L'E-commerce non conosce crisi, nel 2013 aperte in Italia 2.000 nuove imprese
Continua la crescita dell'eCommerce nel nostro Paese. Secondo i dati dell'Osservatorio Confesercenti, nei primi dieci mesi del 2013, il settore delle impre...
Continua la crescita dell'eCommerce nel nostro Paese. Secondo i
dati dell'Osservatorio Confesercenti, nei primi dieci mesi
del 2013, il settore delle imprese che vendono esclusivamente
attraverso Internet ha registrato 1.905 aperture, per un
saldo positivo di 472 nuove attività. In totale, rispetto a
ottobre 2012, il numero di imprese è cresciuto del 16,1% in
Italia, raggiungendo le 11.791 unità. La crescita non è
stata uniforme su tutto il territorio: al Centro-Nord l'aumento è
del 14,3%, quello del Sud - che parte da livelli inferiori - del
21,3%. Tra le regioni, si segnala il grande aumento (+35,6%)
registrato in Abruzzo.
"La crescita sostenuta ottenuta in questo periodo di crisi del commercio - commenta Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti - ha una doppia lettura: da un lato, infatti, risponde alla normale evoluzione del mercato; dall'altro, è figlia del disagio occupazionale di molti giovani che, soprattutto nel Sud, tentano la strada del negozio online perché richiede bassi investimenti. Ma sono spesso impreparati per un mercato caratterizzato da un altissimo livello competitivo, come dimostra l'elevato numero di chiusure (1.433) registrato nel periodo. Servono politiche di formazione per evitare che al boom di negozi online non segua l'ennesimo boom di chiusure. Gli incentivi approvati per la digitalizzazione delle pmi vanno nella giusta direzione, ma non possono essere un caso isolato".
Fonte: Adnkronos
"La crescita sostenuta ottenuta in questo periodo di crisi del commercio - commenta Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti - ha una doppia lettura: da un lato, infatti, risponde alla normale evoluzione del mercato; dall'altro, è figlia del disagio occupazionale di molti giovani che, soprattutto nel Sud, tentano la strada del negozio online perché richiede bassi investimenti. Ma sono spesso impreparati per un mercato caratterizzato da un altissimo livello competitivo, come dimostra l'elevato numero di chiusure (1.433) registrato nel periodo. Servono politiche di formazione per evitare che al boom di negozi online non segua l'ennesimo boom di chiusure. Gli incentivi approvati per la digitalizzazione delle pmi vanno nella giusta direzione, ma non possono essere un caso isolato".
Fonte: Adnkronos
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