Linee Guida sulla Qualità dell'Architettura in cerca d'autore
Il CSLP, nel corso della votazione del 18 dicembre 2020, ha deciso di non approvare le Linee Guida sulla Qualità dell'Architettura
Quella delle Linee guida sulla qualità dell'architettura potrebbe essere una storia degna dei migliori giallisti. Tutto nasce nell'estate del 2018 quando, in occasione dell'VIII Congresso nazionale, il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC (CNAPPC) chiese al I Governo Conte (M5S-Lega) di avviare un dibattito e un iter per emanare quella che da sempre manca al nostro Paese: una legge per l'architettura.
Dalla Legge alle Linee guida per l'architettura
La richiesta fu accolta positivamente dagli allora Ministri che, però, individuarono nelle "Linee guida" un percorso più agevole guidato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP). Percorso portato avanti con forza dal CNAPPC e terminato lo scorso 18 dicembre con la votazione del CSLP che, riconoscendo la natura strategica e multidisciplinare delle Linee guida, ha deciso di non approvarle e proposto l'istituzione di una Commissione per coinvolgere gli altri soggetti interessati.
Sull'argomento si è esposto un componente del CSLP, il prof. Edoardo Cosenza, che ha confermato la necessità di avere finalmente delle Linee Guida per la qualità dell'Architettura ma anche riconosciuto che "non ci può essere un'Architettura di qualità senza un'Ingegneria di qualità. E viceversa".
Architettura e ingegneria: pezzi dello stesso puzzle
Il problema principale della mancata approvazione delle Linee guida sulla Qualità dell'Architettura è stato, quindi, il percorso che ne ha portato alla definizione, evidentemente non condiviso tra i vari soggetti interessati. Soggetti che da anni dibattono su un problema atavico: le competenze professionali. Come se architettura e ingegneria non fossero pezzi dello stesso puzzle ma rette parallele su cui viaggiano treni differenti.
Eccellente il commento dell'amico e collega Andra Dari, editore di Ingenio, che in un suo redazionale ha sottolineato "L'importante è che il documento non nasca e non diventi uno strumento di difesa coorporativa ma un supporto per una vera e propria evoluzione della professione (e di quanto consegue) come peraltro rimarcato dai principi definiti dalla commissione relatrice. Digitalizzazione, evoluzione professionale, visione sostenibile, valore sociale ... e sicurezza. Perché non c'è valore architettonico se non c'è sicurezza. I recenti terremoti ce lo hanno evidenziato con tantissime prove: i primi a crollare, a volte gli unici, sono stati gli edifici vincolati. Se un documento contribuisse a marcare delle differenze fra le professioni, invece che valorizzare la somma, sarebbe un ulteriore ostacolo per il futuro. Fondamentale quindi che le Linee Guida sulla Qualità dell'Architettura siano uno strumento e non una bandiera, e mi sembra che l'Assemblea del Consiglio Superiore abbia saputo cogliere questa importante "sfumatura". Un ringraziamento al suo Presidente".
Architettura come bene comune
Molto interessante il commento di Serena Pellegrino, architetto e deputato di Sel nella scorsa legislatura, che ha affidato ad un post la sua amarezza non tanto per il documento in sé arrivato alla votazione del CSLP, quanto per un processo poco partecipativo che probabilmente non ha seguito i corretti canali istituzionali.
"Sono anni che mi sentite parlare della necessità di una norma che tuteli e valorizzi tutto l’immenso patrimonio architettonico che caratterizza la Bellezza come bene internazionale del nostro paese - afferma Serena Pellegrino - Una legge che sia anche patrimonio di tutti. Una legge voluta e richiesta perché i cittadini ne sentono la necessità. I cittadini del mondo. Non solo gli italiani che la possiedono e che ne hanno il dovere della custodia".
Riconoscendo l'importanza strategica di un argomento che deve interessare tutti, Serena Pellegrino ha anche aggiunto "È senz’altro necessaria l’elaborazione di quei principi che sono indispensabili sia al legislatore per promuovere un corretto articolato normativo che ai cittadini perché la stessa legge possa essere condivisa e non imposta o, peggio, sentita come vincolo. È per questo che, a mio parere, il percorso scelto per l’approvazione delle cosiddette linee guida per una legge sull’architettura rischia di non essere efficace".
Proprio sui contenuti del documento non approvato dal CSLP, l'arch. Pellegrino ha affermato "Il documento, sebbene sia per me condivisibile, oggi sicuramente non è compreso fino in fondo da tutti gli “attori” che sono coinvolti. Il metodo di approvazione, se non è condiviso e riconosciuto da tutti, inficia purtroppo anche il merito. L’architettura è bene comune".
A cura di Ing. Gianluca Oreto
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