Istat: Indici prezzi al consumo gennaio 2012 e Adeguamento prestazioni urbanistiche
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazional...
A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento
dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la
precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1662,3 %.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio 2012 con la nuova base 2010 sul valore di 104,40 con una sensibile variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,4 % e quella annua del + 3,2 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2012 ed il 14 Febbraio 2012, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 dello 0,413462 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 2,400 % e l'indice biennale al 4,050%.
L'Istat spiega che, nel mese di gennaio 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,9 %), Trasporti (+ 07%), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 0,4 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,3 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Comunicazioni (+ 0,2% per entrambi).
Variazioni nulle non si sono verificate nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Altri beni e servizi (- 0,5%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 7,4 %), Trasporti (+ 7,3 %), e Bevande alcoliche e tabacchi (+ 6,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,4 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,5 %) e Istruzione (+ 2,0 %).
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 1,8 %). br />
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Potenza (+ 5,0 %), L’Aquila eVenezia (+ 4,0 % per entrambe), Genova (+ 3,7 %); Roma (+ 3,6 %), Trieste (+ 3,5 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Ancona e Firenze (+ 2,7 % per entrambe), Perugia (+ 2,9 %), Torino, Aosta, Reggio Calabria e Palermo (+ 2,1 % per tutte e quattro).
I prossimi indici saranno pubblicati il 14 marzo 2012.
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1662,3 %.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio 2012 con la nuova base 2010 sul valore di 104,40 con una sensibile variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,4 % e quella annua del + 3,2 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2012 ed il 14 Febbraio 2012, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 dello 0,413462 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 2,400 % e l'indice biennale al 4,050%.
L'Istat spiega che, nel mese di gennaio 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,9 %), Trasporti (+ 07%), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 0,4 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,3 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Comunicazioni (+ 0,2% per entrambi).
Variazioni nulle non si sono verificate nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel capitolo Altri beni e servizi (- 0,5%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 7,4 %), Trasporti (+ 7,3 %), e Bevande alcoliche e tabacchi (+ 6,1 %).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,4 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,5 %) e Istruzione (+ 2,0 %).
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 1,8 %). br />
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Potenza (+ 5,0 %), L’Aquila eVenezia (+ 4,0 % per entrambe), Genova (+ 3,7 %); Roma (+ 3,6 %), Trieste (+ 3,5 %); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Ancona e Firenze (+ 2,7 % per entrambe), Perugia (+ 2,9 %), Torino, Aosta, Reggio Calabria e Palermo (+ 2,1 % per tutte e quattro).
I prossimi indici saranno pubblicati il 14 marzo 2012.
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