui, alla data di entrata in vigore del codice, non siano ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte.
Ma quali sono, invece, le modifiche annunciate dal Ministro Antonio Di Pietro?
Le modiche dovrebbero riguardare la trattativa privata, l’appalto integrato e l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Per quanto concerne la "trattativa privata", definita nel nuovo codice "procedura negoziata" in atto la stessa può essere utilizzata con preventivo bando o senza.
E' con il bando nel caso di precedente gara non conclusa a causa di offerte irregolari o inammissibili ed, invece, è senza bando quando la gara precedente è andata deserta. Con questa modalità si può operare anche per motivi di natura tecnica e per lavori complementari o analoghi. E' previsto un decreto correttivo che restringerà la casistica e, comunque, i bandi e gli inviti già attivati successivamente all'1 luglio e prima dell'emanazione di un eventuale decreto correttivo continueranno ad utilizzare la procedura negoziata così come definita dal codice stesso.
Anche per l'appalto integrato, si preannunciano modifiche.
Con l'appalto integrato è consentito all’impresa che si appalterà le opere di realizzare anche la progettazione esecutiva dell'opera e mentre con le vecchie norme (legge n. 109/1994) e, quindi sino all'1 luglio esistono limiti all'importo e alla tipologia di lavori realizzabili con il sistema dell’appalto integrato, con l'entrata in vigore del nuovo Codice non è prevista alcuna limitazione ed, è preventivabile un aumento di opere realizzate con tale procedura ed una riduzione, quindi, del numero delle gare di progettazione.
Ovviamente anche per l'appalto integrato, le procedure eventualmente già iniziate, successivamente all'1 luglio e prima dell’eventuale emanazione di decreti correttivi difficilmente potranno essere revocate al sopravvenire di nuove norme.
Per ultimo un altro punto su cui dovrebbe intervenire in nuovo Governo è legato al sistema di aggiudicazione con il ricorso all'offerta economicamente più vantaggiosa al fine di dare più trasparenza alla procedura stessa.
Inizia un periodo incerto, che terminerà non soltanto con l’emanazione dei decreti annunciati dal Ministro Antonio Di Pietro, ma quando saranno emanati il Regolamento che dovrà sostituire l'attuale Regolamento n. 554/1999 ed il nuovo Capitolato generale che dovrà sostituire l’attuale Capitolato n. 145/2000.
Il nuovo Codice entrerà in vigore senza nessuna proroga e senza le modifiche che il Ministro Antonio Di Pietro aveva preannunciato ma restano comunque di attualità i problemi legati all'appalto integrato, alla trattativa privata ed al metodo di aggiudicazione.
E' iniziata, quindi, da parte delle amministrazioni, la corsa alla pubblicazione dei bandi ed all'invio degli inviti a presentare offerte prima dell'1 luglio poiché le disposizioni del nuovo codice (ai sensi dell'articolo 253, comma 1 dello stesso, si applicano ai contratti i cui bandi o avvisi con cui si indice una gara siano pubblicati successivamente alla sua entrata in vigore, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, ai contratti in cui, alla data di entrata in vigore del codice, non siano ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte.
Ma quali sono, invece, le modifiche annunciate dal Ministro Antonio Di Pietro?
Le modiche dovrebbero riguardare la trattativa privata, l’appalto integrato e l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Per quanto concerne la "trattativa privata", definita nel nuovo codice "procedura negoziata" in atto la stessa può essere utilizzata con preventivo bando o senza.
E' con il bando nel caso di precedente gara non conclusa a causa di offerte irregolari o inammissibili ed, invece, è senza bando quando la gara precedente è andata deserta. Con questa modalità si può operare anche per motivi di natura tecnica e per lavori complementari o analoghi. E' previsto un decreto correttivo che restringerà la casistica e, comunque, i bandi e gli inviti già attivati successivamente all'1 luglio e prima dell'emanazione di un eventuale decreto correttivo continueranno ad utilizzare la procedura negoziata così come definita dal codice stesso.
Anche per l'appalto integrato, si preannunciano modifiche.
Con l'appalto integrato è consentito all’impresa che si appalterà le opere di realizzare anche la progettazione esecutiva dell'opera e mentre con le vecchie norme (legge n. 109/1994) e, quindi sino all'1 luglio esistono limiti all'importo e alla tipologia di lavori realizzabili con il sistema dell’appalto integrato, con l'entrata in vigore del nuovo Codice non è prevista alcuna limitazione ed, è preventivabile un aumento di opere realizzate con tale procedura ed una riduzione, quindi, del numero delle gare di progettazione.
Ovviamente anche per l'appalto integrato, le procedure eventualmente già iniziate, successivamente all'1 luglio e prima dell’eventuale emanazione di decreti correttivi difficilmente potranno essere revocate al sopravvenire di nuove norme.
Per ultimo un altro punto su cui dovrebbe intervenire in nuovo Governo è legato al sistema di aggiudicazione con il ricorso all'offerta economicamente più vantaggiosa al fine di dare più trasparenza alla procedura stessa.
Inizia un periodo incerto, che terminerà non soltanto con l’emanazione dei decreti annunciati dal Ministro Antonio Di Pietro, ma quando saranno emanati il Regolamento che dovrà sostituire l'attuale Regolamento n. 554/1999 ed il nuovo Capitolato generale che dovrà sostituire l’attuale Capitolato n. 145/2000.
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Documenti Allegati
Codice 12/04 .pdfLink Correlati
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