LE UNIVERSITA’ NON POSSONO PROGETTARE

“Affidamenti attribuiti con modalità diretta, senza confronto concorrenziale, in evidente violazione di legge e della normativa comunitaria e in contrasto co...

19/11/2009
Affidamenti attribuiti con modalità diretta, senza confronto concorrenziale, in evidente violazione di legge e della normativa comunitaria e in contrasto con quanto l’Autorità ha autorevolmente affermato negli ultimi anni, con riferimento alla tematica del ruolo delle Università in questo settore”.
Con queste motivazioni per le quali il presidente dell’OICE Braccio Oddi Baglioni ha inoltrato un ricorso al TAR della Puglia che esaminerà oggi la richiesta di sospensiva contro due affidamenti disposti dalla ASL di Lecce il 7 ottobre scorso a favore dell’Università del Salento di Lecce.
I due incarichi fiduciari si riferiscono:
  • alla progettazione definitiva con un importo di onorario pari 676.000 euro, del quale è previsto un incremento del 13% per “attività conto terzi”, oltre alla possibilità di un successivo affidamento della progettazione esecutiva e della direzione dei lavori;
  • ad un contratto di consulenza pari a 200.000 euro.
“Si tratta di affidamenti avvenuti, a nostro avviso,” ha detto il presidente dell'Oice, Braccio Oddi Baglioni, “in evidente violazione di legge e in contrasto con quanto l'Autorità ha autorevolmente affermato negli ultimi anni, con riferimento alla tematica del ruolo delle Università in questo settore”.
Nel ricorso presentato dall’OICE viene precisato che “L'affidamento de quo è senz'altro illegittimo per la violazione dei principi di concorrenza e di imparzialità della P.A. e delle norme comunitarie. Le funzioni ed i compiti istituzionali dell'Università consistono, infatti, esclusivamente nella promozione della ricerca scientifica e nell'offerta didattica. L'attività di progettazione esula in toto dai fini istituzionali dell'Ateneo in quanto attiene ad un'attività economica - ai sensi della normativa comunitaria - di natura tecnica che non riguarda la ricerca scientifica e l'insegnamento. Va altresì considerato che lo svolgimento della progettazione comporta l'assunzione di rilevanti responsabilità che andrebbero a gravare sull'Università e che si evidenziano ancor più gravi in quanto attengono a prestazioni svolte al di fuori dei fini istituzionali. L’affidamento in questione” conclude il ricorso “oltre a configurare una procedura palesemente illegittima, per le ragioni riportate in precedenza, costituisce un evidente danno per l’erario nella misura in cui non pone in concorrenza, sul libero mercato, prestazioni che potrebbero ben essere remunerate in misura inferiore a quanto concordato fra la ASL e l’Università, cioè 676.397,31 euro”.

Anche l'ordine degli ingegneri di Lecce ha presentato un autonomo ricorso contro gli stessi affidamenti, censurando l'affidamento diretto di attività che dovevano invece essere messe sul mercato con una regolare gara, peraltro anche di rilievo comunitario.

A cura di Paolo Oreto
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