Manovra economica: Freyrie (Architetti), il paese investa nelle professioni
"Un progetto comune non solo per disegnare insieme la riforma della professione, ma per proporre al Paese progetti seri e realizzabili per lo sviluppo. In qu...
"Un progetto comune non solo per disegnare insieme la riforma della
professione, ma per proporre al Paese progetti seri e realizzabili
per lo sviluppo. In questo momento di crisi, le professioni tutte
devono fare sistema con le istituzioni, le università e le imprese
per concordare e condividere percorsi e progetti comuni per il
rilancio della nostra economia".
Lo ha detto Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori al Congresso nazionale degli Ingegneri in corso a Bari.
"Gli scenari di questi ultimi mesi - ha aggiunto - confermano come la politica abbia ormai esaurito la propria capacità di proporre idee, progetti e percorsi. Tocca alle professioni il compito di elaborare proposte che riguardino il futuro del Paese e che non siano autorefenziali, altrimenti avrebbero ragione quelli che, bollandoci come nicchie monopolistiche, vorrebbero cancellarci. E' il Paese nel suo complesso che deve sentire il bisogno di investire nei saperi e quindi nelle professioni".
"Per quanto riguarda la riforma delle professioni - ha aggiunto ancora - gli architetti italiani sono pronti a fare la loro parte, consapevoli che il riordino e la razionalizzazione del sistema ordinistico possano concorrere all'urgente e necessario rilancio dello sviluppo del Paese per competere in Europa e nel mondo globalizzato".
"Altro obiettivo, attraverso la riforma, quello di valorizzare le professioni -ha concluso- anche rispetto a tutte le altre attività economiche, recuperandone la peculiarità nell'autonomia e nell'indipendenza di giudizio, ma sempre nella salvaguardia del cittadino e della collettività".
A cura dell'Ufficio Stampa del CNAPPC
Lo ha detto Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori al Congresso nazionale degli Ingegneri in corso a Bari.
"Gli scenari di questi ultimi mesi - ha aggiunto - confermano come la politica abbia ormai esaurito la propria capacità di proporre idee, progetti e percorsi. Tocca alle professioni il compito di elaborare proposte che riguardino il futuro del Paese e che non siano autorefenziali, altrimenti avrebbero ragione quelli che, bollandoci come nicchie monopolistiche, vorrebbero cancellarci. E' il Paese nel suo complesso che deve sentire il bisogno di investire nei saperi e quindi nelle professioni".
"Per quanto riguarda la riforma delle professioni - ha aggiunto ancora - gli architetti italiani sono pronti a fare la loro parte, consapevoli che il riordino e la razionalizzazione del sistema ordinistico possano concorrere all'urgente e necessario rilancio dello sviluppo del Paese per competere in Europa e nel mondo globalizzato".
"Altro obiettivo, attraverso la riforma, quello di valorizzare le professioni -ha concluso- anche rispetto a tutte le altre attività economiche, recuperandone la peculiarità nell'autonomia e nell'indipendenza di giudizio, ma sempre nella salvaguardia del cittadino e della collettività".
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