Istat: Indici prezzi al consumo aprile 2014
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Aprile 2014; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Aprile 2014;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di aprile 2014
con la nuova base 2010 sul valore di 107,40 con una piccola
variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,2 % e quella annua del + 0,5 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Aprile 2014 ed il 14 Maggio 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2013 dello 2,951923 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,375 % e l'indice biennale al 1,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di aprile 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,3 %), Trasporti (+ 1,1 %) e Comunicazioni (+ 0,2 %).
Variazioni nulle si sono registrate nei sei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per al salute, Istruzione e Altri beni e servizi.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,3 %) e Bevande alcoliche e tabacchi (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 1,7 %), Istruzione (+ 1,3 %), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,0 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,9 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,8 %), Ricreaione, spettacoli e cultura e Abbigliamneto e calzature (+ 0,7 % per entrambi).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute, Prodotti alimentari e bevande analcoliche e bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,4 % per tutti e tre), Abbigliamento e calzature e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7 % per entrambi).
Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 8,8 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Genova (+ 1,3 %), Palermo (+0,9 %), Cagliari (+ 0,8 %), Aosta (+ 0,7 %), Bari e Trento (+ 0,6 % per entrambe), Potenza, Napoli, Roma, Firenze e Venezia (+ 0,5 % per tutte e cinque), L’Aquila, Ancona, Perugia, Bologna, Trieste e Torino (+ 0,4 % per tutte e sei), Catanzaro (+ 0,3 %), Milano (- 0,0 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 13 giugno 2014.
La variazione mensile è stata dello +0,2 % e quella annua del + 0,5 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Aprile 2014 ed il 14 Maggio 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2013 dello 2,951923 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,375 % e l'indice biennale al 1,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di aprile 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,3 %), Trasporti (+ 1,1 %) e Comunicazioni (+ 0,2 %).
Variazioni nulle si sono registrate nei sei capitoli Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per al salute, Istruzione e Altri beni e servizi.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,3 %) e Bevande alcoliche e tabacchi (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti (+ 1,7 %), Istruzione (+ 1,3 %), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,0 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,9 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,8 %), Ricreaione, spettacoli e cultura e Abbigliamneto e calzature (+ 0,7 % per entrambi).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute, Prodotti alimentari e bevande analcoliche e bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,4 % per tutti e tre), Abbigliamento e calzature e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7 % per entrambi).
Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 8,8 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Genova (+ 1,3 %), Palermo (+0,9 %), Cagliari (+ 0,8 %), Aosta (+ 0,7 %), Bari e Trento (+ 0,6 % per entrambe), Potenza, Napoli, Roma, Firenze e Venezia (+ 0,5 % per tutte e cinque), L’Aquila, Ancona, Perugia, Bologna, Trieste e Torino (+ 0,4 % per tutte e sei), Catanzaro (+ 0,3 %), Milano (- 0,0 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 13 giugno 2014.
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