Inottemperanza alla demolizione e fiscalizzazione abusi edilizi: interviene il Consiglio di Stato

Quando è possibile sostituire la sanzione demolitoria con quella alternativa? E cosa succede se nel frattempo sono trascorsi i 90 giorni dall'ordine di demolizione? Ecco le risposte di Palazzo Spada

di Redazione tecnica - 16/04/2025

Quando può essere evitata la demolizione di un’opera abusiva? È possibile invocare la fiscalizzazione come alternativa sanzionatoria? In che misura incide il decorso del tempo o la buona fede dell’autore dell’abuso?

Sono queste le domande centrali a cui risponde il Consiglio di Stato con la sentenza del 24 marzo 2025 n. 2395, in relazione all'appello per l'annullamento dell'ordine di acquisizione gratuita di un immobile a seguito di inottemperanza all'ordine di demolizione e per l'applicazione della sanzione alternativa alla demolizione.

Fiscalizzazione abusi edilizi e inottemperanza alla demolizione: la sentenza del Consiglio di Stato

La vicenda ha origine da un’ordinanza comunale di demolizione mai eseguita, relativa a un immobile realizzato senza titolo edilizio valido. Nonostante la conferma giurisdizionale da parte del TAR sull’ordine di di demolizione l’amministrazione è rimasta inerte.

A seguito dell’attivazione del giudizio di ottemperanza, è stato nominato un commissario ad acta, il quale – in assenza di interventi da parte del Comune – ha disposto l’acquisizione gratuita al patrimonio pubblico ai sensi dell’art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

L’autore dell’abuso ha quindi impugnato il provvedimento lamentando:

  • l’assenza di comunicazione di avvio del procedimento;
  • la legittimità del presunto titolo edilizio;
  • l’impossibilità tecnica della demolizione e la possibiità quindi di ricorrere alla c.d. “fiscalizzazione” dell’abuso edilizio.

 

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati