Istat: Indici prezzi al consumo maggio 2014
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Maggio 2014; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Maggio 2014;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di maggio 2014
con la nuova base 2010 sul valore di 107,30 con una piccola
variazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del -0,1 % e quella annua del + 0,4 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Maggio 2014 ed il 14 Giugno 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2013 dello 1,188,380 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,300 % e l'indice biennale al 1,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di maggio 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,7 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 %).
Variazioni nulle si sono registrate nei cinque capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per al salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (- 0,9 %), Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,5 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,3 % per tutti e tre), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,0 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,8 %), Abbigliamneto e calzature (+ 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,6 %)
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,3 %), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,5 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,6 %).
Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 9,1 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Bolzano (+ 1,1 %), Genova (+ 1,0 %), Bologna (+ 0,9 %), Palermo (+0,8 %), Cagliari, Napoli, L’Aquila, Trento e Aosta (+ 0,7 % per tutte e cinque), Torino (+ 0,6 %), Catanzaro, Ancona e Venezia (+ 0,5 % per tutte e tre), Potenza e Bari (+ 0,4 % per tutte e due), Firenze (+ 0,3 %), Milano (+ 0,2 %), Perugia e Trieste (- 0,1 % per entrambe), Roma (+ 0,0 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 15 luglio 2014.
La variazione mensile è stata del -0,1 % e quella annua del + 0,4 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Maggio 2014 ed il 14 Giugno 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2013 dello 1,188,380 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,300 % e l'indice biennale al 1,200 %.
L'Istat spiega che, nel mese di maggio 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,7 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 %).
Variazioni nulle si sono registrate nei cinque capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per al salute e Istruzione.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (- 0,9 %), Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,5 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %),.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Trasporti, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,3 % per tutti e tre), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,0 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,8 %), Abbigliamneto e calzature (+ 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,6 %)
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,3 %), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,5 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,6 %).
Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 9,1 %) e Altri beni e servizi (- 0,1 %).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Bolzano (+ 1,1 %), Genova (+ 1,0 %), Bologna (+ 0,9 %), Palermo (+0,8 %), Cagliari, Napoli, L’Aquila, Trento e Aosta (+ 0,7 % per tutte e cinque), Torino (+ 0,6 %), Catanzaro, Ancona e Venezia (+ 0,5 % per tutte e tre), Potenza e Bari (+ 0,4 % per tutte e due), Firenze (+ 0,3 %), Milano (+ 0,2 %), Perugia e Trieste (- 0,1 % per entrambe), Roma (+ 0,0 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 15 luglio 2014.
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