Iscrizione al RENTRI: il Milleproroghe slitta i termini

Il Senato approva gli emendamenti che slittano il termine per l'iscrizione al Registro Nazionale per la Tracciabilità dei rifiuti a metà aprile. Ecco gli effetti

di Redazione tecnica - 19/02/2025

L’iter di conversione in legge del Decreto Milleproroghe 2025 (D.L. n. 202/2024) prosegue e si profilano all’orizzonte alcune novità per il Registro Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), legate all’approvazione di alcuni emendamenti in Commissione Affari costituzionali al Senato.

Iscrizione RENTRI: cosa cambia con il Milleproroghe 2025

Ricordiamo che con l’entrata in vigore del RENTRI, ha preso avvio il processo di digitalizzazione per la gestione dei rifiuti e che prevede:

  • nuovi format per gli adempimenti ambientali del Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) e del Registro di carico e scarico (Registro C/S);
  • obbligo di iscrizione al RENTRI per coloro i quali devono tenere il Registro C/S;
  • tenuta digitale della documentazione per la tracciabilità dei rifiuti;
  • previsione di un periodo di entrata in vigore differenziato a seconda della tipologia di attività svolta e di impresa.

Le nuove scadenze 

Secondo le attuali disposizioni, sono previsti tre diversi scaglioni temporali per l'iscrizione, legati alla tipologia di attività svolta e al numero di dipendenti dell'azienda:

  • a partire dal 15 dicembre 2024, sono iniziate le iscrizioni per le imprese indicate nel DM n. 59/2023 (impianti di recupero e smaltimento di rifiuti, trasportatori e intermediari di rifiuti, imprese con più di 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi oppure rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e dal trattamento di rifiuti, acque e fumi);
  • dal 13 febbraio 2025, tutti gli operatori, iscritti e non dovranno utilizzare i nuovi format per il FIR e il Registro di Carico e Scarico.
  • dal 15 giugno 2025, l’obbligo si estenderà ai produttori di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti.
  • entro il 13 febbraio 2026, tutti i soggetti obbligati dovranno completare l’iscrizione al RENTRI.

Con l’approvazione degli emendamenti si posticipa di 60 giorni l'obbligo di iscrizione per gli operatori rientranti nel primo scaglione, la cui scadenza era lo scorso 13 febbraio.

Attenzione però: la proroga sarà operativa soltanto dopo l’entrata in vigore della legge di conversione (attesa entro il 25 febbraio 2025) e fermo restando l’emanazione di un decreto del MASE che dovrà stabilire formalmente i nuovi termini di iscrizione entro 30 giorni dall’approvazione della legge di conversione.

Gli effetti sull'uso dei nuovi format di FIR e Registro carico e scarico

Inoltre, come ha segnalato ANCE, con l’approvazione degli emendamenti potrebbero esserci degli effetti sull’utilizzo del nuovo Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) e del nuovo Registro cronologico di carico e carico. Anche in questo caso l’efficacia era prevista per il 13 febbraio 2025, ma tenendo conto delle proroghe dei termini di iscrizione, l’effettiva applicazione della nuova documentazione potrebbe slittare.

In ogni caso, fino all’adozione del decreto del Ministero, la proroga di fatto non è in vigore, con conseguente obbligo, da parte degli operatori di rispettare le scadenze imposte dal RENTRI e quindi utilizzare già i nuovi modelli.

 

© Riproduzione riservata