Il Consiglio dei Ministri approva il decreto per il ritorno al nucleare
Il Governo ha delineato percorso e criteri per il ritorno alla produzione di energia elettrica con il nucleare. Il Consiglio dei Ministri, dopo un articolato...
Il Governo ha delineato percorso e criteri per il ritorno alla
produzione di energia elettrica con il nucleare. Il Consiglio dei
Ministri, dopo un articolato iter istruttorio, ha infatti approvato
in via definitiva il decreto legislativo che individua il percorso
da seguire per riavviare il nucleare e che porterà a cominciare i
primi lavori nei cantieri nel 2013 e la produzione di energia
elettro-nucleare al 2020, consentendo una maggior sicurezza degli
approvvigionamenti energetici, una minore dipendenza dalle
importazioni e prezzi allineati a quelli europei.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha sottolineato che "il provvedimento si caratterizza per due aspetti: la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell'ambiente. La trasparenza vuol dire il coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni in tutte le fasi decisionali, di cui verrà continuamente data evidenza. Con il secondo aspetto i nuovi impianti saranno tenuti a rispettare i più elevati criteri di sicurezza relativi alla tutela della salute della popolazione e alla protezione dell'ambiente. Tale assoluto rispetto sarà sottoposto a rigorosa valutazione", ha precisato Scajola.
In sostanza il Governo, con l'approvazione del decreto, ha definito il quadro normativo di riferimento per i soggetti che intenderanno realizzare i nuovi impianti nucleari. Con la prossima nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare e la predisposizione della strategia nucleare, gli operatori potranno proporre i siti per la realizzazione degli impianti e presentare i progetti per le relative autorizzazioni.
Il decreto definisce criteri generali, procedure, vincoli e benefici per la realizzazione di impianti nucleari.
Siti - criteri per la localizzazione degli impianti
Il decreto individua i criteri generali per l'idoneità dei territori ad ospitare un impianto. Saranno le imprese interessate a indicare i siti, che dovranno rispettare le caratteristiche previste dalla normativa.
Procedure autorizzative
Il processo si basa sull'"autorizzazione unica" per la realizzazione e l'esercizio di ogni singolo impianto, che prevede un massiccio coinvolgimento delle Regioni interessate.
Trasparenza e coinvolgimento popolazione
Il decreto prevede la più ampia partecipazione delle Regioni, degli enti locali e delle popolazioni, anche attraverso consultazioni, sulle procedure autorizzative, sulla realizzazione, sull'esercizio e sulla disattivazione degli impianti nucleari, così come sulle misure di protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione e la salvaguardia dell'ambiente.
Benefici - misure compensative
Il decreto stabilisce che vengano riconosciuti benefici economici per le popolazioni, le imprese e gli enti locali dei territori interessati dalla realizzazione di impianti nucleari.
Tali benefici sono a carico dei soggetti coinvolti nella costruzione e nell'esercizio degli impianti. Concretamente i benefici consentiranno la riduzione della spesa energetica dei consumatori finali del territorio interessato, della TARSU, dell'addizionale IRPEF e dell'ICI.
Smantellamento impianti e deposito
I costi relativi allo smantellamento degli impianti a termine esercizio sono a carico degli stessi operatori che hanno realizzato le stesse installazioni, per il tramite di un apposito fondo. Lo smantellamento è affidato a Sogin. Il decreto, inoltre, prevede la creazione di un deposito nazionale realizzato in un più ampio Parco tecnologico che conterrà anche un centro di ricerca sul trattamento delle scorie nucleari.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha sottolineato che "il provvedimento si caratterizza per due aspetti: la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell'ambiente. La trasparenza vuol dire il coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni in tutte le fasi decisionali, di cui verrà continuamente data evidenza. Con il secondo aspetto i nuovi impianti saranno tenuti a rispettare i più elevati criteri di sicurezza relativi alla tutela della salute della popolazione e alla protezione dell'ambiente. Tale assoluto rispetto sarà sottoposto a rigorosa valutazione", ha precisato Scajola.
In sostanza il Governo, con l'approvazione del decreto, ha definito il quadro normativo di riferimento per i soggetti che intenderanno realizzare i nuovi impianti nucleari. Con la prossima nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare e la predisposizione della strategia nucleare, gli operatori potranno proporre i siti per la realizzazione degli impianti e presentare i progetti per le relative autorizzazioni.
Il decreto definisce criteri generali, procedure, vincoli e benefici per la realizzazione di impianti nucleari.
Siti - criteri per la localizzazione degli impianti
Il decreto individua i criteri generali per l'idoneità dei territori ad ospitare un impianto. Saranno le imprese interessate a indicare i siti, che dovranno rispettare le caratteristiche previste dalla normativa.
Procedure autorizzative
Il processo si basa sull'"autorizzazione unica" per la realizzazione e l'esercizio di ogni singolo impianto, che prevede un massiccio coinvolgimento delle Regioni interessate.
Trasparenza e coinvolgimento popolazione
Il decreto prevede la più ampia partecipazione delle Regioni, degli enti locali e delle popolazioni, anche attraverso consultazioni, sulle procedure autorizzative, sulla realizzazione, sull'esercizio e sulla disattivazione degli impianti nucleari, così come sulle misure di protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione e la salvaguardia dell'ambiente.
Benefici - misure compensative
Il decreto stabilisce che vengano riconosciuti benefici economici per le popolazioni, le imprese e gli enti locali dei territori interessati dalla realizzazione di impianti nucleari.
Tali benefici sono a carico dei soggetti coinvolti nella costruzione e nell'esercizio degli impianti. Concretamente i benefici consentiranno la riduzione della spesa energetica dei consumatori finali del territorio interessato, della TARSU, dell'addizionale IRPEF e dell'ICI.
Smantellamento impianti e deposito
I costi relativi allo smantellamento degli impianti a termine esercizio sono a carico degli stessi operatori che hanno realizzato le stesse installazioni, per il tramite di un apposito fondo. Lo smantellamento è affidato a Sogin. Il decreto, inoltre, prevede la creazione di un deposito nazionale realizzato in un più ampio Parco tecnologico che conterrà anche un centro di ricerca sul trattamento delle scorie nucleari.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
© Riproduzione riservata
Tag:
IL NOTIZIOMETRO