LEGISLAZIONE SULLE OO.PP. COMPLESSA E STERMINATA
Si è svolta il 12 e 13 novembre scorso presso a Roma, la XVIII Tavola Rotonda con il Governo Italiano, “ Risanamento, competitività, sviluppo ed equità: gove...
Si è svolta il 12 e 13 novembre scorso presso a Roma, la XVIII
Tavola Rotonda con il Governo Italiano, “ Risanamento,
competitività, sviluppo ed equità: governo, opposizione ed imprese
a confronto”.
La manifestazione, è l'evento di maggior prestigio di Business International, che mette a confronto gli esponenti di spicco del Governo, il top management e gli imprenditori più rappresentativi del comparto industriale nazionale sui temi di maggiore criticità dell'economia italiana e si svolgerà in due momenti:
"Siamo in presenza - ha spiegato Giampaolino - di una legislazione nazionale sterminata, di circa 700 norme, con riferimento solo ai testi principali di Codice e Regolamento, alla quale occorre aggiungere le leggi regionali di ben 19 Consigli regionali e 2 Consigli Provinciali che possono legiferare in materia. Si tratta - ha continuato - pertanto, di una legislazione vasta e in alcuni casi sovrapposta, sia per le diversità ed i contrasti che possono aversi tra quella regionale e quella nazionale, sia per i problemi che si pongono sulla compatibilità di talune di queste norme con la normativa comunitaria, che può portare - come di recente avvenuto presso il TAR Lazio - ad una disapplicazione delle norme o ad una remissione di esse alla Corte di Giustizia Europea".
"Si tratta, inoltre - sempre a giudizio di Giampaolino - di una legislazione percorsa da un irrisolto conflitto di fondo tra la tutela delle pubbliche risorse e il corretto agire delle pubbliche amministrazioni da una parte e dall’altra la tutela del mercato e delle imprese, che appare l’ottica preferita dalla visione e dalla normativa comunitaria".
In merito alla responsabilità delle imprese, il Presidente Giampaolino, prendendo spunto da alcuni interventi al dibattito, ha convenuto che "il problema principale delle opere pubbliche è costituito dalla progettazione che coinvolge anche le imprese, ora che esse sono chiamate a ruoli determinanti, a seguito dell’introduzione di istituti che proprio la normativa europea ha favorito e previsto, come l’appalto integrato ed il dialogo competitivo".
"In ogni caso - ha concluso – il problema fondamentale rimane quello di una pubblica amministrazione che sappia controllare il progetto rimesso anche alla responsabilità delle imprese. Per questo aspetto, politici ed imprenditori sono accomunati nella medesima responsabilità".
La manifestazione, è l'evento di maggior prestigio di Business International, che mette a confronto gli esponenti di spicco del Governo, il top management e gli imprenditori più rappresentativi del comparto industriale nazionale sui temi di maggiore criticità dell'economia italiana e si svolgerà in due momenti:
- il primo dedicato agli interventi dei Ministri per illustrare le singole linee programmatiche;
- il secondo, replicando il successo della passata edizione, con dibattiti ed interviste condotti da giornalisti ed esperti del settore.
"Siamo in presenza - ha spiegato Giampaolino - di una legislazione nazionale sterminata, di circa 700 norme, con riferimento solo ai testi principali di Codice e Regolamento, alla quale occorre aggiungere le leggi regionali di ben 19 Consigli regionali e 2 Consigli Provinciali che possono legiferare in materia. Si tratta - ha continuato - pertanto, di una legislazione vasta e in alcuni casi sovrapposta, sia per le diversità ed i contrasti che possono aversi tra quella regionale e quella nazionale, sia per i problemi che si pongono sulla compatibilità di talune di queste norme con la normativa comunitaria, che può portare - come di recente avvenuto presso il TAR Lazio - ad una disapplicazione delle norme o ad una remissione di esse alla Corte di Giustizia Europea".
"Si tratta, inoltre - sempre a giudizio di Giampaolino - di una legislazione percorsa da un irrisolto conflitto di fondo tra la tutela delle pubbliche risorse e il corretto agire delle pubbliche amministrazioni da una parte e dall’altra la tutela del mercato e delle imprese, che appare l’ottica preferita dalla visione e dalla normativa comunitaria".
In merito alla responsabilità delle imprese, il Presidente Giampaolino, prendendo spunto da alcuni interventi al dibattito, ha convenuto che "il problema principale delle opere pubbliche è costituito dalla progettazione che coinvolge anche le imprese, ora che esse sono chiamate a ruoli determinanti, a seguito dell’introduzione di istituti che proprio la normativa europea ha favorito e previsto, come l’appalto integrato ed il dialogo competitivo".
"In ogni caso - ha concluso – il problema fondamentale rimane quello di una pubblica amministrazione che sappia controllare il progetto rimesso anche alla responsabilità delle imprese. Per questo aspetto, politici ed imprenditori sono accomunati nella medesima responsabilità".
A cura di Paolo
Oreto
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