Incentivi fotovoltaico: attuare una riduzione graduale per tutelare la filiera
Ridurre gradualmente le incentivazioni per gli impianti fotovoltaici e mantenere almeno fino a fine 2011 gli attuali livelli previsti dal “Terzo Conto Energi...
Ridurre gradualmente le incentivazioni per gli impianti
fotovoltaici e mantenere almeno fino a fine 2011 gli attuali
livelli previsti dal “Terzo Conto Energia”.
Sono le due proposte più significative formulate il 30 marzo a Torino nell'ambito della Commissione Ambiente e Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, coordinata e presieduta dall'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano . La riunione era finalizzata a condividere alcune prime indicazioni da trasmettere al Governo, ai fini della predisposizione del decreto legislativo 28/2011 di riformulazione degli incentivi per gli impianti di produzione elettrica da fonte solare fotovoltaica, previsto dal decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili.
" Riteniamo sicuramente doveroso - commenta l'assessore Giordano - tutelare la filiera industriale di riferimento, di cui abbiamo già raccolto in questi giorni alcune preoccupazioni in vista dell'attuazione del decreto legislativo in materia di rinnovabili. La proposta di graduale riduzione degli incentivi al fotovoltaico che oggi ribadiamo, servirà innanzitutto ad allineare gli stessi a quelli previsti negli altri paesi dell'Unione Europea e permetterà inoltre di comunicare con largo anticipo al mercato il programma relativo all'entità degli incentivi, per evitare cambiamenti delle regole del gioco in corso d'opera ."
Durante la conferenza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori all'Energia della Regione Emilia Romagna Giancarlo Muzzarelli e della Puglia, Angela Capone , è stata poi evidenziata la necessità di stabilire una limitazione agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra e viceversa una maggiorazione di quelli correlati agli impianti “integrati” (potenza < 200 kWp). Ribadita anche l'opportunità di dosare l’intensità degli incentivi per gli impianti a terra a seconda della tipologia di aree interessate, privilegiando le aree già compromesse e limitando in tal modo il consumo di suolo. “ Tale problema - sottolinea ancora l'assessore Giordano - lo abbiamo ben chiaro da tempo, tant'è che già nel luglio scorso avevamo approvato una moratoria sugli impianti fotovoltaici a terra, consapevoli del problema di tutelare le aree pregiate ed evitare allo stesso tempo la proliferazione di impianti deturpanti ”.
La Commissione Ambiente ed Energia ha inoltre deliberato all'unanimità rispettare i tempi di definizione del "Burden Sharing" europeo, vale a dire la ripartizione dello sforzo tra le Regioni del target nazionale del 17% di rinnovabili al 2020. Ciò dovrebbe avvenire, secondo la Commissione, nell’ambito di un tavolo finalizzato a condividere con le Regioni anche una strategia più complessiva in campo energetico.
Sono le due proposte più significative formulate il 30 marzo a Torino nell'ambito della Commissione Ambiente e Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, coordinata e presieduta dall'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano . La riunione era finalizzata a condividere alcune prime indicazioni da trasmettere al Governo, ai fini della predisposizione del decreto legislativo 28/2011 di riformulazione degli incentivi per gli impianti di produzione elettrica da fonte solare fotovoltaica, previsto dal decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili.
" Riteniamo sicuramente doveroso - commenta l'assessore Giordano - tutelare la filiera industriale di riferimento, di cui abbiamo già raccolto in questi giorni alcune preoccupazioni in vista dell'attuazione del decreto legislativo in materia di rinnovabili. La proposta di graduale riduzione degli incentivi al fotovoltaico che oggi ribadiamo, servirà innanzitutto ad allineare gli stessi a quelli previsti negli altri paesi dell'Unione Europea e permetterà inoltre di comunicare con largo anticipo al mercato il programma relativo all'entità degli incentivi, per evitare cambiamenti delle regole del gioco in corso d'opera ."
Durante la conferenza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori all'Energia della Regione Emilia Romagna Giancarlo Muzzarelli e della Puglia, Angela Capone , è stata poi evidenziata la necessità di stabilire una limitazione agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra e viceversa una maggiorazione di quelli correlati agli impianti “integrati” (potenza < 200 kWp). Ribadita anche l'opportunità di dosare l’intensità degli incentivi per gli impianti a terra a seconda della tipologia di aree interessate, privilegiando le aree già compromesse e limitando in tal modo il consumo di suolo. “ Tale problema - sottolinea ancora l'assessore Giordano - lo abbiamo ben chiaro da tempo, tant'è che già nel luglio scorso avevamo approvato una moratoria sugli impianti fotovoltaici a terra, consapevoli del problema di tutelare le aree pregiate ed evitare allo stesso tempo la proliferazione di impianti deturpanti ”.
La Commissione Ambiente ed Energia ha inoltre deliberato all'unanimità rispettare i tempi di definizione del "Burden Sharing" europeo, vale a dire la ripartizione dello sforzo tra le Regioni del target nazionale del 17% di rinnovabili al 2020. Ciò dovrebbe avvenire, secondo la Commissione, nell’ambito di un tavolo finalizzato a condividere con le Regioni anche una strategia più complessiva in campo energetico.
a cura di www.regione.piemonte.it
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