LA RIFORMA NON ABOLIRA’ GLI ORDINI
Disposto a operare riforme ma niente colpi di falce. È quanto sembra essere il pensiero del Guardasigilli Clemente Mastella che sta lavorando alla presentazi...
Disposto a operare riforme ma niente colpi di falce. È quanto
sembra essere il pensiero del Guardasigilli Clemente
Mastella che sta lavorando alla presentazione di un disegno di
legge sugli ordini professionali. Un testo richiesto da varie
categorie professionali da tempo e che il guardasigilli prevede di
poter finalizzare il testo in tempi relativamente brevi.
Il 15 ottobre, da Saint Vincent, intanto, al convegno della Fondazione Donat Cattin, Mastella ha reso pubblici i tratti di fondo della sua riforma.
“L'idea del governo - ha comunicato il ministro della Giustizia - non è certamente quella di abolire gli ordini, ma certamente quella di rivederli per modernizzarli”. Fra le tante cose che ha detto ha sottolineato anche “il fatto che l’ordine degli avvocati conta 200 mila iscritti, molti dei quali stentano ad andare avanti “.
È intenzione del Guardasigilli comunque seguire per la riforma il metodo della concertazione con gli ordini interessati. “Al ministero - da detto - abbiamo ascoltato tutti, presenteremo un disegno di legge al posto di un decreto, e ci confronteremo tutti. Anche con i contributi che dovessero venire dalle forze di opposizione”.
Intanto il commissario europeo alla Giustizia Franco Frattini è intervenuto proprio sul tema della riforma degli ordini. “Le spinte all'apertura del mondo delle professioni alla concorrenza sono in sé condivisibili” ha detto aprendo il congresso nazionale dei notai.
Tuttavia tale processo non deve aprire la strada a pericolose fughe in avanti». Rimane ancora aperta dunque la querelle della riforma degli ordini professionali e del loro accesso.
Il 15 ottobre, da Saint Vincent, intanto, al convegno della Fondazione Donat Cattin, Mastella ha reso pubblici i tratti di fondo della sua riforma.
“L'idea del governo - ha comunicato il ministro della Giustizia - non è certamente quella di abolire gli ordini, ma certamente quella di rivederli per modernizzarli”. Fra le tante cose che ha detto ha sottolineato anche “il fatto che l’ordine degli avvocati conta 200 mila iscritti, molti dei quali stentano ad andare avanti “.
È intenzione del Guardasigilli comunque seguire per la riforma il metodo della concertazione con gli ordini interessati. “Al ministero - da detto - abbiamo ascoltato tutti, presenteremo un disegno di legge al posto di un decreto, e ci confronteremo tutti. Anche con i contributi che dovessero venire dalle forze di opposizione”.
Intanto il commissario europeo alla Giustizia Franco Frattini è intervenuto proprio sul tema della riforma degli ordini. “Le spinte all'apertura del mondo delle professioni alla concorrenza sono in sé condivisibili” ha detto aprendo il congresso nazionale dei notai.
Tuttavia tale processo non deve aprire la strada a pericolose fughe in avanti». Rimane ancora aperta dunque la querelle della riforma degli ordini professionali e del loro accesso.
A cura di Salvo Sbacchis
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