Lazio: La firma di un documento unitario per una legge quadro regionale sugli appalti pubblici

Per la prima volta nella storia del settore dei Lavori Pubblici, tutte le sigle che lo rappresentano (Cna, Confcooperative, Confindustria Lazio, Federarchite...

14/04/2011
Per la prima volta nella storia del settore dei Lavori Pubblici, tutte le sigle che lo rappresentano (Cna, Confcooperative, Confindustria Lazio, Federarchitetti, Federlazio, Inarsind, Lega coop Lazio, Oice, Unicoop Lazio), hanno sottoscritto, nella sede di Ance Lazio - Urcel, un documento unitario con le proposte delle varie categorie per la redazione della nuova legge regionale dei Lavori Pubblici. "Voglio sottolineare lo sforzo che è stato fatto - dice il responsabile del Gruppo OICE Lazio, Gennaro Farina, che ha coordinato per l'OICE i lavori di redazione del documento - per attuare un metodo di concertazione con le parti sociali che portasse a un percorso condiviso in vista della predisposizione e dell'adozione di una legge quadro regionale sui Lavori Pubblici. Diversi i punti qualificanti delle nostre proposte - continua Farina - con le quali intendiamo garantire: la salvaguardia e la valorizzazione dell'ambiente naturale e dei beni culturali architettonici e ambientali; lo sviluppo ecosostenibile della Regione Lazio; la qualità dell'ideazione e della realizzazione architettonica; la libera e paritaria concorrenza fra gli operatori economici; il rispetto dei diritti dei lavoratori riguardo le garanzie occupazionali e la rigorosa applicazione delle norme di sicurezza e di igiene negli ambienti di lavoro; il controllo del lavoro nero e la lotta alla evasione contributiva e alla criminalità organizzata; la partecipazione degli operatori economici alle varie fasi del ciclo dell'appalto, attraverso la valorizzazione delle realtà locali e con il coinvolgimento delle imprese di minori dimensioni; l'uso del partenariato pubblico-privato; lo snellimento delle procedure di definizione, affidamento e gestione dei contratti pubblici".

Queste in sintesi le proposte sottoscritte all'unanimità perché siano inserite nel nuovo testo allo studio.
Creazione di una nuova "struttura" costituita con le associazioni di categoria e con gli ordini professionali che dovrebbe affiancare la Regione Lazio "nel lavoro di analisi dei prezzi delle prestazioni professionali (in Europa il sistema austriaco prevede già una tale metodologia) per un aggiornamento annuo del prezzario regionale. Questo introdurrebbe un reale parametro di congruità dei prezzi e consentirebbe di valutare le offerte anomale in tutte quelle proposte economiche che sono al di sotto della relativa analisi dei prezzi con evidenti vantaggi anche per la qualità della prestazione".
Istituzione di un Osservatorio Regionale e di un Tavolo permanente di monitoraggio. Oltre a monitorare le gare, l'Osservatorio dovrebbe anche "nominare i commissari delle commissioni giudicatrici delle gare di affidamento; inoltre l'Osservatorio dovrebbe fornire apposite schede, basate su dati oggettivi raccolti, che consentano di valutare qualitativamente e quantitativamente le prestazioni dei progettisti, dei direttori dei lavori, delle imprese, dei subappaltatori, dei RUP e delle stazioni appaltanti, in modo da creare un archivio dati dei fornitori, attori e interlocutori dell'amministrazione, utile per l'affidamento di ulteriori incarichi e finanziamenti".

Incentivazione del project financing
Il documento sottolinea come, di fronte alla carenza di risorse pubbliche, sia necessario sempre di più ricorrere allo strumento del project financing per realizzare le opere pubbliche. "Si potrebbe ipotizzare a questo proposito - si legge nel documento - di riconoscere un favore al promotore che abbia proposto all'amministrazione l'inserimento di un'opera finanziabile con il contributo privato all'interno degli strumenti programmatori".

Ripristino del fondo rotativo regionale
Tra le altre richieste, da segnalare è quella del ripristino del fondo rotativo regionale per il sostegno alla progettazione e per incentivare gli incarichi esterni alle P.A. a garanzia della qualità progettuale ed esecutiva dell'opera.

Contenimento dei ribassi
Per evitare ribassi troppo alti nelle offerte si auspica che la Regione, "in attuazione dell'art. 266 comma 1c, indichi i criteri per contenere il ribasso entro limiti tali da garantire la qualità dell'opera e salvaguardare la dignità professionale".

Affidamenti sotto soglia: presentazione dei curricula e di una proposta progettuale
"Una possibile modalità di affidamento per gli incarichi tra € 20.000,00 e € 100.000,00, potrebbe avvenire - si sostiene nel documento - tramite curricula e presentazione di una proposta progettuale (max formato A2) composta da soli schizzi e schemi al fine di valutare un'ipotesi progettuale specifica sull'area d'intervento".

Concorsi di idee e di progettazione
"Devono essere predisposti - si legge - solo in presenza di un documento preliminare alla progettazione. Questo consentirebbe maggiore certezza del risultato finale". A questo proposito il documento suggerisce "un ripensamento" di tutto il "sistema" concorsi : "le commissioni giudicatrici - suggerisce - vanno composte estraendo professionisti di varia origine per garantire la rappresentatività di tutti i soggetti del mondo della progettazione. Attraverso una verifica preliminare sulla corrispondenza delle proposte presentate con il documento preliminare, le proposte progettuali non rispondenti ai requisiti non devono partecipare alla successiva fase di valutazione della proposta progettuale. Per garantire la massima partecipazione, anche ai giovani professionisti e agli studi più piccoli, si propone di instaurare procedure snelle, modalità di presentazione semplici (anche una sola tavola) in modo da premiare l'idea e non la sua presentazione, garantire premi al vincitore e ai primi classificati e rimborsi spese ai segnalati. L'opera oggetto del concorso, inoltre, dovrà prevedere l'obbligatorietà di coinvolgere il vincitore nelle fasi successive della progettazione e della realizzazione in vari modi (supervisione, partecipazione alla progettazione, direzione lavori) anche in relazione al possesso dei requisiti: solo così si possono mantenere le caratteristiche e la qualità dell'intervento dall’ideazione alla esecuzione. "

SOA anche per ingegneri e architetti
Il documento propone di “esplorare forme e criteri analoghi al sistema SOA per gli ingegneri e per gli architetti per assicurare procedure di verifica e certificazione delle prestazioni professionali”.

Validazione del progetto
Si propone l'affidamento della verifica in corso di progettazione a un Organismo di Ispezione di tipo A, accreditato ai sensi della Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020 per lavori di importo superiore a € 1.000.000,00, (a partire fino dal Documento Preliminare per la Progettazione). "L'organismo di ispezione dovrà effettuare la verifica secondo i criteri già specificati dal Codice e dal Regolamento, per qualunque livello di progetto e di importo e sottoscrivere congiuntamente la validazione. Questa semplice disposizione - sottolinea il documento - potrebbe innescare un circuito virtuoso, per cui i progetti che arrivano alla gara sono "sani", le offerte delle imprese sono realistiche, la esecuzione dei lavori avviene nei tempi e costi preventivati, rendendo in tale modo soddisfatti sia le amministrazioni, sia le imprese, sia i progettisti. Resta il problema di proteggersi contro servizi di verifica eseguiti con leggerezza. A tal fine si potrebbe intervenire sul sistema di coperture assicurative richieste; infatti non appare congruo che la copertura assicurativa del validatore abbia durata fino al collaudo, dovrebbe piuttosto adeguarsi ad una postuma decennale.

Fonte: www.oice.it
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