Inarcassa, tasso di capitalizzazione dei contributi aumentato al 4,5%
Il Comitato Nazionale dei Delegati nella riunione di ottobre ha deliberato l'aumento di 3 punti percentuali del tasso annuo di capitalizzazione dei montanti ...
Il Comitato Nazionale dei Delegati nella riunione di ottobre ha
deliberato l'aumento di 3 punti percentuali del tasso annuo di
capitalizzazione dei montanti contributivi individuali, da
applicare nel calcolo della pensione per gli anni 2014 e 2015.
Considerato che quando oggi si parla di Inarcassa si tende sempre a pensare il peggio, c'è già chi fa notare che l'aumento del tasso di capitalizzazione è arrivato proprio a ridosso delle prossime elezioni per il rinnovo del delegati e del consiglio di amministrazione della Cassa previdenziale di Architetti e Ingegneri. C'è chi addirittura parla di mera campagna elettorale finalizzata a rasserenare animi già abbastanza surriscaldati e che superate le elezioni il tasso diminuirà nuovamente.
In realtà, l'art. 26.6 del Regolamento Generale di Previdenza approvato nel 2012, emanato per far fronte alle disposizioni previste dal Decreto Salva Italia (DL 201/2011) che imponeva alla Cassa una verifica straordinaria dei conti finanziari di lungo periodo con il superamento di uno stress test a 50 anni, prevede che:
"Il tasso annuo di capitalizzazione del montante contributivo individuale è pari alla variazione media quinquennale del monte redditi professionali degli iscritti ad Inarcassa, con riferimento al quinquennio precedente l'anno da rivalutare, con un valore minimo pari all'1,5%. Il tasso annuo di capitalizzazione è incrementato di una quota percentuale della media quinquennale del rendimento del patrimonio di Inarcassa nella misura che, con cadenza biennale, il Comitato Nazionale dei Delegati delibera, su proposta del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'equilibrio di lungo periodo del sistema previdenziale di INARCASSA".
Considerato che il Regolamento di Previdenza è stato approvato dai Ministeri vigilanti nell'ottobre 2012, l'aumento del tasso di capitalizzazione è avvenuta proprio nella prima seduta del Comitato Nazionale de delegati. Appare abbastanza difficile o quantomeno machiavellico pensare che la Riforma del Regolamento sia stata approvata proprio a fine 2012, in modo da aumentare il tasso di ricapitalizzazione proprio a ridosso delle nuove elezioni.
Ciò premesso, l'incremento al 4,5%, approvato dal Comitato, passa ora alla valutazione dei ministeri vigilanti e sarà applicato quindi solo dopo l'approvazione, e costituirà un importante adeguamento del tasso di capitalizzazione, che Inarcassa calcola sulla variazione media quinquennale del monte redditi degli iscritti (c.d. "Pil Inarcassa" e non del Pil nazionale) e con un valore minimo pari all'1,5% che la previdenza pubblica non garantisce (il tasso 2014 da calcolo stimato per le prestazioni Inps sarà del -0,2%).
Un comunicato Inarcassa informa che "queste modalità di rivalutazione dei contributi sono peculiarità del metodo di calcolo contributivo "proprio" di Inarcassa, che consente margini di azione a garanzia della solidarietà e dell'equità infra e inter generazionale. Il passaggio al contributivo non ha modificato infatti il regime di finanziamento del sistema previdenziale della Cassa, che rimane a ripartizione (pay-as-you-go) e che consente, sempre nel rispetto della sostenibilità di lungo periodo, importanti interventi assistenziali - quali la pensione minima (non più esistente nel mondo della previdenza pubblica), subordinata alla prova dei mezzi - e supera il principio di "corrispettività" fra contributi e prestazioni tipico del metodo contributivo in un finanziamento a capitalizzazione".
Considerato che quando oggi si parla di Inarcassa si tende sempre a pensare il peggio, c'è già chi fa notare che l'aumento del tasso di capitalizzazione è arrivato proprio a ridosso delle prossime elezioni per il rinnovo del delegati e del consiglio di amministrazione della Cassa previdenziale di Architetti e Ingegneri. C'è chi addirittura parla di mera campagna elettorale finalizzata a rasserenare animi già abbastanza surriscaldati e che superate le elezioni il tasso diminuirà nuovamente.
In realtà, l'art. 26.6 del Regolamento Generale di Previdenza approvato nel 2012, emanato per far fronte alle disposizioni previste dal Decreto Salva Italia (DL 201/2011) che imponeva alla Cassa una verifica straordinaria dei conti finanziari di lungo periodo con il superamento di uno stress test a 50 anni, prevede che:
"Il tasso annuo di capitalizzazione del montante contributivo individuale è pari alla variazione media quinquennale del monte redditi professionali degli iscritti ad Inarcassa, con riferimento al quinquennio precedente l'anno da rivalutare, con un valore minimo pari all'1,5%. Il tasso annuo di capitalizzazione è incrementato di una quota percentuale della media quinquennale del rendimento del patrimonio di Inarcassa nella misura che, con cadenza biennale, il Comitato Nazionale dei Delegati delibera, su proposta del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'equilibrio di lungo periodo del sistema previdenziale di INARCASSA".
Considerato che il Regolamento di Previdenza è stato approvato dai Ministeri vigilanti nell'ottobre 2012, l'aumento del tasso di capitalizzazione è avvenuta proprio nella prima seduta del Comitato Nazionale de delegati. Appare abbastanza difficile o quantomeno machiavellico pensare che la Riforma del Regolamento sia stata approvata proprio a fine 2012, in modo da aumentare il tasso di ricapitalizzazione proprio a ridosso delle nuove elezioni.
Ciò premesso, l'incremento al 4,5%, approvato dal Comitato, passa ora alla valutazione dei ministeri vigilanti e sarà applicato quindi solo dopo l'approvazione, e costituirà un importante adeguamento del tasso di capitalizzazione, che Inarcassa calcola sulla variazione media quinquennale del monte redditi degli iscritti (c.d. "Pil Inarcassa" e non del Pil nazionale) e con un valore minimo pari all'1,5% che la previdenza pubblica non garantisce (il tasso 2014 da calcolo stimato per le prestazioni Inps sarà del -0,2%).
Un comunicato Inarcassa informa che "queste modalità di rivalutazione dei contributi sono peculiarità del metodo di calcolo contributivo "proprio" di Inarcassa, che consente margini di azione a garanzia della solidarietà e dell'equità infra e inter generazionale. Il passaggio al contributivo non ha modificato infatti il regime di finanziamento del sistema previdenziale della Cassa, che rimane a ripartizione (pay-as-you-go) e che consente, sempre nel rispetto della sostenibilità di lungo periodo, importanti interventi assistenziali - quali la pensione minima (non più esistente nel mondo della previdenza pubblica), subordinata alla prova dei mezzi - e supera il principio di "corrispettività" fra contributi e prestazioni tipico del metodo contributivo in un finanziamento a capitalizzazione".
A cura di Gianluca
Oreto - @lucaoreto
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