Liberalizzazione e semplificazione del mercato dei servizi
La direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno è stata definitivamente adottata dal Consiglio europeo il 12 dicembre 2006 ed è stata pubbli...
La direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato
interno è stata definitivamente adottata dal Consiglio
europeo il 12 dicembre 2006 ed è stata pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 376/36 del 27 dicembre
2006.
La direttiva Servizi ha l'obiettivo di agevolare la libertà di stabilimento dei prestatori di servizi in tutti gli Stati membri e si propone anche di ampliare la scelta offerta ai destinatari dei servizi e migliorare la qualità dei servizi per i consumatori e per le imprese utenti di servizi. L'attuazione da parte degli Stati membri deve avvenire entro la fine del 2009.
In riferimento a tale direttiva europea, il Consiglio dei Ministri nella seduta del 17 dicembre scorso ha approvato uno schema di decreto legislativo che recepisce la 2006/123/CE.
Liberalizzazione e semplificazione alla base della norma con cui, nel dettaglio, per avviare un attività economica sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività e non sarà più necessario, salvo alcuni settori di interesse generale, attendere l'autorizzazione delle autorità competenti (Stato, regioni, enti locali). Così come i professionisti stranieri appartenenti a uno Stato Ue potranno esercitare l'attività in Italia nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta nel proprio paese.
La direttiva si propone i seguenti quattro obiettivi principali in vista della realizzazione di un mercato interno dei servizi:
Il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi ha dichiarato: "daremo il via ad una vera e propria rivoluzione verso un mercato unico dei servizi, mantenendo al contempo un equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici e diritti sociali e del consumatore. L'obiettivo da raggiungere è l'armonizzazione dei regimi normativi di accesso e di esercizio delle attività di servizi e l'eliminazione degli ostacoli alla prestazione nel mercato interno, che impedisce ai prestatori di espandersi oltre i confini nazionali e di sfruttare appieno il mercato unico e a partire da gennaio tutte le imprese europee che operano nei servizi avranno a che fare con un unico interlocutore".
Ricordiamo, anche, che la nuova direttiva garantisce la libera circolazione di avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri e consulenti "europei" appartenenti a uno Stato dell'Unione Europea; potranno esercitare l'attività in Italia nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta.
Non si dovrà più attendere il nulla osta ministeriale, ma basterà presentare una domanda all'Ordine, corredata dai documenti ; il procedimento, infatti, prevede che dovrà essere concluso, altrimenti scatterà il silenzio assenso.
La direttiva Servizi ha l'obiettivo di agevolare la libertà di stabilimento dei prestatori di servizi in tutti gli Stati membri e si propone anche di ampliare la scelta offerta ai destinatari dei servizi e migliorare la qualità dei servizi per i consumatori e per le imprese utenti di servizi. L'attuazione da parte degli Stati membri deve avvenire entro la fine del 2009.
In riferimento a tale direttiva europea, il Consiglio dei Ministri nella seduta del 17 dicembre scorso ha approvato uno schema di decreto legislativo che recepisce la 2006/123/CE.
Liberalizzazione e semplificazione alla base della norma con cui, nel dettaglio, per avviare un attività economica sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività e non sarà più necessario, salvo alcuni settori di interesse generale, attendere l'autorizzazione delle autorità competenti (Stato, regioni, enti locali). Così come i professionisti stranieri appartenenti a uno Stato Ue potranno esercitare l'attività in Italia nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta nel proprio paese.
La direttiva si propone i seguenti quattro obiettivi principali in vista della realizzazione di un mercato interno dei servizi:
- facilitare la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione di servizi nell'UE;
- rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi in quanto utenti di tali servizi;
- promuovere la qualità dei servizi;
- stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati membri.
Il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi ha dichiarato: "daremo il via ad una vera e propria rivoluzione verso un mercato unico dei servizi, mantenendo al contempo un equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici e diritti sociali e del consumatore. L'obiettivo da raggiungere è l'armonizzazione dei regimi normativi di accesso e di esercizio delle attività di servizi e l'eliminazione degli ostacoli alla prestazione nel mercato interno, che impedisce ai prestatori di espandersi oltre i confini nazionali e di sfruttare appieno il mercato unico e a partire da gennaio tutte le imprese europee che operano nei servizi avranno a che fare con un unico interlocutore".
Ricordiamo, anche, che la nuova direttiva garantisce la libera circolazione di avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri e consulenti "europei" appartenenti a uno Stato dell'Unione Europea; potranno esercitare l'attività in Italia nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta.
Non si dovrà più attendere il nulla osta ministeriale, ma basterà presentare una domanda all'Ordine, corredata dai documenti ; il procedimento, infatti, prevede che dovrà essere concluso, altrimenti scatterà il silenzio assenso.
A cura di Paolo
Oreto
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