"Invest in Italy": Zambrano (CNI) si chiarisce con Calenda (MiSE)
Ha fatto discutere la brochure "Invest in Italy" che recentemente il Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato al fine di incentivare gli investimenti...
Ha fatto discutere la brochure "Invest in Italy" che recentemente il Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato al fine di incentivare gli investimenti di capitale straniero nel nostro Paese.
In particolare non è piaciuta la parte relativa alle risorse umane del nostro Paese in cui veniva riportato:
In Italia il rapporto qualità/costo dei profili specializzati è estremamente competitivo rispetto alle altre nazioni europee. Un ingegnere in Italia guadagna in media 38.500 €/anno, mentre in altri paesi europei lo stesso profilo guadagna in media oltre 48.500 € all'anno.
Frase che ha suscitato lo stupore e la rabbia di tutti i professionisti dell'area tecnica che hanno sottolineato come il ridotto guadagno dei nostri ingegneri non è sinonimo di competitività ma una necessaria conseguenza di un malessere economico e sociale che sta vivendo il nostro Paese.
Proprio per questo motivo, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano ha incontrato il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda al fine di porre rimedio alle recenti polemiche suscitate dalla brochure.
“Si è trattato– ha commentato Zambrano –di un incontro cordiale e caratterizzato da grande concretezza. Il Ministro si è detto disponibile a rivedere il contenuto della brochure, ed ha manifestato l’intenzione di prendere parte,nei prossimi giorni,ad un confronto con il Network Giovani Ingegneri presso la nostra sede. Più in generale, abbiamo trovato un interlocutore pronto a tracciare un percorso condiviso con l’analisi di idee e proposte”.
“L’incontro – ha proseguito poi Zambrano – ha rappresentato l’occasione per stabilire un’interlocuzione costruttiva col Ministro Calenda su alcuni temi che ci stanno maggiormente a cuore, a partire dalle criticità relative allo svolgimento dell’attività professionale tecnica in forma societaria. A questo proposito, il Ministro si è impegnato ad esaminare le diverse esigenze, ed ha proposto di attivare presso i suoi uffici un tavolo di confronto fra tutte le realtà professionali interessate, al fine di condividere un pacchetto di modifiche normative che siano efficaci per il mercato ed eque per tutti i soggetti chi vi operano. Inoltre, il Ministro ha dato la sua disponibilità ad intervenire per semplificare la procedura per il finanziamento degli enti di normazione quali CEI e UNI, che, ad oggi, ne limita molto le potenzialità. È stato infine valutato con interesse il contributo fornito dal CNI che spazia dai temi dell’energia alla manifattura 4.0, dal ruolo delle professioni nel contesto europeo alle politiche utili ad attrarre investimenti".
“In definitiva – ha concluso il Presidente del CNI – siamo molto soddisfatti di questo incontro. Da parte del Ministro Calenda è arrivata un’apertura totale verso gli ingegneri,e siamo convinti che, a partire da oggi, il CNI potrà avviareuna costante e proficua collaborazione istituzionale con il Ministero dello sviluppo economico”.
In realtà mi chiedo in che termini avrebbe riferito uno degli ingegnere "competitivi" di cui riporta la brochure ma, come sempre, lascio a voi ogni commento.
A cura di Ing. Gianluca Oreto
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